IL RITORNO DI MR. GREEN. INTERVISTA A MAXIMILIAN NISI

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“Mr. Green” di Baron è una pièce teatrale tradotta in 24 lingue e rappresentata in mezzo mondo che ritornerà sui nostri palcoscenici il prossimo autunno. Il debutto è previsto al teatro della Cometa di Roma nel mese di novembre 2015 dove lo spettacolo verrà replicato per tre settimane per poi andare in tournée in Italia.

Di cosa parla la commedia?

Mr. Green è un anziano signore ebreo fanaticamente ortodosso che, dopo la morte della moglie, si è rinchiuso in un’esacerbata solitudine nella sua casa di New York. Con l’unica figlia ha rotto da tempo ogni rapporto, giacché costei, contravvenendo ai dettami paterni, ha sposato un non appartenente alla loro comunità. D’un tratto alla sua porta bussa Ross Gardiner, un giovane uomo obbligato da una sentenza di tribunale a visitare settimanalmente l’attempato e scorbutico individuo e a porgergli aiuto nelle incombenze della vita quotidiana. Questo in quanto, al volante della sua auto, il giovane giorni prima ha investito il vecchio e malgrado non gli abbia causato alcun danno, in alternativa al carcere, il tribunale lo condanna ad un lavoro “socialmente utile”. Ross, ebreo anche lui, si trova a sua volta in rotta con la famiglia per aver dichiarato la sua omosessualità. Grazie alle periodiche visite tra Ross e Mr. Green si creerà un tenero legame di amicizia e di solidarietà.

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Un caso letterario a livello mondiale. Perché secondo te?

Il testo di Jeff Baron ha grandissima ed innegabile forza drammaturgica. È un testo attuale, profondo, divertente, oserei dire ‘necessario’. Tocca e non di sfuggita, temi di gran peso: nelle parole dei due interlocutori, sentiamo echeggiare la tragedia del Genocidio e il dramma non meno atroce, sebbene semisepolto nelle pieghe della storia del Novecento della persecuzione mortale del regime nazista verso gli omosessuali. La traduzione attenta di Michela Zaccaria restituisce in modo efficace le mille sfumature di situazione e di umore presenti nel testo americano.
C’è già stato un allestimento qui in Italia? Non è una novità per il nostro pubblico.
Vero. Lo spettacolo ha debuttato in Italia nel 2004. Nel ruolo del titolo c’era un intenso e meraviglioso Corrado Pani mentre io interpretavo il personaggio di Ross Gardiner. In quell’occasione fummo diretti da Mario Mattia Giorgetti. Purtroppo le recite furono interrotte per la morte prematura di Pani e la tournée venne sospesa.

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Non avevate pensato a sostituirlo? The show must go on…

Sostituire Corrado Pani non era pensabile. Troppo stretto era il nostro legame sia umano che artistico. Mi risultava difficile pensare ad un altro interprete nel ruolo di Mr. Green. Oggi a distanza di tanti anni, dopo più di dieci anni di ‘vedovanza’, credo si arrivato il momento di riproporre questa bellissima pièce per darle finalmente l’opportunità di essere vista ed apprezzata in tutta Italia. La produzione sarà quella di THEAMA teatro di Vicenza.

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Gli interpreti chi saranno?

Il ruolo di Ross Gardiner lo ricoprirò sempre io, (l’età scenica ancora me lo consente), mentre quello di Mr. Green sarà affidato a Massimo De Francovich. È un attore strepitoso con più di sessant’anni di palcoscenico sulle spalle. Gli ho visto fare cose bellissime in modo eccelso. È un privilegio per me lavorarci assieme. Massimo è un professionista raro che conosce profondamente il teatro. Sarà divertente confrontarmi con lui! Ha un senso ironico innato, un’ intelligenza scenica fuori dal comune e il suo entusiasmo è sempre vivo. Lo conosco da più di vent’anni. È uno di quegli attori che non ti stancano mai: starei ore ad ascoltarlo.

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E la regia?

Il nostro regista sarà Piergiorgio Piccoli. È un artigiano raffinato e sensibile. Il suo è un teatro concreto, costruito attorno all’attore. Le scene, spesso scarnificate, sono costituite innanzitutto dalle relazioni spaziali tra gli interpreti. Mi piacciono le sue scelte drammaturgiche e il modo che ha di coinvolgere i giovani in quello che fa: sa stimolare il loro interesse e questa è una grandissima dote. Il teatro ha bisogno di stimoli e di nuova energia. Nel 2009 mi ha diretto in un’edizione dell’ “Amleto” che aprì felicemente il Festival Teatrale di Borgio Verezzi. Nella ripresa invernale in Veneto la Produzione fu costretta ad aggiungere delle serate per accontentare i moltissimi giovani che desideravano vedere il nostro spettacolo.

Allora ci vediamo in autunno?

Sì. Vi aspetto!

A.C.