ANCHE IN PIEMONTE EMERGENZA IMMIGRAZIONE? LO ABBIAMO CHIESTO AD ALESSANDRO BENVENUTO (LN)

Quello che si temeva sta diventando realtà! La situazione degli sbarchi di immigrati dalle coste Libiche è diventata una vera e propria emergenza, ne parliamo con il consigliere regionale piemontese  della Lega  Nord Alessandro Benvenuto.

Alessandro che cosa sta per succedere nella nostra regione?

In Piemonte, nel giro di qualche settimana al massimo, arriveranno 700 nuovi profughi, che andranno ad aggiungersi agli oltre 7000 già accolti nel corso degli ultimi dodici mesi. I primi cento hanno già messo piede sul nostro territorio ieri. Numeri alla mano, parliamo di una vera e propria invasione.

Che tipo di iniziative politiche e non solo, volete prendere in contrasto a questa decisione del governo?

Siamo pronti ad andare ad occupare ogni singola struttura che verrà messa a disposizione dei nuovi profughi. Ai Piemontesi in difficoltà, e ce ne sono tanti, nessuno si preoccupa di offrire una sistemazione, mentre per i presunti profughi la nostra  regione si fa in quattro, al contrario di Veneto e Lombardia, che hanno ribadito il proprio ‘no’ ai nuovi arrivi. Il governo continua a scaricare sulle regioni il problema che ha creato e che non sa gestire. Gli sbarchi vanno fermati, l’invasione va bloccata all’origine, sennò tra poco la situazione sarà davvero ingestibile.

La regione Piemonte è pronta ad accogliere almeno 700 immigrati?

L’assessore Cerutti afferma che il Piemonte debba fare la propria parte, ma sottolinea le difficoltà a trovare posti per coloro che arriveranno a breve. La Croce Rossa, che gestisce il centro di arrivo e smistamento di Settimo Torinese, sostiene che non vi sia più un solo posto libero. Il territorio ha già accolto più di 7000 profughi nell’ultimo anno e non può più dare il proprio contributo per risolvere un’emergenza voluta dal governo. Se i posti non ci sono, non bisogna più accogliere nessuno.

Sei molto attivo sul territorio, che cosa ti dicono i piemontesi riguardo alle emergenze che la nostra regione sta vivendo?

Sono preoccupati, com’è logico che sia. Sicurezza e lavoro sono i temi che destano più apprensione.

Parlando di regione come sta andando il Piemonte di Chiamparino?

Il bilancio dei primi nove mesi è tutt’altro che positivo. Tra aumenti delle tasse, tagli drastici a sanità e servizi e poca attenzione alle reali esigenze e necessità dei Cittadini, direi che Chiamparino e la sua giunta hanno già sconfessato tutte le promesse fatte in campagna elettorale.

Per concludere, che cosa ti auguri per il bene del Piemonte?

Una giunta e un presidente che si occupino del bene dei Piemontesi.

Alessandro l’intervista finisce qui, grazie per essere stato con noi e grazie per il prezioso lavoro che svolgi in consiglio regionale.

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A.C.