Mondospettacolo incontra l’addetta stampa dei famosi Laura Gorini

Mondospettacolo incontra, in questa intervista, una sua redattrice di punta, Laura Gorini, l’addetta stampa dei vip, che si racconta e parla della sua grandissima passione per il suo lavoro.

Ciao Laura, bentrovata su Mondospettacolo, dove sei di casa, anche perchè anche tu scrivi su questa rivista, quest’oggi però, ho deciso di intervistarti, per conoscere qualcosa in più di te…

Ciao Ilaria! In primis grazie per la tua gentilezza e per la tua disponibilità nel richiedermi questa intervista! Che cosa posso dire di me? Che sono una giovane donna classe 1982, bresciana doc, che ha iniziato il suo percorso lavorativo, dopo il diploma ottenuto al Liceo Classico Paritario Cesare Arici della sua città e la laurea triennale in Scienze e Tecnologie delle Arti dello Spettacolo ( Stars) all’ Università Cattolica del Sacro Cuore- sede di Brescia, in un primo momento come collaboratrice di testate giornalistiche locali scrivendo di cultura a 360 gradi e solo in un secondo momento per riviste nazionali, alcune delle quali legate al mondo dello spettacolo e del gossip. Poi, quattro anni fa circa è nata l’ idea di diventare addetto stampa, aprendo partita iva, dal momento che ho capito che la mia strada fosse quella della promozione.

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La passione per la comunicazione ha, da sempre, un ruolo centrale nella tua vita, tanto da averne fato il tuo lavoro, un lavoro che svolgi con successo e grandi gratificazioni: parlaci di come è nato questo amore….

Ho sempre amato scrivere fin da piccina, così come comunicare agli altri le mie emozioni ma non in maniera palese bensì più ermetica, soprattutto tramite poesie. Inizialmente pensavo che “quegli altri” ai quali potevo e dovevo rivolgermi dovessero considerarsi una sorta di piccola elite, temevo infatti che ” la massa” non potesse comprendermi, non perché mi considerassi chissà chi, anzi mi consideravo veramente poco, ma perché credevo che la mia sensibilità- allora davvero eccessiva- potesse essere strumento di derisione. Io-infatti-mi sentivo al tempo una mosca bianca e pure decisamente incompresa. Anche ai tempi del liceo la maggiorparte degli insegnanti non aveva capito nulla su e di me! L’ unico che- invece- ha sempre creduto in me e nelle mie capacità è il mio professore di greco di latino, il dottor Gianenrico Manzoni, un vero signore oltre che un grandissimo insegnante. Lo stimo molto e sono felice di poter contare anche oggi sulla sua stima e sulla sua amicizia.

Segui moltissimi personaggi di spicco, appartenenti, giusto per rimanere in tema, al mondo dello spettacolo, come anche al mondo dell’arte e della scrittura: come riesci a far coesistere tutte queste realtà artistiche?

Grazie alla mia passione e al rispetto che ho per il mio lavoro. Diciamo che io possiedo ” la cultura del lavoro”, qualunque esso sia, grazie a mio padre Ermanno che mi ha sempre dato il buon esempio. E’ un grandissimo lavoratore e, pur facendo un lavoro che non c’entra assolutamente con il mio, mi ha sempre sostenuta e incoraggiata anche quando volevo mollare tutto. E’ indubbiamente fondamentale il suo sostegno come quello di mia madre Mariella, donna dolce e determinata, quanto a volte fragile, che mi segue ogni giorno e che mi invita spesso a sfogarmi con lei. Ho un rapporto davvero speciale con i miei genitori, sebbene non idilliaco ma certamente vero e sincero. Non mi hanno mai fatto mancare nulla, né in termini economici né affettivi, sebbene non navigassimo e non navighiamo tutt’ora nell’ oro. Hanno sempre messo al centro delle loro vite me, la loro unica figlia, e si sono sacrificati tantissimo per me fin da quando ero piccolissima. In particolare non dimenticherò mai il loro affetto e il loro immenso amore durante il periodo della mia adolescenza che definirei tremendo. Ho passato infatti da adolescente momenti molto duri e tristi. Ho vinto un forte esaurimento e una delicata depressione grazie a loro. Loro che sono stati capaci di starmi vicino, dimostrandomi dolcezza e comprensione ma anche tanta fermezza e determinazione. Loro che mi hanno insegnato che la vita è un dono, un dono bellissimo e che esistono momenti belli e momenti brutti, ma che devono essere comunque vissuti tutti, fino all’ ultimo. Non mi hanno mai permesso di piangermi addosso ma- al contrario- mi hanno aiutata ad alzarmi sempre, dopo ogni caduta. Se oggi sono la donna che sono lo devo a loro e a nessun’altro!

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Ognuno di noi, dall’esterno, vede solo il bello della tua professione di addetta stampa, ma entrambe sappiamo benissimo quanti sacrifici e quanta dedizione questa professione richieda, almeno per chi, come te, si impegni a svolgerla nel modo più serio possibile….

Non è indubbiamente un lavoro semplice e richiede molti sacrifici oltre che continue energie. Ogni artista e ogni cliente ha un suo mondo e io devo essere brava e capace a entrarci e a conoscerlo fino in fondo. Ma- del resto- studiare e impegnarmi mi è sempre piaciuto, quindi tutto ciò alla fine non mi pesa.

Sei anche articolista e redattrice per molte riviste: cosa rappresenta la scrittura per te, quanto è importante scrivere, esprimersi e comunicare al mondo di oggi, soprattutto per chi ha che fare, quotidianamente, con un numero elevato di persone?

Scrivere è la mia stessa vita e non potrei mai- e dico mai- farne a meno. Sì, per me scrivere è come respirare. Per quanto concerne il numero elevato di persone con le quali mi devo rapportare ogni giorno, ti devo dire che alla fine non sia poi così elevato. Mi rapporto infatti solo con poche con le quali stabilisco un rapporto di collaborazione-e spesso anche di amicizia- che poi a loro volta gestiscono delle loro situazioni interne.

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Una domanda un po’ spinosa: l’addetto stampa è anche, per così dire, un po’ psicologo, deve cioè cogliere al meglio le sfumature delle personalità dei personaggi che si seguono, unitamente alle loro esigenze, anche quelle, per così dire, non esplicitamente espresse?

Ti rivelerò che io- per indole caratteriale- sono un po’ animalesca, nel senso che sono molto istintiva e vado a sensazioni e a emozioni. Quindi non faccio fatica a capire come sia fatta la persona con la quale mi devo rapportare.

Come facciamo a seguirti?

Mi trovate su Facebook ( sia profilo personale sia Pagina Pubblica), su Twitter e su Linkedin, oltre che su Instagram.

I tuoi progetti professionali per il futuro prossimo…

Lavorare con persone serie e non con avventurieri che poi devi inseguire per farti pagare una fattura! E poi ho altri progetti in cantiere ma- per ora- visto la grandissima gelosia che serpeggia nel mio settore- preferisco non rivelare.

Siamo in chiusura, Laura, grazie per essere stata con noi: lascia un messaggio ai nostri amici lettori…

Grazie a te, cara Ilaria! Saluto con tanta simpatia e ingente affetto tutti i lettori, e li invito a non smettere mai di sognare e di lottare affinché i propri sogni possano diventare realtà!

ILARIA GRASSO