CIE di Torino: Il sindacato di Polizia risponde al duro attacco ricevuto dal garante dei detenuti.

cietorino

Non si placano le polemiche scaturite dalla visita del Garante regionale dei detenuti in visita al CIE di Torino

“Da chi ha un ruolo istituzionale ci aspetteremmo più senso di responsabilità e più cautela nel fare pubblicamente denunce così pesanti e, dato il contesto, così strumentalizzabili” – dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “Le parole del Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano, ma non solo, durante la conferenza stampa di ieri circa la visita di giovedì scorso al CIE di Torino su presunte violazioni dei diritti umani e abusi sono gravi perché, ESSENDO FALSE, gettano ingiustamente un marchio di infamia sugli operatori delle forze di Polizia che da moltissimi anni operano tra mille difficoltà in quella struttura ”.



“Noi abbiamo sempre rispettato le opinioni sui CIE, che sono tutte lecite, e le figure istituzionali che amministrano la cosa pubblica astenendoci dall’ intervenire anche di fronte alle evidenti contraddizioni della politica sul tema” – specifica DI LORENZO – “ Ma non accetteremo certo supinamente che, in maniera subdola, si lasci intendere per fini politici e ideologici che i colleghi che operano nei centri di varia natura sono violenti carnefici. Le gravi FALSITA,’ quali l’inaccessibilità alle cure sanitarie e all’assistenza psicologica, impongono una presa di posizione netta ” .
“La politica faccia le proprie scelte ma abbia il coraggio di affrontare i problemi in modo serio e complessivo senza ricorrere al volgare strumento della propaganda” – continua DI LORENZO – “Perché quello che si omette sempre di dire è che al CIE di Torino non ci sono venditori di rose o badanti rimaste senza lavoro ma, per la pressoché totalità, pluripregiudicati che costituiscono un grave pericolo per tutti i cittadini e della cui presenza i Paesi di origine fanno a meno molto volentieri ”.

pietrodilorenzo

Nella foto Pietro Di Lorenzo 

“In ogni caso è bene sottolineare che MAI, dall’apertura del CIE di Torino, c’è stato il minimo riscontro alle denunce che, in modo strumentale e interessato, sono state avanzate in varie forme anche all’Autorità Giudiziaria circa violenze fisiche e/o psicologiche sui trattenuti” – ancora DI LORENZO – “Semmai le varie indagini e inchieste hanno sempre dimostrato che, pur tra i mille problemi creati dalla tipologia di struttura e dalle devastazioni operate dagli stessi trattenuti, è stato fatto anche l’impossibile per assicurare sempre a tutti un trattamento umano.”.

siap
“ Sfidiamo apertamente Bruno Mellano ma anche Monica Cristina Gallo, Garante dei detenuti per il Comune di Torino che ha riferito in conferenza stampa cose che non ha visto, dato che NON ha partecipato alla visita di giovedì scorso, a rendere pubblico il verbale redatto al termine della visita stessa. Così tutti potranno apprezzare lo strano fenomeno del mutamento del giudizio nell’arco di 5 giorni ” – conclude DI LORENZO – “ Sappiano, comunque, che faremo tutto il possibile per tutelare in ogni sede, anche attraverso il ricorso all’autorità giudiziaria, il personale operante al CIE. La politica è aperta a tutti, ma tutti devono sapere che saranno sempre chiamati a rispondere delle accuse false e diffamatorie”.

La Redazione