I PROTAGONISTI DI MONDOSPETTACOLO: “GIAMPIERO LISARELLI”

Care Lettrici e cari lettori, oggi per la rubrica “I Protagonisti di Mondospettacolo” voglio presentarvi il  bravissimo attore Giampiero Lisarelli, che gentilmente mi ha concesso questa intervista; vediamo di conoscerlo meglio.

Giampiero, benvenuto su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Bene grazie è un buon periodo!

Come nasce la tua passione per la recitazione?

Nasce in maniera spontanea all’età di 19 anni, stavo frequentando l’ultimo anno di scuole superiori e una mattina…puff!…Ho sentito  questo desiderio irrompere da dentro è stato come un richiamo atavico…è uscito un leone che è cresciuto con me fino a  quel momento in modo silente…voleva ruggire!

Che tipo di formazione artistica hai seguito?

La mia formazione è essenzialmente pratica, è cresciuta di lavoro in lavoro e di vita in vita…che poi è quello che continuo a fare anche oggi, non smetto mai di essere curioso, di conoscere, di vivere intensamente…bisogna saper ascoltare per imparare e la vita ci parla molto più di quello noi pensiamo!

A soli 19 anni, inizi la tua carriera di attore vincendo subito il tuo primo provino, aggiudicandoti il ruolo da protagonista nel film di Marco Risi “Il Branco”. Che ricordo hai di questa bellissima esperienza?

E’ stata un’esperienza sicuramente bella che porterò dentro di me per sempre, lì cambia la mia vita ma più che a livello professionale ( perché in realtà non c’è un cambiamento da questo punto di vista, ma c’è un INIZIO) cambia a livello umano, personale, è in quel momento che divento grande, maturo.

Sai in psicologia maturità significa, diventare consapevoli della necessità, fare delle scelte e prepararsi a pagare il prezzo che questo comporta…e io in quel momento preciso ho scelto di voler fare quello che poi ho fatto, abbandonando ogni altro obbiettivo e mettendo in conto tutto quello che ne sarebbe scaturito, e ho lasciato molto sul piatto, sotto questo profilo ho donato tanto all’arte!

Il ricordo concreto di quel che è successo in quelle settimane di provini è entusiasmante, ricordo che ero molto concentrato e che ogni volta cercavo di essere più preciso, cercavo di carpire i segreti del personaggio per soddisfare le aspettative di Marco ( Risi), che Marco però sottaceva…lui era lì per osservare, non dava indicazioni su come interpretare…voleva essere convinto, cercava quella luce particolare negli occhi…e dopo varie settimane nei miei si è accesa!

Sei stato impegnato in ruoli importantissimi per diversi progetti artistici sia televisivi che cinematografici, ma il ruolo che ti ha fatto conoscere di più al grande pubblico è senza dubbio quello del carabiniere Carlo Prosperi (Carabinieri). Raccontami un po’, che sensazione hai avuto nel diventare così famoso? (sorrido)

All’inizio ho dovuto adattarmi a tutte queste nuove attenzioni da parte di sconosciuti, ma poi ho cominciato a capire che in realtà per loro non ero affatto sconosciuto, io rappresentavo quel personaggio che gli aveva fatto compagnia per diverse sere, che li aveva fatti sognare, innamorare e, quel che più conta RIDERE…la cosa più preziosa che c’è…portare buonumore è un onore, sono un privilegiato.

Anzi colgo l’occasione per ringraziarli tutti uno per uno ancora una volta!

Nel 2010 sei stato tra i protagonisti del film di Claudio Fragasso ” Le ultime 56 ore” un film che tocca tematiche molto forti, parlami di questa esperienza.

Si cercava di raccontare gli effetti dell’uranio impoverito sui soldati impiegati in scenari di guerra, i quali purtroppo a causa del contatto con questo elemento, presente in vari munizionamenti e bombe, una volta a casa si ammalano di leucemia. Io interpretavo un paracadutista del 9° Col Moschin appunto malato di leucemia che insieme alla sua squadra e al suo comandante, decide di fare un’azione eclatante mettere sotto sequestro un ospedale per denunciare il problema, per porre al risalto dell’opinione pubblica lo scellerato uso dell’uranio impoverito per scopi bellici.

Ricordo ancora la faccia di mio figlio quando mi ha visto tornare la prima volta senza capelli completamente rasato a pelle, era terrorizzato!!!

Quali sono secondo te le qualità essenziali che bisogna avere per fare l’attore?

Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi dice Nietzsche…e questo rappresenta al meglio quello che dovrebbe essere un attore, solo che è ancora più difficile perché poi bisogna essere in grado  di utilizzare questo caos di convogliarlo, di metterlo a servizio del personaggio da far vivere, bisogna essere in grado di sviluppare un caos ordinato, di partire dal caos per arrivare alla verità e la verità per l’attore deve essere immancabilmente la sincerità delle sensazioni che prova mentre recita affinché nello spettatore possa nascere una vera emozione…siamo dei burattini sensibili che si divertono a far piangere e ridere!

Il progetto artistico a cui ti senti più legato e perché?

Sai ogni progetto ha rappresentato qualcosa d’importante, ognuno di quelli a cui ho partecipato è entrato a far parte della mia carriera  e della mia vita, perché comunque diventa un incontro tra persone che per settimane e mesi interagiscono tra loro, vivono si scambiano emozioni…il carrozzone del cinema che si muove è un po’ una grande famiglia.

Ovviamente per tutto questo se devo sceglierne uno in particolare è ovvio che Carabinieri è quello che mi ha dato di più, dai sei agli otto mesi di riprese all’anno per 5 anni, un mare di vita condivisa intensamente per lungo tempo, sono nate amicizie che ancora mi porto dietro, ho trovato colleghi che sono diventati poi compagni di vita come Luca Argentero o Francesco Giuffrida


C’è un ruolo particolare che ti piacerebbe interpretare ?

Forse in questo momento ma proprio ora ora mentre me lo chiedi penso che mi andrebbe di cimentarmi con un ruolo dinamico, uno di comando con un altalena di emozioni tra il privato e la carriera, non uno tormentato ma un uomo che affronta problemi…sì credo che in questo momento mi divertirebbe parecchio.

Progetti futuri?

Io e la mia agente  Iona  stiamo lavorando… ci sono nuove opportunità all’orizzonte ma preferisco non parlarne per scaramanzia.

Le nostre lettrici saranno sicuramente curiose di sapere se c’è qualcuna nel tuo cuore (sorrido)

Sì…una bella storia.

Dai un consiglio a coloro che vogliono intraprendere la carriera di attore.

Il consiglio è quello di considerare bene quello che veramente vogliono da questo lavoro, e cercare di capire subito se ci sono i requisiti adatti…altrimenti si perde tempo.

E per chiudere, un ultima domanda: quale è il tuo sogno nel cassetto?

Conservare sempre questo spirito e essere migliore.

Giampiero, grazie per essere stato con noi, a nome mio e di tutta la redazione ti faccio i complimenti per i tuoi lavori.

Grazie a voi per l’attenzione.

Alex Cunsolo

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