La stanza delle meraviglie: una straordinaria avventura

Tratto dall’omonimo romanzo illustrato di Brian Selznick, La stanza delle meraviglie racconta l’incredibile storia di due bambini, Ben (Oakes Fegley) e Rose (Millicent Simmonds), entrambi sordi che vivono i due epoche distinte, l’una a cinquant’anni dall’altra.

Infatti, mentre Rose vive nel New Jersey del 1927, sotto l’egemonia di un padre troppo protettivo, tanto da impedirle ogni contatto con i coetanei per timore che possa accaderle qualcosa, Ben vive nel Minnesota del 1977. Distanti per tanti punti di vista, non solo per quello temporale, entrambi sono, però, alla ricerca di qualcosa, o, per meglio, dire di qualcuno.

Rose, desiderosa di incontrare la sua attrice preferita, Lillian Mayhew (Julianne Moore), di cui colleziona foto e articoli di giornale, scappa di casa e decide di raggiungere New York, sperando di imbattersi lì in lei.

Lo stesso giorno, cinquanta anni dopo, però, Ben, a sua volta, lascia il Minnesota e parte alla volta di New York, seguendo un indizio,lasciato dalla defunta madre Elaine (Michelle Williams) per ritrovare il padre.

Inizia così per i due ragazzi, in parallelo, una fantastica avventura costellata di sogni e di delusioni, di scoperte e di tristezza, che li conduce fino a New York, catapultandoli in una realtà già frenetica di suo e resa ancor più ostile per i problemi di relazionarsi con il mondo esterno, per via della sordità dei due protagonisti.

Con questo continuo viaggio da un’epoca all’altra, il regista Todd Haynes ha ricreato ne La stanza delle meraviglie un perfetto mondo a misura di bambino, perché visto attraverso gli occhi dei due giovanissimi protagonisti, accompagnando il silenzio con musiche intense e coinvolgenti e rendendo la musica un terzo protagonista, proprio come aveva già fatto, nei suoi precedenti Velvet Goldmine (1998) e Io non sono qui (2007).

La stanza delle meraviglie è un fiaba, un racconto visivo e sonoro dove la musica e le immagini raccontano una stessa storia, ma con parole diverse. Un’ esperienza sensoriale unica.

 

 

Mara Carlesi