Il tuttofare: l’universo dei raccomandati

Lo sceneggiatore Valerio Attanasio esordisce alla regia con Il tuttofare, commedia tragicomica sul clientelismo e il mondo dei raccomandati che caratterizzano la società odierna.

Ispirato a Lazarillo de Tormes, capolavoro della letteratura spagnola del 1554 e capostipite del romanzo picaresco, il film narra le rocambolesche avventure di Antonio Bonocore, un giovane laureato molto preparato. Antonio è il praticante/tuttofare di Salvatore “Toti” Bellastella, noto docente universitario di diritto penale e capo di uno degli studi legali più importanti d’Italia. Quando Antonio supera l’esame d’avvocato, il suo mentore e sfruttatore gli offre uno stipendio di diecimila euro al mese ed un futuro percorso accademico. In cambio, il giovane, però, dovrà sposare l’amante di Bellastella, Isabel, ragazza argentina che ha bisogno della cittadinanza italiana.

Attanasio, sceneggiatore di alcune note commedie italiane come Smetto quando voglio (2014), fotografa una realtà tutta italiana dove non sembra esservi alcun posto per la meritocrazia.

Con sottile ironia e il giusto mix di obiettività e divertimento, senza mai scadere nel moralismo o nel paternalismo, il lungometraggio segue le avventure del giovane Antonio, un laureato come tanti, come troppi, con tanti sogni e nessuna raccomandazione.

Il regista, però, non giudica né condanna nessuno, semplicemente osserva e constata una realtà purtroppo molto triste ed amara. Il “picaro”, protagonista del suo film picaresco, viene dai bassifondi e, inizialmente, ha una statura morale ed etica. La società, il suo mentore, ma anche lo stesso padre, invece, lo spingono a scendere a compromessi.

Nel finale, poi, c’è tutta la satira proprio del romanzo spagnolo: il protagonista racconta il suo nuovo traguardo come un successo, mentre l’autore/regista sottolinea il fallimento di una società a cui non interessa l’oggi, tantomeno costruire per il futuro.

Il film vanta anche un ottimo cast: da Sergio Castellito, perfetto mentore istrionico e corrotto, a Guglielmo Poggi, già visto al servizio di cineasti quali Massimiliano Bruno e Gabriele Muccino. La rappresentanza femminile si compone di Elena Sofia Ricci e dell’attrice argentina Clara Maria Alonso, nota al pubblico dei più giovani per la serie tv Violetta.

Insomma, se senza raccomandazione non si ha futuro, Il tuttofare è il giusto testimone della realtà contemporanea.

 

 

Anastasia Mazzia