Chiara Taigi incanta la Russia

Dopo lo straordinario successo riscosso nel ruolo di Tosca, a grande richiesta, il soprano di fama internazionale Chiara Taigi ritorna in Russia, indossando stavolta i panni di Liza e misurandosi con una delle più grandi opere di Pëtr Il’iĉ Čajkovskij: “La Dama di Picche”.  Accompagnata dall’orchestra Tchajkowsky, che quest’anno festeggia il Jubileum dalla nascita, l’opera, andata in scena nel mese di aprile, ha conquistato il plauso di pubblico e critica. La Dama di Picche, un capolavoro russo della prosa di Aleksandr Sergeevič Puskin, è tra le opere più rappresentate al mondo. Nel 1890, il musicista Pëtr Il’iĉ Čajkovskij rappresentò a Pietroburgo l’opera in tre atti, ispirata al racconto di Puskin. Tutti i personaggi si saldano con l’invenzione musicale, adeguandosi al supremo testo puskiniano. La storia è ambientata in una Russia post-rivoluzione che, da un lato, vuole mostrarsi ancora sfarzosa, con numerosi servitori che attorniano la Contessa e le dame di compagnia che affollano la stanza di Liza, dall’altro non può impedire alle ristrettezze di insidiarsi nelle dimore nobiliari, lasciate all’incuria e poverissime di mobilia. Chiara Taigi ha ammaliato il pubblico con la sua Liza, regalando una voce potente, particolarmente comunicativa e ricca di acuti penetranti. Assolutamente emozionanti i momenti che ricorrono di fronte alla nonna morta, gli attimi del primo duetto d’amore e del suicidio. Il personaggio di Liza può esser inteso come una figura allegorica, simile ad un angelo pronto a guidare il demone Hermann sulla scala della vita. Senza dubbio, Chiara Taigi ha rivestito egregiamente questo ruolo.

Chiara Taigi ha dichiarato: “Le peculiarità di Liza sono la non temperamentalità e la dolcezza estrema. E’ stato difficile rivestire i panni di questo personaggio proprio per questa sua compostezza. Per la preparazione di questo ruolo, ho studiato ore ed ore al giorno, eludendo ogni tipo di distrazione e rinunciando alla vita sociale. Mi sono, ancora una volta, innamorata nello studiare nuove culture e nuove tradizioni. Ho iniziato, come avvenne per il Brasile, a mangiare solo piatti tipici ed uniformarmi alla letteratura di Puskin fino a commuovermi. La lingua Russa mi ha stupito per lo stretto rapporto con il significato di ogni parola. Ad esempio, respiro, la cui traduzione è dusha, significa anche anima. La Russia finora è la terra che si è dimostrata più generosa e madre nei miei confronti.

Sito Ufficiale Chiara Taigi: http://www.chiarataigi.com/wordpress/

Denise Ubbriaco