Bob & Marys – Criminali a domicilio, Papaleo e Morante delinquenti per caso

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– Posted on 30/03/2018Posted in: -Home Page (Slide), -Vetrina Home Page (Best), Cinema e Film, Recensioni Cinema

Oltre vent’anni dopo Ferie d’agosto di Paolo Virzì, Rocco Papaleo e Laura Morante tornano insieme sul grande schermo nella commedia Bob & Marys — Criminali a domicilio, scritta e diretta da Francesco Prisco.

Ispirato a fatti realmente accaduti, un film che racconta dell’ “Accuppatura”, ovvero la scelta, da parte della criminalità organizzata, di una famiglia ordinaria cui affidare materiale illecito da nascondere nella sua abitazione.

Roberto e Marisa sono una coppia monotona, fino al giorno in cui, appunto, non vengono scelti da una spietata gang che gli riempie la casa di pacchi dal contenuto misterioso. La trasgressione e la paura costante fa rinascere nella coppia vecchi sentimenti ormai sopiti e dimenticati. Gli stessi protagonisti, poi, si rivelano essere più audaci e furbi della combriccola di delinquenti.

Bob & Marys – Criminali a domicilio è una black comedy che, sebbene cerchi di strappare qualche risata, rimane sempre a metà strada tra il grottesco e l’ironico.

Come nei suoi precedenti lungometraggi (ricordiamo Vieni a vivere a Napoli), Prisco offre una cartolina di Napoli sempre suggestiva e diversa dall’immaginario collettivo. La sua Napoli è la città dell’accoglienza, dove culture diverse s’incontrano. È abitata da criminali, ma anche da tanta brava gente, onesta e corretta. Con questo film torna a parlare di camorra, prendendonene di mira gli stereotipi e canzonandoli.

In verità, la pellicola risulta spesso zoppicante: manca il ritmo, la sceneggiatura langue in più punti e satira e battute appaiono scontate.

Lo scopo dell’operazione era raccontare una diffusa pratica criminale ironizzandoci sopra, ma il risultato è un elaborato senza accentuata comicità e senza drammatica denuncia sociale.

Perfino il cast, nonostante vanti nomi noti e amati dal grande pubblico, poco funziona.

Papaleo Lucano e la Morante toscana stridono e poco funzionano nel rappresentare un contesto tutto napoletano. Di conseguenza, non vi è alcuna alchimia o magia nella coppia.

Il finale, poi, è alquanto scontato e prevedibile.

 

Anastasia Mazzia

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