Alice Caioli: la bellezza e la canzone

Direttamente dai giovani di Sanremo da dove ha riportato il Premio della Critica Sala Stampa “Lucio Dalla” con il singolo “Specchi Rotti” di cui la rete ci regala il VIDEO ufficiale. Basta guardarlo con attenzione per rintracciare tutti gli elementi che celebrano a pieno la bellezza ma anche l’eleganza e il gusto di Alice Caioli. Un disco d’esordio intitolato “#NEGOFINGOMENTO: che così di primo acchito avremmo da pensare ad un genere melodico pop, di quella canzone main stream che si aggrappa molto al sociale. Eppure la nostra veste un andamento R’n’B, di elettronica e melodia, di quel canto italiano che farà sempre scuola e di quel piglio internazionale che restituisce un respiro superiore al classico motivo radiofonico nostrano. Ed è l’essenza di donna a vincere su tutto, in queste nuove canzoni che sopra ogni cosa esprimono le confessioni di se e con esse si fa di conto. Come dire: un disco personale che però può ben arrivare fin dentro la vita di ognuno. L’estetica di Alice Caioli poi veste di eleganza la semplicità di una donna per niente banale.

Estetica, moda e sex appeal. Lo chiedo ad una cantautrice come te che non si fa mancare niente dalla bellezza. Quanto conta l’immagine nella canzone di oggi?
La bellezza è senza dubbio un valore aggiunto, ma è un arma a doppio taglio bisogna saperla usare.

Che poi oggi, e tu ne sei un manifesto, la canzone è divenuto più spettacolo per la televisione che altro o sbaglio?
No non credo, credo che se ci si sofferma in modo superficiale potrebbe sembrare così, la canzone è canzone, dentro una cameretta, in tv, in piazza, nel pub o negli stadi.

Paragoniamo le due bellezze: quella di Alice e quella del disco. Chi somiglia a chi? Oppure sono due bellezze distanti come due facce della stessa medaglia?
Sono due facce della stessa medaglia.

Un disco contro le ipocrisie… possiamo dirlo?
Si, lo è, non faccio finta di non vedere la verità dell’essere umano.

Ma in fondo, parlando alla donna che sei, questo disco ti è servito per fare i conti con le tue ombre?
In un certo senso, per certi aspetti si.

Fermiamoci un attimo sul brano “Scacco Matto”: ma lo sai che in questo brano torni bambina? Non saprei proprio come spiegartelo ma penso che sia il brano più fragile e più sincero del disco. Forse il posto in cui si annida il vero io bambino di ognuno di noi…
Si forse si, è un brano che racchiude la voglia di crederci e di sognare qualcosa di puro, si vero, e duraturo. Pone una domanda ingenua ma così vera, una domanda che spesso fatichiamo a porre ad alta voce.

Per chiudere: cos’è per te la verità? E cos’è poi la bellezza?
La verità è bellezza.