Mi chiamo Francesco Genovese e vi racconto la mia fotografia.

Amici e amiche di Mondospettacolo, oggi voglio presentarvi il fotografo ufficiale di Mondospettacolo, il suo nome? Francesco Genovese!

Ciao Francesco benvenuto su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao a Alex, tutto bene, dai… Vista la delicatezza del periodo, direi che non posso lamentarmi.

Descriviti al nostro pubblico, che in realtà già ti conosce attraverso le tue fotografie. Raccontami un po’ di te

Oddio. E che ti racconto? (Ride) Sono un fotografo. Amo e rispetto il mio lavoro. Cerco di farlo sempre con criterio e il giusto entusiasmo. Non amo apparire e per alcuni aspetti posso sembrare un po’ musone, ma se poi mi si conosce, so anche essere di compagnia.

Da quanto tempo lavori come fotografo?

La storia è un po’ lunga, ma proverò a farla breve, dunque: fin da ragazzo fotografavo per passione, poi per lavoro ho unito grafica e fotografia nella progettazione civile e industriale, fino al 2010 quando per caso ho ritrovato nella mia soffitta delle vecchie foto fatte a una mia fidanzata nell’estate del 1998. Delle pellicole in bianco e nero che la ritraevano nella sua delicatezza. Da quel momento ho iniziato a studiare le luci e ho iniziato a fotografare il corpo umano, cercando di migliorare passo passo, fino ad arrivare ad oggi.

Il mondo della fotografia è come lo immaginavi prima di farne parte?

Hai presente quando guardi qualcosa e nella tua mente dici: Avrei voluto farlo io? Ecco… Far parte di questo mondo mi ha permesso di dare luce ai miei pensieri in più circostanze, ma è molto peggio di quel che appare e spesso me ne dissocio.

Cosa riesce a farti emozionare?

Oggi anche un film, ma farà parte della fragilità del momento. Nella norma, mi emoziona, quel che di bello ho intorno. Cerco di godere di quei piccoli attimi di gioia che la vita ci riserva e provo a farli miei.

Sei un fotografo che cura molto i dettagli, come nasce questo tuo interesse?

Sicuramente pensando a una donna nel suo erotismo, mi appare naturale che tutto parta dalla mente e l’occhio attento nota i dettagli… anche le piccole sbavature possono incidere su una composizione, ma più in generale sarà un bagaglio che nasce dalla mia formazione scolastica e poi diciamocela tutta. Sono sempre i dettagli a fare la differenza. Trascurarli sarebbe come lasciare un compito in brutta copia. Una bozza di cui puoi cogliere il senso, senza poterne apprezzare le potenzialità.

Il set più bello che hai realizzato?

Tutti. In qualche modo ogni set fotografico ha contribuito alla mia crescita. Ma in particolare adoro realizzare fotografie con donne e moto, soprattutto quando riesco a dare vita a giochi di luce surreali.

Le modelle sono tutte uguali oppure?

No. Ogni donna ha le sue caratteristiche, la sua fisicità e il suo rapporto col il proprio corpo. Molta differenza la si può cogliere nella libertà che si assume nella posa. Se una modella è a suo agio con il fotografo e con il proprio corpo, emerge, come emergono le tensioni. La fotografia racconta moltissime sfumature e le coglie tutte.

Tu insegni o hai mai insegnato fotografia?

Io non mi reputo uno “studiato” Ho imparato molto dai miei errori e ho rafforzato le mie competenze con corsi specialistici. Mi capita di tenere lezioni ‘one to one’ dove prediligo la parte pratica a quella teorica.

Quali sono le tue passioni?

Sicuramente la fotografia, ancor prima di essere un lavoro e la moto. Due cose che riescono a riallineare i miei equilibri. Tante altre, come la scrittura e la pittura, le ho messe da parte negli anni.

Un tuo pregio e un tuo difetto

Ahhhh… Il difetto più grande è che sono molto permaloso e me ne sono accorto solo qualche anno fa.

Un pregio? Mi piace pensare che chi vive nella mia sfera possa star bene. Credo di essere una persona molto generosa  e se posso aiutare qualcuno lo faccio senza contropartita, nei limiti delle mie possibilità.

Che cos’è sacro per te?

La famiglia e il mio lavoro. Due realtà che vivo separatamente e con rispetto.

La tua più grande paura?

La mia più grande paura è la malattia o il non poter essere autosufficiente. Piuttosto preferirei morire.

Cosa è per te la felicità?

Per me la felicità è quell’attimo fugace in cui riesco a staccare dal mondo e a godere di quella situazione, ma spesso basta un colpo di gas per dimenticare tutto in sella alla mia moto.

Ultimo film visto?

A gennaio: Guerre Stellari con mio figlio.

Il tuo piatto preferito?

Quello che ha il sapore di genuino. Ti direi le lasagne, ma la verità è che amo mangiar bene (sorride).

Amicizia, Amore, Famiglia, Lavoro Salute, Sesso e Soldi mettili in ordine di importanza!!!

Salute, lavoro, famiglia, amicizia, soldi, amore, sesso.

Un motto o una frase che più ti rappresenta?

L’uomo è una macchina imperfetta che gira con la benzina sbagliata.

La prima cosa che farai quando ci daranno il liberi tutti?

Se parliamo di fotografia, difficile dirlo oggi. Preferisco continuare a progettare nell’attesa che la situazione trovi una sua nuova dimensione. Poi quando tutto riprenderà a scorrere mi organizzerò, ma senza ombra di dubbio una delle prima cose, sarà fare un lungo giro in moto.

Manda un saluto ai nostri lettori!

Trovo doveroso ringraziare tutte le donne che hanno posato per me e che in qualche modo contribuiscono ad arricchire il mio percorso di crescita, anche se non sono state citate nel particolare. Un saluto a tutti e non dimenticate di seguirmi sui miei canali social, fatevi vedere, ma soprattutto siate propositivi.

https://www.instagram.com/fgd2000/ 

https://www.mondospettacolo.com/mystic-flame-fotografata-da-francesco-genovese-per-mondospettacolo/

Alex Napoleone Wilson