APPLAUSI A ROMA PER IL CONCERTO “FRIZZI 2 FULCI”. DA ZOMBI 2 A L’ALDILÀ, LE MUSICHE PER LUCIO FULCI

La colonna sonora è da sempre una componente fondamentale all’interno di un film. Se poi si parla di cinema horror spesso si arriva ad un livello di imprescindibilità assoluta. Capolavori come “L’esorcista”, “Lo squalo”, “Halloween” o “Psycho” devono una buona fetta del loro successo alle indimenticabili musiche che li hanno accompagnati e che subito li riportano alla mente non appena ne ascoltiamo qualche nota. Tutto questo vale anche per l’horror nostrano dove, al di là dell’inflazionatissimo tema di “Profondo rosso” e del binomio Argento/Simonetti, si possono trovare delle autentiche “perle”, frutto dell’altrettanto fondamentale binomio Lucio Fulci / Fabio Frizzi.

Fulci mix

A partire dal 1975 il geniale regista romano e il grande compositore bolognese hanno infatti condiviso ben dieci film a cavallo di tre lustri, fra cui tutti i più importanti capolavori fulciani che, anche per merito delle bellissime partiture musicali, hanno sbancato i botteghini di tutto il mondo. E così, dopo aver scritto un centinaio di colonne sonore tra le quali “Fantozzi”, “Febbre da cavallo” e “Vieni avanti cretino”, nel 2012 il maestro Frizzi decise di omaggiare la sua lunga collaborazione con il grande regista scomparso, creando un progetto musicale dal titolo “F2F – Frizzi to Fulci” che, dopo un trionfale tour europeo che ha avuto il suo apice nel concerto alla Union Chapel di Londra (da cui è stato tratto anche un doppio CD live edito dalla Beat Record), si sposterà oltre oceano per il “North America’s Tour 2015”. Le tappe previste ad ottobre sono ad Austin (Texas), Los Angeles, San Francisco, Toronto e Philadelphia, per poi chiudere il 10 novembre ad Aberystwyth (Galles). Venerdi scorso il “Frizzi 2 Fulci” è andato in scena a Roma per la prima di due speciali anteprime (l’altra il 26 settembre a Volterra) dedicate al pubblico italiano. Al Planet Live Club sono accorsi un nutrito ed eterogeneo gruppo di appassionati composto da metallari e belle ragazze, nerd da Fantafestival ma anche qualche volto noto, fino ad eleganti ed attempati signori in doppiopetto, pronti per riapprezzare le storiche musiche fulciane composte dal maestro Frizzi (il quale oltre a dirigere ha suonato synth e chitarre), accompagnato dalla sua rock band composta da Roberto Fasciani (basso), Alessandro Errichetti (chitarre), Riccardo Rocchi (chitarre), Federico Tacchia (batteria e percussioni), Alessio Contorni (tastiere “e non solo”) e Giulietta Zanardi (voce). Per quasi tutte le colonne sonore erano previste in scaletta delle suite composte dai quattro temi principali di ogni film (mediamente sugli 8 minuti di durata), il tutto accompagnato da spezzoni video delle relative pellicole, proiettati su maxischermo.

Attesa (photo by Ivan Zingariello)

Ma veniamo alla cronaca del concerto. Dopo una febbrile attesa finalmente la band fa il suo ingresso sul palco tra gli applausi del (im)paziente pubblico e gli scatti dei numerosi fotografi. In apertura un sentito omaggio allo scomparso regista Wes Craven con l’esecuzione di un medley dei main themes di “Nightmare” e “Scream”, per non dimenticare chi ha dedicato l’intera vita al cinema horror, sfornandone alcuni tra i maggiori successi e riuscendo sapientemente a reinventarlo con cadenza decennale. Ecco quindi l’intro con un bellissimo videoalbum fotografico in ricordo di Lucio Fulci, ricco di immagini del regista e dei suoi set, sulle note di un medley composto dai brani “Bunny love” e “Chaco” (tratti dal film “I quattro dell’apocalisse”) e “Silver saddle” (da “Sella d’argento”). La prima vera suite è composta dai temi di “Manhattan Baby”, affascinanti e misteriosi e con un “retrogusto” orientaleggiante, tra i più catalizzanti (a mio avviso) scritti dal maestro Frizzi. Un film poco conosciuto, ma che meriterebbe una riscoperta.

Concerto (photo by Velia Laghi)

Si passa poi all’inquietante tintinnio del carillon di “Sette note in nero”, tanto caro a Quentin Tarantino che ha utilizzato il brano anche per il suo “Kill Bill”. Composto nel 1977 con i colleghi Franco Bixio e Vince Tempera con i quali il maestro Frizzi formava un formidabile trio, autore tra l’altro delle colonne sonore dei primi due film di “Fantozzi” e di “Febbre da cavallo”, resta uno dei più angoscianti brani del cinema fulciano. La succesiva suite è tratta da uno dei grandi successi commerciali, quel “Zombi 2” con la famosa e geniale scena di lotta subacquea tra uno squalo e un morto vivente (!). Qui le atmosfere sonore variano dall’esotico delle prime due sequenze all’apocalittico del tema principale. L’horror strumentale viene temporaneamente accantonato per far posto ad un lungo medley vocale composto da ben cinque brani: “Movin’ on”, “Let us pray” e la bellissima “Was it all in vain”, tratti dal western “I quattro dell’apocalisse”; la struggente “With you” da “Sette note in nero” e infine la romantica “Silver saddle” da “Sella d’argento”. Qui idealmente si conclude la prima parte dello spettacolo. Ancora gli zombi nella seconda parte del concerto, che inizia sulle note di “Paura nella città dei morti viventi”, cupe e raggelanti fino al bellissimo tema finale, a suo modo “liberatorio” (o forse no?). Sul video scorrono le immagini del film, con la storica scena di Giovanni Lombardo Radice trapanato in testa dal vendicativo Venantino Venantini.

Concerto (photo by Ivan Zingariello)

Piccola pausa dal cinema fulciano con un medley composto dai temi scritti dal maestro Frizzi per tre recenti cortometraggi internazionali: “Beware of darkness”, “The weeping woman” e “Saint Frankenstein”. Si torna a Fulci con il ritmato main theme di “Luca il contrabbandiere”, unica sua pellicola post 1978 a non appartenere ai generi fanta/horror/thriller; è infatti un noir sul contrabbando interpretato da Fabio Testi. Ci si avvia alla chiusura del concerto con “Un gatto nel cervello”, ultima collaborazione tra i due maestri (1990). Protagonista è lo stesso Lucio Fulci in un ruolo autobiografico, quello di un regista ossessionato dalle sanguinose scene che dirige nei suoi film horror.

Fabio Frizzi con Cinzia Monreale (photo by Paolo Carnelli)

Nella foto di Paolo Carnelli: Fabio Frizzi con Cinzia Monreale

Applausi scroscianti, con la band che saluta e se ne va. Prima però c’è il tempo per un’ultima sorpresa, prima dell’atteso bis finale. Viene chiamata sul palco l’attrice Cinzia Monreale, alias “Emily”, bionda non vedente co-protagonista de “L’aldilà” (ma anche di “Buio omega” di Joe D’Amato). Incantevole e giovanile nonostante i quasi 60 anni, forse tiene in casa un dipinto che invecchia al posto suo. Dopo il suo gradito saluto è ovviamente il capolavoro fulciano a fare da bis conclusivo. Sulle note di “Suono aperto” e “Oltre la soglia” si sviluppa la suite finale de “L’aldilà”, che prosegue con “Verso l’ignoto” per poi chiudere con la straordinaria ed evocativa “Voci dal nulla”, a mio avviso la più bella partitura scritta dal maestro Frizzi. Si conclude così, tra gli applausi dell’appassionato pubblico del Planet Live Club, l’anteprima romana del “Frizzi 2 Fulci 2015”. Davvero una bella serata per tutti gli amanti di cinema horror e di colonne sonore. E se leggendo queste righe doveste rimpiangere (e secondo me dovreste!) di non aver assistito a questo straordinario concerto, avete l’occasione per rifarvi il 26 settembre a Volterra in piazza dei Priori, a meno che non vogliate arrivare fino in America! Potrete (ri)scoprire finalmente il suono di queste perle sepolte dal tempo. Un suono deciso ed incessante come l’avanzare degli zombi sul ponte di Brooklyn nell’apocalittico finale di “Zombi 2”. Un’immagine che non si scorda facilmente, così come questo grande concerto “Frizzi 2 Fulci”.

 

Ivan Zingariello

(photo by Ivan Zingariello, Paolo Carnelli, Velia Laghi)

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