NASCE “MONDOSPETTACOLO DEBUNKER”: LA NUOVA RUBRICA CURATA DA KURTZ ROMMEL

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“Sui complottisti ho imparato soprattutto una cosa:
loro, in realtà, credono nei complotti perché è più rassicurante.
La verità è che il mondo è caotico.
La verità è che il mondo non è controllato da una cospirazione delle banche ebraiche, o degli alieni grigi, o da rettiliani di tre metri e mezzo provenienti da un’altra dimensione.

La verità è più spaventosa:
nessuno controlla il mondo, il mondo è alla deriva.”
(Alan Moore, uno dei più grandi fumettisti dei nostri tempi)

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E’ una serata di mezza estate.
Fa diversamente freddo, solo 42°, uno stormo di zanzare tigre grosse come i droni USAF che adesso stanno falciando i terroristi cerca di fare lo stesso con me, il dehor del mio solito pubbaccio è come al solito strapieno di personaggi usciti da un film di Tarantino. Poco più in là, un camioncino munito di altoparlanti catechizza in loop il quartiere, cercando di piazzare angurie e meloni a 3 euro la cassa.
Ovviamente alle 9 di sera, sotto lo sguardo contrariato di alcune vecchiette che a quell’ora vorrebbero anche dormire, dovendosi alzare il mattino dopo alle 7, per andare ad intasare uffici pubblici, studi dei rispettivi medici di base, poste e supermercati.
Ok… teoricamente dovrei scrivere una bella presentazione per cercare di spiegare chi sono, da dove salto fuori, perchè sono su Mondospettacolo, insomma un bel “Salve, il mio nome è Kurtz, sono qua per…” in perfetto stile alcolisti anonimi. Peccato che la sindrome da foglio vuoto prevalga ed imperi incontrastata, mentre litigo col filtro della reflex che non vuol saperne di staccarsi dall’obbiettivo, ed abbatto l’ennesimo drone-zanzara che mi ha attaccato.

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Un attimo dopo, quasi fosse un assist da parte di una qualche improbabile entità divina o aliena, sento il solito discorso (ormai trito e ritrito) su scie chimiche, geoingegneria, cambi climatici, ai-miei-tempi-non-faceva-così-caldo-è-tutta-colpa-degli-americani, dietro le mie spalle. Nel riflesso del tablet vedo i soggetti, che stanno osservando una normalissima scia di condensazione di un altrettanto normale aereo di linea, e si stanno confermando l’un l’altro che quello è un aereo militare, naturalmente camuffato da liner civile, che sta spargendo la quotidiana dose di un non meglio specificato composto chimico sulle loro teste.
La curiosità mi spinge a vedere che modello di spargi-scia possa essere, visto che i due esperti lo hanno già identificato come un (mai sentito) “A-377”.
Tiro fuori il binocolo dallo zaino, sotto lo sguardo allarmato dei due esperti, che mi hanno già catalogato come un ennesimo “man in black”, e riconosco l’aereo come un normalissimo Airbus A-300. Bimotore, a reazione, fusoliera widebody, livrea Lufthansa. Il solito aereo passeggeri, come decine di migliaia di altri.
Un tantino diverso dal Boeing 377, (non Airbus) che ai suoi tempi (primo volo nel 1947, e pochi anni di servizio con 13 incidenti gravi) fu un malriuscito quadrimotore ad elica, di cui nessuno oggi vola ancora…
Quantomeno i due esperti mi hanno risollevato dalla sindrome da foglio vuoto: con questo, finalmente, posso iniziare a parlare di cosa farò su Mondospettacolo.

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In poche parole il mio compito sarà quello di, usando una fraseologia polically correct, “offrire spunti di riflessione relativi a temi di attualità e controinformazione, analizzando argomenti di interesse comune”.
Traduzione: in poche parole il mio compito sarà quello di, usando una fraseologia per nulla politically correct, attirarmi le funeste ire dei complottisti, degli ufologi spinti e convinti, degli esperti che confondono gli aerei, insomma quello di ciò che viene definito, da queste variegate ed alternative categorie e casistiche umane, un “debunker”.
Un brutto, cattivo e bugiardo servo del sistema, del nuovo ordine mondiale, della banche, dei militari, degli alieni, dei massoni e della CIA.
Credo di non essermi dimenticato nessuno, ma tra tutti questi, a quanto pare, nessuno si ricorda di me… il mio conto in banca dovrebbe essere grasso come un lottatore di sumo, se tutti questi segretissimi poteri occulti mi pagassero il giusto, mentre invece (come sempre) è più denutrito di un bambino del Biafra.

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Credo che ormai sarà chiaro di cosa mi occuperò: degli argomenti di cui oggi si discute, spesso a sproposito, su tantissimi forum, siti, gruppi e blog, e di cui si legge su tante riviste “di settore”.
Ufo, scie chimiche, HAARP, geoingegneria… insomma, tutti i peggiori incubi dei vari esperti di complottismo
Argomenti malgestiti e malcompresi, da “esperti” che propongono una visione del mondo a mio personale parere totalmente distorta, che hanno il brutto vizio di alimentare ignoranza, disinformazione e fantasie del tutto fuori da ogni logica, a favore di una favola globale i cui protagonisti sono alieni mai incontrati prima, poteri occulti e segretissimi di cui tutti sanno tutto, lobbies massoniche, templari ed illuminate il cui solo scopo è la distruzione del mondo. Una favola senza fondamenti, e soprattutto pericolosa. Perché?
La mia risposta è semplice. Il mondo è indubbiamente in mano a vari gruppi di potere, sarebbe ipocrita dire il contrario. Gruppi economici, politici, industriali e mediatici, che da sempre si fanno le scarpe l’uno con l’altro, nei modi più disparati. Nulla di così astruso, alla fine. Nulla che non sia realmente possibile.

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Ma da lì a volerlo vedere come un casello autostradale di una dozzina di razze aliene, gestito da una enorme lobby di gente che vuole la sua distruzione, tra insabbiamenti, antiche civiltà di cui si nasconde l’esistenza, storia da riscrivere, tecnologie avanzatissime e segretissime di dubbia provenienza, ce ne passa parecchio. A pensarci bene, però, il problema non è nemmeno questo.
Questi gruppi esistono da sempre, si rinnovano, si sostituiscono l’uno con l’altro, fanno e faranno sempre parte della storia e della società umana. Questi gruppi, alla fine, sono quelli che mandano avanti il mondo.
Chi vogliamo che abbia la forza e le risorse per spingere la ricerca scientifica, per cambiare una società, per far crescere o fallire interi paesi, se non un gruppo del genere? Che poi non siano delle opere di carità, che operino per il loro profitto, e che non si facciano alcun problema a muovere a loro comodo i tasselli a loro disposizione, siamo sinceri, è perfettamente normale. Lo è da sempre, e sempre lo sarà, che ci piaccia o no.
Vorrei far notare anche l’ipocrisia del pensiero di molte persone, che fino a quando hanno una situazione di normale stabilità, con un lavoro decente, dei servizi fruibili, qualche prospettiva per il futuro, non pensino in alcun modo a queste cattivissime lobby… esattamente quelle a cui conviene, in quel momento, che in un dato luogo vi sia una situazione di sviluppo. Quando questa situazione cambia, invece, inizia la caccia alle streghe. La Big Pharma, il Bildelberg, gli illuminati, i massoni, la CIA, e naturalmente gli ebrei hanno la colpa di tutto, soprattutto di quello che non esiste.

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Allora, se non è questo, qual è il vero problema?
Proporrei di pensare due minuti a questa bellissima frase:
“Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, ma l’illusione della conoscenza.”
(Stephen Hawking)

E’ proprio questo il motivo che mi spinge a scrivere su Mondospettacolo.
Cercare di eliminare un minimo di questa pericolosa “illusione della conoscenza”, che può realmente essere pericolosa, molto più delle tante fantasie su fantomatici gruppi di alieni e massoni.
Illudersi di conoscere, senza in realtà sapere nulla, è doppiamente pericoloso, sia per chi propaganda come vere delle idiozie, sia per chi, non avendo nozioni in materia, le prende per buone.

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Illudersi di conoscere, in poche parole, porta a sostituire una reale ignoranza, da cui si può guarire soltanto studiando ed informandosi, con una falsa conoscenza, costituita di nozioni di pura fantasia, assolutamente senza senso, ma che vanno a prendere il posto di quelle reali.
Una falsa conoscenza che porta alla sfiducia, alla paranoia, all’isolamento, mentale e sociale, fino a rendere del tutto incapaci di distinguere sogni e realtà. Una falsa conoscenza che porta anche ad una non-cultura, intesa in ambito generale, fin scolastico, ormai del tutto imperdonabile in un mondo che dell’informazione ha fatto la sua ragione di esistenza. Oggi non si può non sapere come funziona un’ala, o come si propagano le onde radio: sostituire queste nozioni con le idiozie, perché altro non sono, relative ad impossibili sistemi antigravitazionali, e giustificare la cosa con dei condizionali “ma potrebbe essere che…”, porta innanzitutto a fare delle figure da barzelletta con le persone “normali”, ed anche a farsi male, come ogni tanto capita (e si sente) a chi cerca di ottenere la fusione nucleare in cantina, montando qualche assurdo apparato che puntualmente incendia la casa. Al di là di questi casi limite, comunque, questa illusione porta a diventare il peggio: cioè degli ignoranti, ma illusi di sapere.
Una condizione pericolosa anche per il fatto di portare alla distruzione di ogni rapporto umano, già soltanto mettendo in conflitto chi “sa”, e solitamente ha la pessima abitudine di imporlo agli altri, con tracotanza e senso di superiorità, quasi religiosi, e chi invece “è inquadrato nel sistema”, che invece non accetta di farsi prendere in giro da quello che vede come un paranoico disadattato.
Un conflitto che non ha possibilità di risolversi: da un lato il complottista, illuso di “sapere”, che viene messo alle strette da chi gli chiede prove certe ed inoppugnabili, e che logicamente non può presentare. Dall’altro il “servo del sistema”, che ha solo la colpa di non prendere per dover di fede quello che gli viene rifilato, e che viene quindi accusato, nel migliore dei casi, di essere “asservito”, e nel peggiore di “lavorare per i poteri forti”.
Lo schema di funzionamento è esattamente quello che contrappone un fanatico religioso ad un ateo, od almeno ad un laico. Il fanatico impone la sua verità come un atto di fede, credendoci ed imponendo agli altri di farlo, per poi cominciare ad insultare e svilire chi non “obbedisce”. Il “non credente”, da parte sua, smette di ascoltare le argomentazioni dell’altro, bollandolo come un invasato.
Diventa un dialogo tra sordi, senza alcuna possibilità di ragionamento, che rinforza le rispettive posizioni.

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Vorrei poi anche evidenziare un altro piccolo problema: ipotizziamo che un domani , ipoteticamente, tutti questi gruppi, ammessa la loro esistenza, spariscano. Cosa succederebbe?
Sarebbe la morte del sistema sociale in cui, bene o male, tutti viviamo.
O sarebbe la totale anarchia, determinata dal collasso di ogni singolo sistema statale ed economico, con il ritorno alle tribù (e quindi ad un sistema…), oppure sarebbe quello che i complottisti ipotizzano come il loro paradiso: un mondo totalmente “libero”, nel quale solo la “verità” (la loro) avrebbe alcun posto.
In un mondo del genere i “dissidenti” verrebbero emarginati od eliminati, da quella che diventerebbe una vera e propria dittatura a sfondo pseudoreligioso, il cui credo sarebbero non le divinità, ma le (ormai passate) “verità”, che assumerebbero i contorni di veri e propri dogmi. Un credo che quindi avrebbe i suoi fondamenti, indiscutibili per quanto assurdi, i suoi santi, i suoi sacerdoti, la sua ritualistica, la sua polizia.
Sarebbe un mondo in cui si vivrebbe “liberi” di credere all’antigravità senza averla, ed in cui verrebbe da subito insegnato che “ai tempi del Bildelberg e del Grande Complotto” le cose erano diverse, “rieducando” chiunque si sogni di contestarle o fare domande. Sarebbe un mondo nuovo e spietato, costruito sulle ceneri di un sistema, quello odierno, e retto da un sistema ancora peggiore, assolutista ed unico, che negherebbe però la sua stessa esistenza, inconsapevolmente retto da persone che, odiando l’assolutismo, ne sarebbero invece i più accesi servi, credendo di donare libertà agli altri. Come si potrebbe vivere in un mondo simile?

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E tornando ad oggi, alla situazione attuale, siamo proprio sicuri che tutta questa coltre di bufale non serva, in realtà, a produrre proprio un branco di idioti manipolabili, che si illudono di essere “liberi”, di “sapere”, di “conoscere” cose che invece servono solo a distrarli dai veri, quotidiani e fin troppo terrestri problemi?
Siamo sicuri che tutta questa coltre di bufale non serva, inoltre, a produrre solo tensioni sociali su temi del tutto inutili, facendoli litigare tra di loro, distraendo tutti, senza distinzioni, da problemi ben meno “alieni”, ma ben più realistici? Alla fine, mentre si litiga con un l’ennesimo sostenitore dei rapimenti alieni, non si sta dedicando quel tempo a leggere un giornale, a guardarsi attorno, a capire come il mondo reale sta girando.
Siamo quindi sicuri che tutta la massa di complottisti illusi della loro presunta libertà, in realtà, non sia una massa di manovra, realmente asservita ai voleri di chi vuole distrarre l’opinione pubblica da altri argomenti e problemi? Una massa di manovra, oltretutto, volontaria ed inconsapevole, che combatte sinceramente per qualcosa in cui crede davvero, ma che rischia di essere tutta una enorme bufala, ben studiata da esperti di marketing e sociologia, realmente al soldo di un sistema non mondiale ma comunque potente.

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Il vero complotto rischia di essere proprio questo: portare, secondo la vecchia regola del “far voler fare”, a diventare gli inconsapevoli schiavi di un sistema politico, economico e sociale che di alieno non ha nulla, assolutamente nulla, ma che ha trovato un’arma realmente utile per movimentare masse di persone a suo totale piacimento, al preciso scopo di distrarle dai veri problemi, a costo pressoché nullo.
Non c’è schiavo peggiore di chi è convinto di essere libero, e non si accorge delle sue catene. Schiavo che rischia di stare solo a perdere il suo tempo guardando le scie chimiche, mentre dietro la sua schiena, ad opera di una persona realistica e cinica, che conosce realmente il mondo e le sue leggi, viene proposta ed accettata l’ennesima legge-truffa, o viene imposto l’ennesimo, inutile smartphone, che bloccherà ancora di più lo schiavo ed arricchirà la solita lobby. Una lobby che non governa il mondo, ma una rilevante fetta di consumatori, traendone un indubbio utile, da sottrarre ad altri gruppi, che il giorno dopo faranno la stessa cosa. Nessuno governa il mondo intero, ma ognuno ne governa la sua piccola fetta. Il risultato si vede.

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Kurtz Rommel