I PERSONAGGI DI MONDOSPETTACOLO: FERDINANDO VETERE

Amici di mondospettacolo, oggi siamo a Torino per incontrare un giovane e promettente attore, Ferdinando Vetere.

Ciao Ferdinando benvenuto su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao, tutto bene. Grazie.

Come nasce la tua passione per la recitazione?

La passione per la recitazione si può dire l’ho sempre avuta. Ricordo che da bambino guardavo i Film e provavo a ripeterne le battute, e devo dire ci riuscivo anche bene. Poi per fortuna ho un’ottima memoria, cosa importantissima per un attore. Quindi circa sei anni fa, dopo un breve corso teatrale, capii che questa era la mia strada e ciò che volevo veramente fare nella vita, così decisi di iscrivermi ad un’ accademia di recitazione cinematografica, che in fin dei conti è la cosa che a me interessa maggiormente.

Parlami della tua formazione artistica.

Come appunto dicevo, dopo un piccolo corso teatrale, mi sono iscritto ad un’accademia di recitazione cinematografica a Torino e l’ho frequentata per cinque anni. Ho avuto un ottimo insegnante e qui, oltre alla dizione, ho imparato tutte le tecniche per recitare davanti ad una camera. Bisogna sapere che la recitazione cinematografica è diversa da quella teatrale: nel cinema è tutto più “asciutto”, i movimenti devono essere contenuti e sempre gli stessi ogni volta che si ripete la scena (il cosiddetto blocking) e contano molto le espressioni, nel cinema infatti parlano gli occhi. Poi ho fatto vari workshop di aggiornamento, di cui l’ultimo anni fa a Roma con Federico Moccia, ho fatto corsi di combattimento scenico, stage di danza, etc. Mi sono dato da fare, insomma….

Sei tra i protagonisti  del film di Max Ferro “La promessa del sicario” che vede la partecipazione straordinaria del mitico George Hilton. Che emozioni hai provato nel recitare a fianco di un grande attore come George?

Recitare accanto ad un attore del calibro di George Hilton è stata sicuramente una grande esperienza, sia a livello professionale che a livello umano. Ciò che più mi ha colpito di George sono state la sua disponibilità e la sua umiltà, qualità ormai rare da trovare al giorno d’oggi. Penso che lavorare al fianco di un attore del suo livello, che ha fatto parte della storia del cinema italiano, c’è soltanto da imparare e prenderne esempio.

Credi che fare l’attore oggi sia una scelta coraggiosa?

Ovviamente non siamo nel migliore dei periodi, ma questo vale in generale su tutto e non soltanto nell’ambito recitativo. Di lavoro sicuro ormai non c’è più nulla. Certo fare l’attore è sempre stato un mestiere difficile e col punto interrogativo, nel senso che oggi puoi lavorare e domani no, ma questo personalmente non mi ha mai frenato. Fare l’attore sarà anche il mestiere più difficile, ma è il più bello e gratificante che esista al mondo.  Immedesimarsi  in ruoli completamente diversi da te e trasmettere emozioni alle persone tramite la recitazione, è qualcosa di straordinario ed unico. E quando tutto questo lo fai con amore e passione, nessun ostacolo può fermarti.

Il tuo mito in questo settore?

Marlon Brando.

So che hai da poco terminato le riprese di “Io sono nessuno” un  film che hai scritto, diretto ed interpretato insieme ad Enzo Dino. Un film dalle tematiche molto attuali e di spessore, una storia molto particolare, ma come nasce l’idea di scrivere ” Io sono nessuno”?

Esatto, abbiamo terminato da poco le riprese ed ora è in fase di montaggio. “Io sono nessuno” affronta il tema degli emarginati e la totale indifferenza che si ha verso queste persone. Parla di un ragazzo (interpretato dal sottoscritto) che dopo aver perso ragazza, casa e lavoro si trova a vivere in strada. L’idea nasce appunto da me e da Enzo Dino ed oltre che attori protagonisti, ne siamo stati anche registi e sceneggiatori.  Combinazione parlandone è venuto fuori che entrambi volevamo scrivere qualcosa su questo genere,  perché siamo dell’idea che viviamo ormai in un mondo frenetico e stressante ma nello stesso tempo, vuoto e superficiale. Così ne abbiamo sposato la causa e ne è venuto fuori un prodotto di alto livello, grazie anche a tutte le persone competenti e professioniste che ne hanno fatto parte. Tra l’altro uno degli attori e collaboratori di “Io sono nessuno” è Steph Bianco, con cui abbiamo già lavorato insieme nel Film “La promessa del sicario” ed oltre che colleghi siamo anche amici. “Io sono nessuno” è un progetto molto sentito,  il segnale che trasmette è forte ed una volta pronto, lo manderemo nei Festival cinematografici nazionali ed internazionali più importanti.

Nel cast di “Io sono nessuno” , nel ruolo di Anna compare anche la bellissima e bravissima attrice umbra Ami Codovini, già nota al pubblico per la sua partecipazione da protagonista nel Film di Giuseppe Ferlito “Presto farà giorno” uscito lo scorso anno nelle sale cinematografiche italiane.  Come nasce la sua partecipazione al tuo film?

Vero. Io conobbi Ami qualche anno fa a Roma durante un corso di recitazione. Quello che mi ha colpito di lei oltre il suo talento, sono  la sua determinazione e la sua professionalità nell’affrontare questo mestiere. Una vera artista. E quando quest’estate la chiamai e gli proposi il ruolo per “Io sono nessuno”, dopo aver letto la sceneggiatura, ha subito accettato di farne parte. La sua carriera lavorativa sta decollando come merita, sta facendo cose importanti  e, probabilmente, ci vedrete insieme anche in futuri progetti. E fin dal primo momento che accettò la parte di Anna, ho sempre considerato Ami Codovini come la Guest Star di “Io sono nessuno”.

Hai un bel feeling lavorativo con un altro bravissimo tuo collega Enzo Dino, come nasce la vostra amicizia e come ti spieghi questa vostra sinergia sul set?

Assolutamente si. Enzo oltre che un collega, è per me un grande amico anche fuori dal set. Conosco Enzo da meno di un anno ma sembra di conoscerlo da una vita. Penso che il nostro feeling e la nostra sinergia son dovuti al fatto che abbiamo una mentalità molto simile, sia per quanto riguarda l’ambito lavorativo che per il modo di pensare ed affrontare la vita di tutti i giorni.

Il 2014 è ormai terminato: che cosa ti ha lasciato professionalmente parlando?

Il 2014 mi ha lasciato parecchio, lo ricorderò con piacere. In quest’ultimo anno ho fatto tantissime cose e professionalmente penso di essere cresciuto molto. Poi mi ha fatto conoscere validi colleghi cui sono diventati amici anche fuori dal set: non solo Enzo Dino ma anche lo stesso Steph Bianco che ho citato prima e Pietro Massaioli: entrambi hanno dato il loro contributo importante nella realizzazione di “Io sono nessuno” e ci si frequenta spesso anche lontano dai riflettori. Si, direi che è stato un ottimo anno lavorativamente parlando, e questo è solo l’inizio.

Lavoro a parte, sei fidanzato?

In questo momento no. In verità c’è una persona speciale a cui voglio particolarmente bene, ma non ne faccio il nome. E poi ora voglio concentrarmi principalmente sul lavoro.

Che cosa ti aspetti dal futuro?

Dal futuro mi aspetto che si realizzino tutti i progetti lavorativi che ho in mente. Premetto che sono molti, ma sono conscio del fatto che ho tutte le capacità e le qualità per portarli a termine nel migliore dei modi. Voglio che la mia carriera attoriale cresca sempre più. Sono una persona ambiziosa, ho imparato a puntare in alto tenendo nello stesso tempo i piedi ben saldi a terra e sapendo che nella vita non si finisce mai di imparare.

Ultima domanda: qual è il tuo sogno nel cassetto?

Recitare in un Film accanto ad Al Pacino.

Grazie Ferdinando, è stato un piacere averti intervistato. Manda un saluto ai nostri lettori.

Un saluto a tutti i lettori di Mondospettacolo ed auguri di buone feste natalizie.

A.C.