“ LA FINZIONE DELLA VITA ( TV, SEX & FAMILY) “

Al Teatro Belli di Roma, andrà in scena dal 6 all’11 Maggio “LA FINZIONEDELLAVITA ( TV, SEX & FAMILY) “, di Giovanni Antonucci , regia di Francesco Branchetti, con Francesco Branchetti,  Isabella Giannone,  Laura Garofoli , Simone Lambertini.

Lo spettacolo, (vincitore del Premio Vallecorsi) è una commedia sulla  televisione.  Il mondo che rappresenta è quello dei quiz, dei talk show, delle “veline”, show girls  e  attrici  in cerca di successo.

Protagonisti ,sono  un producer di quiz  in crisi professionale ed esistenziale, che crede in valori più solidi ma che è costretto a vivere in  mezzo ai  compromessi, sua moglie Giulia, una giovane attrice di teatro, Laura, che si trasforma in una valletta disinvolta e dalle minigonne mozzafiato, un regista  scaltro nel suo mestiere e  collezionista di donne. Si tratta di una commedia che vive su due piani. Il primo e il più importante è quello della TV, macchina della finzione, creatrice di sogni, dove dominano il cinismo degli autori, il narcisismo dei conduttori, l’arrivismo delle veline, la nevrosi di producer e registi nei confronti dei veri padroni del teleschermo: lo share e gli sponsor Il secondo piano della commedia è quello familiare del producer  e del suo rapporto con la moglie Giulia, madre dei suoi figli. Un rapporto di amore, di affetto, di condivisione profonda che la relazione di Luigi con la giovane attrice non riesce a rompere.

Questo, è un testo che, più di altri, vive dei suoi personaggi, delle passioni che li travolgono, delle loro debolezze; Antonucci nel testo focalizza la sua analisi sul tema della  coppia, del tradimento, della frustrazione lavorativa e sulle dinamiche che ruotano attorno  al potente mezzo televisivo.

Un testo, che vive del confronto, del raffronto con gli anni in cui viene  messo in scena, il nostro presente problematico e difficile, con tutte le peripezie che ruotano attorno al lavoro, alla coppia, al successo, con le caratteristiche sociali e antropologiche dell’epoca in cui viviamo.

Scene, luci e musiche danno un fondamentale apporto alla costruzione di questo mondo, accompagnandoci in questo viaggio, nel mondo della televisione, nella società che ci circonda, nelle passioni, negli umori, nelle “patologie” dell’anima dei protagonisti, nel delirio e nell’ossessione di chi è braccato dai propri fantasmi, nei perversi meccanismi  che scaturiscono dalla brama di successo, di potere, ma anche nelle mozioni e pulsioni al conformismo, alla mediazione e al compromesso, insite nell’uomo, e infine nel disfacimento e nella disgregazione dell’animo che, inevitabilmente, ne scaturiscono.

Federica Quaglieri