Il Criticone n.37 – Esce oggi il fantasy “Il regno di Wuba”, con due brani dei The Kolors

Arriva oggi nelle sale italiane “Il regno di Wuba“, banalissimo titolo partorito da quei simpaticoni dei titolisti nostrani per il discreto fantasy cinese “Monster Hunt”, film che ha aperto la scorsa Festa del Cinema di Roma dopo essere stato campione di incassi in patria.

Wuba

Tanto tempo fa i mostri che vivevano sulla Terra furono esiliati a vivere lontano dagli umani (anche perché molti si nutrono del nostro sangue). Ma ora che il re dei mostri è morto, è scoppiata una specie di guerra civile. La ciccionissima mostra regina, che è incinta, fugge verso le terre degli umani e ormai in fin di vita incontra il giovane cuoco/sarto Tianyin (Boran Jing) a cui pensa bene di “passare” la gravidanza. Il ragazzo si trova così “incinto” del nuovo re dei mostri (!), ma la sua intenzione è quella di vendere il piccolo quando nascerà.

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Il giovane Tianyin (Boran Jing)

Il motivo è che la carne di mostro è una pietanza molto prelibata servita nei migliori ristoranti e diversi sono i “cacciatori” (con tanto di apposita agenzia) che tentano in ogni modo di procurarsene per rivenderla. La bella ma scontrosa cacciatrice Huo (Bai Baihe) aiuta Tianyin a sfuggire ad altri colleghi, con l’idea di guadagnare molto dalla vendita del nascituro. Finalmente, con un surreale “parto”, nasce il piccolo Wuba, un tenero e tentacoloso mostriciattolo simile ad un sedano rapa (!). Gli basteranno pochi giorni, conditi da tenere risate e infantili marachelle, per conquistare il cuore dei due. Ma sulle loro tracce ci sono sia dei goffi mostri, sia i temibili cacciatori…

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Il piccolo Wuba

Raman Hui (già co-regista di “Shrek terzo“) dirige un film pensato per un pubblico giovanissimo, con un simpatico incrocio tra il genere wuxiapian (il “cappa e spada” cinese) e l’animazione CGI. Come un motore diesel parte un po’ a rilento, ma poi ingrana la marcia giusta diventando godibile e divertente. Così come per Shrek, anche qui il futuro sovrano non è un bel principe, ma un mostriciattolo tentacolare. E come lui, tutti gli altri mostri sono goffi, simpatici, ciccioni e pasticcioni, e il film è condito da notevole ironia, anche grezza (tipo un mostro che scoreggia in faccia ad un cattivo!) e da simpatiche scenette comiche. L’azione non manca, con i tipici combattimenti volanti tra buoni e cattivi vestiti di tutto punto.

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I risultati in patria sono stati clamorosi: “Monster hunt” è il maggior incasso della storia cinese, con 382 milioni di $, quasi quanto raccolto “Jurassic World” e “Avengers: Age of Ultron” messi insieme (!), tanto per rendere l’idea. Ne auspicavamo l’uscita anche nelle nostre sale e siamo sicuri che ai bambini piacerà molto (altro che quella ciofeca di “Robinson Crusoe“!). E proprio per il nostro paese (chiamasi “mera operazione commerciale”), nel film sono stati inseriti due brani dei The Kolors, la band capitanata da Stash che lo scorso anno ha vinto “Amici“. I titoli sono “Me Minus You” e “My Queen“, già presenti nel loro album e più volte ascoltati anche nella trasmissione di Maria De Filippi. Francamente non se ne sentiva la necessità, non tanto per i The Kolors (tanto di cappello ad una fantastica band), ma perché tutto ciò c’entra davvero poco con il film cinese. Ad esempio “Me Minus You” è stata scritta da Stash per un suo amico morto prematuramente.. Fate voi!

Stash Il regno di Wuba

Stash, leader dei The Kolors

VOTO: 6.5

 

Ivan Zingariello

il regno di wuba