Enemy: in blu-ray il Denis Villeneuve inedito

Oggi, a inizio terzo millennio, è forse il regista di maggior pregio, che gran parte della critica cita e premia con lodi, considerate sue opere come Prisoners e il recente Arrival.

Le buone recensioni, del resto, lo hanno poi portato alla direzione di un sequel ambitissimo come Blade Runner 2049, responsabilità di non poco conto per un addetto alla Settima arte.

Dell’autore canadese Denis Villeneuve, però, non è mai arrivato nelle sale cinematografiche Enemy, thriller ai confini della realtà datato 2013 e tratto da un libro di José Saramago intitolato L’uomo duplicato.

Ne è protagonista l’acclamatissimo Jake Gyllenhaal nei panni del professore Adam Bell, uomo di Toronto che trascorre la sua esistenza nel più totale distacco, che si tratti della propria professione o della storia sentimentale che vive con la bella Mary (la Mèlanie Laurent di Bastardi senza gloria).

Un giorno, su consiglio di un collega, decide di vedere un film in cui scopre l’esistenza di un attore che gli somiglia fortemente, un vero e proprio sosia.

Spinto dalla curiosità, Adam decide di cercare assolutamente e conoscere di persona questo interprete che risponde al nome di Anthony Claire; l’incontro, però, causa effetti imprevedibili, a dir poco sconcertanti.

Doverosa riscoperta attuata da CG Entertainment (www.cgentertainment.it), che lo rende disponibile in una buona edizione blu-ray, Enemy è un lungometraggio pregno della visionarietà e del senso del cinema che descrivono alla perfezione l’occhio di Villeneuve, il quale affida la sua immaginazione all’utilizzo di un giusto connubio tra fotografia perfetta (qui curata da Nicolas Bolduc) e un sonoro avvolgente (quest’ultimo, forse, il maggior biglietto da visita del regista).

Assistervi significa lasciarsi coinvolgere da una visione ricca di sfaccettature, dal dramma alla fantascienza, con punte di horror e profonde radici thriller.

Un discorso sentito sul chi siamo e dove andiamo, che sconfina a volte nel vero e proprio metacinema, considerata la natura doppia del personaggio interpretato da Gyllenhaal (professore universitario da una parte, star del cinema dall’altra).

In quanto tale, l’ex Donnie Darko dà quindi un performance sentita, sdoppiata, tramite cui può dimostrare le sue qualità poliedriche ed espressive, assecondato da un cast che comprende, oltre alla citata Laurent, la Sarah Gadon dei cronenberghiani Cosmopolis e Maps to the stars, più la nostra Isabella Rossellini nei panni della madre di Adam.

Un Villeneuve d’annata, ricco di puro senso cinetico e fascinazione per i racconti intricati, avvolgente nella sua atmosfera plumbea e desideroso di entrare nella psiche dei propri personaggi/pedine.

Arricchito nella sezione extra da un making of di cinquanta minuti, trailer e quarantaquattro minuti di interviste a Villeneuve, Gadon, Rossellini, Laurent e Gyllenhaal.


Mirko Lomuscio