I personaggi di Mondospettacolo: Natale Calabrò

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Natale Calabrò, è un attore italiano, oltre a innumerevoli partecipazioni a spettacoli teatrali, ha lavorato recentemente al cinema con Paolo Virzì e nella serie televisiva americana Hannibal. Natale è un attore che ha tanto da dire. A questo proposito abbiamo deciso di intervistarlo, vediamo che cosa mi ha raccontato!

Ciao Natale, benvenuto su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alex, molto bene, mi sono appena svegliato ed ho subito pensato: che bello è domenica e la giornata è veramente meravigliosa qui a Firenze

Parlami della tua formazione artistica dove e come ti sei formato?

Diciamo che nasce tutto appena sono nato, 34 anni fa, ero già molto teatrale allora. La mia formazione nasce prima di tutto dal consueta abitudine di andare al cinema e di frequentare spesso il teatro. Tutto nasce dalla passione e la passione aumenta quando, appunto, frequenti e ami determinati ambienti. L’odore di palcoscenico e quel sipario sono le più grandi emozioni che un Attore possa vivere.

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Parliamo ora dei tuoi esordi, quali sono i primi passi che hai mosso sul palcoscenico? Raccontami un po’.

Nasce tutto una decina di anni fa quando per la prima volta, curiosamente, mandai una mail ad una scuola di teatro dove proponevano un laboratorio intensivo di recitazione e dizione, mi dissi: perché no? Da li poi prima di salire e debuttare sul palcoscenico sono passati un po’ di anni, però alla fine quel piccolo sogno andava piano piano a realizzarsi e a prendere forma. Il giorno della prima non ti so descrivere Alex il vortice di emozioni che mi avvolgeva, ancora oggi mi dico: cavolo è proprio accaduto!
Era un saggio di fine anno, atti unici di Cechov, io ero un imbarazzatissimo Ivan in “La domanda di matrimonio”, grande esperienza e come prima ribalta è andata più che bene.

Questa estate sei stato sul set del film di Paolo Virzì “La Pazza Gioia” che tipo di esperienza è stata e che emozione hai provato lavorando con un regista del calibro di Paolo!

Guarda, essere faccia a faccia con un grande regista del calibro “Virzì” non è di certo l’occasione che ti capita tutti i giorni, specie ad un esordiente come me, e considerando il fatto che nel cast c’era anche Micaela Ramazzotti, insomma non si parla di robuccia, ma ancora oggi mi sembra molto strano. È stata molto bella come esperienza.
Sai la cinepresa ha tutto il suo fascino come il palcoscenico, anche se sono due cose e due emozioni completamente diverse. È stata una piccola figurazione, niente di particolare, ma avere accanto a tu per tu Micaela Ramazzotti che tra l’altro è una bellissima donna, è stato di una intensità unica.

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Veniamo ora alle tua esperienze televisive, “Hannibal” una serie tv americana, di cosa si tratta e che ruolo ti è stato affidato?

Si tratta di una serie Tv girata a Firenze nel novembre 2014 con Attori di un certo livello, stiamo parlando di Mads Mikkelsen, Hugh Dancy e Laurence Fishburne.
La parte assegnatami era di polizia scientifica, ma la differenza tra Virzì e Hannibal sta proprio del rapporto con gli attori che vi recitano.
Micaela Ramazzotti era una di noi, cordiale semplice e molto alla mano, in Hannibal divi intoccabili, per carità non dico che bisognava andare a mangiare assieme, ma perlomeno un cordiale saluto, nemmeno quello. Comunque esperienze portate a casa.

Quale parte vedresti più affine al tuo carattere, o meglio ancora quale personaggio riusciresti ad interpretare al meglio?

Secondo me, ad oggi credo che il ruolo drammatico dietro una cinepresa è quello che mi riuscirebbe meglio, poi ho un lato molto comico che ogni tanto si ripresenta, però diciamo che mi piacerebbe fare qualcosa sul drammatico.

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Il tuo regista preferito?

Ferzan Ozpetek e Virzì. Rimasi molto affascinato dal film “La prima cosa bella” di Virzì, di qualche anno fa, l’ho visto credo 10 volte ed ogni volta mi trasmette la stessa identica emozione. Un film da vedere e rivedere e rivedere ancora. In Italia abbiamo grandi registi, peccato che alcuni si sono persi per strada.

Essere attori oggi in Italia non è facile, nonostante l’impegno e la capacità dimostrata le agenzie e gli addetti ai lavori quando ricevono un curriculum qualsiasi stentano sempre a rispondere semplicemente anche con un no. Vieni considerato zero se non sei supportato da un agente ben ramificato nel settore. Cosa pensi al riguardo ?

Guarda hai toccato un argomento che credo riguardi tutti,il 99,9% di chi fa spettacolo vorrebbe parlarne. Le agenzie?Quali? Quelle a cui scrivi e che non si degnano nemmeno di rispondere anche per dirti un semplicissimo “NO”? Ecco, nemmeno quelle. Comunque è difficilissimo, oserei dire impossibile. È pure vero che siamo in tanti, ma proprio tanti, e quindi probabilmente non può esserci spazio per tutti, però credo che un attore o aspirante tale debba avere la possibilità di essere visto e valutato non solamente attraverso un book fotografico o un curriculum mandato via mail, ma valutato sul pezzo, visto dal vivo, scelto o magari scartato non ha importanza ma almeno hai avuto la possibilità di esprimere il tuo talento. Invece non è cosi.

Ultimo film visto?

“Savage Grace” con Julianne Moore, bellissimo ,ve lo consiglio, grande attrice e grande interpretazione, e grande coraggio direi, ma è pur vedo che i grandi artisti sono tali proprio perché sono completi, senza limiti.

Attori si nasce o si diventa?

Ci nasci, ne sono convinto. Puoi anche diventarlo, ma lo devi avere dentro, nasce con te, cresce si forma e poi esplode.

Il 2015 si avvicina alla sua conclusione, fammi un bilancio di quest’anno e invece che cosa ti aspetti dal 2016?

Bilancio positivissimo visto che non sto mai fermo e spero vivamente che il 2016 possa darmi grandi opportunità, ma non è solo il mio sogno, quindi lo auguro a tutti.

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Un tuo pregio e un tuo difetto.

Pregio…essere impulsivo (ride), difetto essere troppo accomodante, diciamo che non mi risparmio mai.

Un tuo motto o una frase che più ti rappresenta?

Diciamo, mai arrendersi e continuare a testa alta anche quando le sconfitte sono routine.

La nostra intervista finisce qui, ma prima di chiudere vuoi “toglierti qualche sassolino dalle scarpe” lanciando per esempio un appello?

Nessun sassolino in particolare, solo una cosa però: cari Registi, io ci sono, non perdetevi questa occasione (ride)

Natale, grazie per essere stato con noi e un grande in bocca al lupo per la tua carriera!

Grazie a voi e buon lavoro

 

Alex Cunsolo