LE RECENSIONI DI MONDOSPETTACOLO: GOTHAM

Questa nuova serie poliziesca parte da un antefatto abbastanza banale, volendo: durante una rapina, una coppia di coniugi viene assassinata, e l’unico superstite è il figlio ragazzino.

Delle indagini si occupa un giovane detective ex eroe di guerra, che deve lottare con l’indifferenza del suo collega più anziano e disincantato. E le indagini portano a scoprire che quella della rapina in realtà è una falsa pista, e che probabilmente si tratta di un omicidio premeditato, dato che le vittime erano persone molto in vista in città. E il giovane detective inizia a scavare, e il marcio che scopre sembra non avere fondo…
Come detto, sembrerebbe l’inizio di una serie poliziesca come tante altre: a fare la differenza sono i nomi dei protagonisti e la location.
Infatti la città in questione è Gotham City, il giovane detective si chiama James Gordon, e il ragazzino rimasto orfano si chiama Bruce Wayne… in sostanza, la serie è una sorta di “prequel” delle avventure del supereroe Batman.
Fin troppo evidente lo spunto originale della serie: chiaramente la trilogia di Christopher Nolan sul “cavaliere oscuro”, dove, diversamente dalle precedenti versioni di Batman, il personaggio di Jim Gordon (prima detective, poi sergente, infine commissario), magistralmente interpretato da Gary Oldman, giganteggiava e assumeva un ruolo di molto maggiore rilievo, rubando quasi la scena allo stesso Batman.

Quindi la serie è dedicata essenzialmente al personaggio del giovane detective Gordon (Ben McKenzie), che cerca di essere un poliziotto onesto in una città completamente in mano alla criminalità organizzata, che non può fidarsi del tutto nemmeno del suo collega Bullock (Donald Logue), più interessato al quieto vivere che alla difesa della legalità.
Nella serie appaiono regolarmente anche il piccolo Bruce Wayne (David Mazouz) che inizia il suo percorso di futuro supereroe, e il fedele maggiordomo Alfred (Sean Pertwee, figlio di Jon Pertwee, protagonista di “Doctor Who” negli anni ’70). Ma appaiono anche altri personaggi che lasciano intravvedere un sinistro futuro: Oswald Cobblepot detto “il pinguino” (Robin Lord Taylor), la giovanissima Selina Kyle (Camren Bicondova) futura catwoman, il consulente della scientifica Edward Nygma (Cory Michael Smith) il cui nome già dice tutto, e la piccola Ivy Pepper (Clare Foley) anche lei con un nome che evoca futuri sviluppi… l’unico che sembra mancare totalmente, almeno finora, è il futuro Joker, ma forse si è voluto per una volta puntare su altri personaggi, essendo il Joker fin troppo sfruttato nelle precedenti versioni di Batman.
In fondo, ha l’aria di essere una serie poliziesca come molte altre attualmente in circolazione, dignitosa e valida quanto basta. L’eventuale marcia in più sta sicuramente nel fatto di essere un prequel di Batman, e nella curiosità inevitabile dello spettatore nell’individuare e riconoscere tutti gli eventuali riferimenti ad un futuro che già conosce. E comunque tutta l’atmosfera richiama, in qualche modo, quella della trilogia di Nolan, di sicura presa sugli spettatori.

Giuseppe Massari