Milano 2016: Saranno i cinesi e non i milanesi a decidere chi vincerà le primarie del PD

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IL PD E’ ANCORA UN PARTITO DI ITALIANI PER GLI ITALIANI ? A MILANO DI NUOVO IL CANDIDATO RENZIANO SALA VIENE VOTATO COMPATTO DA CINESI.. ESCONO DALLE CANTINE IN MASSA ! Dopo l’endorsement in lingua mandarina della comunità per il candidato Pd Giuseppe Sala, nel primo giorno di voto è stata mantenuta la parola. Il rappresentante dem alla sezione Lama: “In tanti non capivano la nostra lingua e hanno chiesto a me per chi dovessero esprimere la preferenza”.Casi contestati infatti c’erano già stati in passato a Genova a gennaio 2015 per la selezione del candidato presidente alla Regione e a Napoli nel 2011 per la scelta del sindaco.. SEMPRE CINESI.. .. Le immagini parlano da sole: un gruppo di cinesi che conosce poche parole di italiano si incontra in un bar vicino al seggio insieme al consigliere comunale Emanuele Lazzarini e alla deputata Lia Quartapelle. Poco prima sono stati fermati dalla cronista de ilfattoquotidiano.it e alla domanda chi voterai hanno risposto: “Non sappiamo”. Dopo il caffè entrano e si dirigono verso le urne. Alla sezione Lama si presenta poi uno dei rappresentante dell’associazione Unione imprenditori Italia Cina: “Abbiamo incontrato Sala nei giorni scorsi”, dice. Ma non sono gli unici casi segnalati nelle scorse ore: alcuni cinesi si sono registrati e hanno aspettato le indicazioni per votare, altri hanno fatto riferimento alla traduttrice e altri ancora giravano per la sezione chiedendo ingenuamente ai rappresentanti ai seggi per chi avrebbero dovuto esprimere la preferenza. Nel quartiere cinese di Milano, zona Paolo Sarpi, è stato addirittura allestito un gazebo per le informazioni sulle primarie. Lì i rappresentanti della comunità danno indicazioni generali su chi votare e si offrono di portare ai seggi con macchine private chi è interessato a partecipare. il presidente di seggio Bonaconsa ha detto di aver preso provvedimenti per arginare il fenomeno: “Ho visto una serie di operazioni sospette che sono avvenute: alcuni cinesi assistevano, altri volevano entrare per accompagnare l’amico e insegnargli come votare. Dopo 1,2,3 operazioni sospette ho deciso che doveva entrare un cinese alla volta”. Il rappresentante Pd ha raccontato di aver capito che i voti dei cinesi erano per Sala, perché erano loro stessi a mostrargli le schede: “Non capiscono e non sanno leggere l’italiano. Erano così ingenui che spesso non sapevano come votare e venivano da me a chiedermi se andava bene come avevano fatto”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/06/primarie-milano-mobilitazione-di-cinesi-per-sala-il-presidente-di-seggio-operazioni-sospette-voto-non-consapevole/2439307/

N.W.