Death house e Savage weekend: in dvd i dimenticati precursori dello slasher

Girato nel 1970, ma distribuito soltanto due anni più tardi, è conosciuto con diversi titoli, da Night of the dark full moon a Silent night, bloody night, complice un brutale omicidio consumato nella villa di Wilfred Butler durante la notte di Natale del 1950.

Con protagonista la Mary Woronov proveniente dal giro di Andy Warhol e ambientato due decenni dopo il delitto, è come Death house che Opium Visions – etichetta di Penny Video dedicata alla riscoperta delle più bizzarre rarità su celluloide – rende disponibile nel mercato dei dvd italiani quello che, diretto da Theodore Gershuny, non può fare a meno di essere ritenuto tra i precursori del cosiddetto filone slasher, costituito da pellicole basate su una sequela di fantasiose uccisioni ai danni di un gruppo di persone in uno spazio più o meno chiuso e ufficialmente inaugurato nel 1978 da Halloween – La notte delle streghe di John Carpenter (sebbene gli ingredienti principali fossero già stati sfruttati, inoltre, in Reazione a catena – Ecologia del delitto di Mario Bava e Black Christmas – Un Natale rosso sangue di Bob Clark).

Un disco in versione originale provvista di sottotitoli (ricordiamo che il film non è mai stato doppiato) per assistere al progressivo massacro attuato da un ignoto assassino dal momento in cui la sopra menzionata proprietà viene messa in vendita.

E, se a rimanere nella memoria è soprattutto il sanguinoso sterminio tramite ascia di una coppia, impreziosita da una inquietante colonna sonora al piano è sicuramente la tanto sinistra quanto malata cupa atmosfera a rappresentare uno dei maggiori punti di forza dell’operazione, non priva neppure di minacciose telefonate con voce sussurrata, rimanendo in tema di elementi anticipatori slasheriani.

Mentre il mitico John Carradine compare nel cast ed è il Lloyd Kaufman boss della trashissima casa di produzione Troma a figurare in qualità di produttore associato del lungometraggio, in questo caso accompagnato da un’intervista di oltre otto minuti alla citata Woronov (oltretutto moglie del regista) nella sezione dedicata ai contenuti speciali.

Ma non si tratta dell’unico titolo pre-slasher disseppellito dal dimenticatoio dalla label di Simone Starace e Matteo Biacca, i quali, sempre in versione originale con sottotitoli in italiano, lanciano finalmente nel mercato dell’home video tricolore Savage weekend, nato come The killer behind the mask e concepito da un non accreditato John Mason Kirby al fianco dell’allora esordiente David Paulsen, in seguito occupatosi dello Schizoid interpretato da Klaus Kinski e di popolari telefilm del calibro di Dallas e Dynasty.

Realizzato nel 1976, ma, a quanto pare, circolato soltanto tra il 1979 e il 1981, rispetto alla oltre ora e venti messa in piedi da Gershuny appare decisamente più rozzo nella struttura, quindi maggiormente vicino al semplice scheletro narrativo su cui si sarebbero poi costruiti i diversi capitoli della gettonatissima saga Venerdì 13 e le varie imitazioni a basso costo, che hanno fatto del body count il proprio marchio di riconoscimento.

Del resto, come nei diversi tasselli della serie costruita sulla figura dell’immortale squarta-campeggiatori Jason Voorhees, è una ambientazione rurale fornita di lago a fare da scenografia al soggiorno fuori città che si concedono alcuni amici costretti a vedersela con i propri desideri repressi e le loro ossessioni segrete; prima che, dopo una lunga prima parte di attesa, un misterioso omicida mascherato faccia la sua entrata in scena, intento a cancellarli uno alla volta dalla faccia della Terra.

Anche se, pur non risultando assenti uno strangolamento, carne marchiata a fuoco e il coinvolgimento di una motosega pericolosamente in azione, più che quello violento è il versante erotico ad apparire particolarmente audace, tra nudità femminili, focosi amplessi e, addirittura, una situazione di mungitura di vacca quale evidente allusione sessuale proto-hard.

Senza dimenticare una bizzarra danza sexy dai toni ironici, nel corso di un pezzo da collezione digitale, in questo caso proposto con trailer originale all’interno del comparto extra.


Francesco Lomuscio