Nomination David di Donatello: dominano “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Non essere cattivo”

Sono state annunciate le candidature della 60a edizione dei David di Donatello, i più importanti premi del cinema italiano, da quest’anno finalmente trasmessi su Sky dopo anni di penose cerimonie targate RAI. Francesco Castelnuovo e Gianni Canova hanno comunicato, in stile Oscar, le nomination delle categorie principali, mentre l’elenco completo è stato diffuso dal sito di Sky Cinema. E le sorprese, soprattutto in positivo, non sono mancate, con i film di genere che dopo tanti anni sono tornati a farla da padroni.

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Gianni Canova e Francesco Castelnuovo

Non è quindi un caso che i due film che hanno ottenuto il maggior numero di nomination siano proprio “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti e “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, entrambi con ben 16 candidature. Seguono a ruota “Youth – La giovinezza” di Paolo Sorrentino con 14 e “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone con 12. I due maggiori successi commerciali della stagione, “Quo Vado?” e “Perfetti sconosciuti” ottengono rispettivamente 3 e 9 nomination, mentre “Suburra” di Stefano Sollima si ferma a 5. Tornatore e il suo “La corrispondenza” ne ottiene invece 6, mentre 4 vanno al documentario “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, trionfatore al Festival di Berlino.

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I nominati della categoria “Miglior Film”

Grida allo scandalo la mancata nomination a Miglior Film di “Lo chiamavano Jeeg Robot“, di gran lunga la miglior pellicola italiana degli ultimi anni, così come la mancata candidatura di Gabriele Mainetti nella categoria Miglior Regia, inserito invece strategicamente in quella di Regista Esordiente, che vincerà a mani basse. Lo stesso Mainetti è anche il regista che ottiene il maggior numero di candidature personali, ben 3 (Regista esordiente, Produttore, Musicista) mentre gli altri si fermano a 2, con Claudio CaligariMatteo GarronePaolo GenovesePaolo Sorrentino a contendersi sia il premio per la Regia (in cui si aggiunge Gianfranco Rosi) che quello per la Sceneggiatura (in cui si aggiugono Guaglianone e Menotti).

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I candidati della categoria “Miglior Regista”

Gustoso il doppio scontro tra gli amici-nemici Luca Marinelli e Alessandro Borghi, nominati entrambi sia nella categoria Miglior Attore protagonista sia in quella di Miglior Attore non protagonista. Del gruppone di “Perfetti sconosciuti” la spuntano in tre, Marco Giallini, Valerio Mastandrea e Anna Foglietta, mentre Giuseppe Battiston viene invece candidato per “La felicità è un sistema complesso“. Ottengono la nomination anche tutti gli altri attori di “Lo chiamavano Jeeg Robot“, i protagonisti Claudio Santamaria Ilenia Pastorelli e un po’ a sorpresa, ma comunque meritatamente, Antonia Truppo come non protagonista. Piacevoli anche le nomination a tre grandi signore come Piera Degli Esposti (“Assolo“), Claudia Cardinale (“Ultima fermata“) e Juliette Binoche (“L’attesa“), mentre dispiace siano stati ignorati totalmente i protagonisti di “Dobbiamo parlare“.

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I candidati nella categoria “Miglior Attore protagonista”

Concludiamo con il reparto musicale dove spicca lo scontro tra i mostri sacri Ennio Morricone (“La corrispondenza“) e Alexandre Desplat (“Il racconto dei racconti“), oltre alla candidatura di Fiorella Mannoia per la canzone omonima di “Perfetti sconosciuti” che se la vedrà con Checco Zalone in persona, nominato per il brano “La prima repubblica” da “Quo Vado?” e con la già nominata agli Oscar “Simple Song #3” di David Lang per “Youth – La giovinezza“.

La cerimonia di premiazione dei David di Donatello si terrà lunedì 18 aprile e sarà condotta da Alessandro Cattelan, per uno show stile hollywoodiano ricco di intrattenimento che promette di far dimenticare le scialbe e noiose cerimonie RAI degli ultimi anni. Ci sarà quindi la diretta in simulcast su Sky Cinema 1, TV8 (canale 8 del DTT), Sky UnoSky Cinema – David di Donatello (canale 304).

Di seguito la lista completa delle nomination dei David di Donatello.

 

Ivan Zingariello

 

TUTTE LE NOMINATION DAVID DI DONATELLO

Miglior Film
Fuocoammare, regia di Gianfranco Rosi
Il racconto dei racconti, regia di Matteo Garrone
Non essere cattivo, regia di Claudio Caligari
Perfetti sconosciuti, regia di Paolo Genovese
Youth – La giovinezza, regia di Paolo Sorrentino

Miglior Regia
Gianfranco Rosi per il film Fuocoammare
Matteo Garrone per il film Il racconto dei racconti
Claudio Caligari per il film Non essere cattivo
Paolo Genovese per il film Perfetti sconosciuti
Paolo Sorrentino per il film Youth – La giovinezza

Miglior Attore protagonista
Claudio Santamaria per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Alessandro Borghi per il film Non essere cattivo
Luca Marinelli per il film Non essere cattivo
Marco Giallini per il film Perfetti sconosciuti
Valerio Mastandrea per il film Perfetti sconosciuti

Miglior Attrice protagonista
Àstrid Bergès Frisbey per il film Alaska
Paola Cortellesi per il film Gli ultimi saranno ultimi
Sabrina Ferilli per il film Io e lei
Juliette Binoche per il film L’attesa
Ilenia Pastorelli per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Valeria Golino per il film Per amor vostro
Anna Foglietta per il film Perfetti sconosciuti

Miglior Attore non protagonista
Valerio Binasco per il film Alaska
Fabrizio Bentivoglio per il film Gli ultimi saranno ultimi
Giuseppe Battiston per il film La felicità è un sistema complesso
Luca Marinelli per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Alessandro Borghi per il film Suburra

Miglior Attrice non protagonista
Piera Degli Esposti per il film Assolo
Antonia Truppo per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Elisabetta De Vito per il film Non essere cattivo
Sonia Bergamasco per il film Quo vado?
Claudia Cardinale per il film Ultima fermata

Miglior Sceneggiatura
Edoardo Albinati, Ugo Chiti, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso per il film Il racconto dei racconti
Nicola Guaglianone, Menotti per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Claudio Caligari, Giordano Meacci, Francesca Serafini per il film Non essere cattivo
Filippo Bologna, Paolo Costella, Paolo Genovese, Paola Mammini, Rolando Ravello per il film Perfetti sconosciuti
Paolo Sorrentino per il film Youth – La giovinezza

Migliore produttore
21uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecittà, Rai Cinema, Les Films d’Ici con Arte France Cinéma per il film Fuocoammare
Archimede, Rai Cinema per il film Il racconto dei racconti
Gabriele Mainetti per Goon Films, Rai Cinema per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Paolo Bogna, Simone Isola e Valerio Mastandrea per Kimera Film, con Rai Cinema e Taodue Film, produttore associato Pietro Valsecchi, in collaborazione con Leone Film Group per il film Non essere cattivo
Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori per Indigo Film per il film Youth – La giovinezza

David Giovani
Alaska di Claudio Cupellini
Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno
La Corrispondenza di Giuseppe Tornatore
Non essere cattivo di Claudio Caligari
Quo vado? di Gennaro Nunziante

Miglior regista esordiente
Carlo Lavagna per il film Arianna
Adriano Valerio per il film Banat – Il viaggio
Piero Messina per il film L’attesa
Gabriele Mainetti per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Fabio Bonifacci e Francesco Micciché per il film Loro chi?
Alberto Caviglia per il film Pecore in erba

Migliore Direttore della fotografia
Peter Suschitzky per Il racconto dei racconti
Michele D’Attanasio per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Maurizio Calvesi per il film Non essere cattivo
Paolo Carnera per il film Suburra
Luca Bigazzi per il film Youth – La giovinezza

Migliore Montatore
Jacopo Quadri per il film Fuocoammare
Andrea Maguolo con la collaborazione di Federico Conforti per Lo chiamavano Jeeg Robot
Consuelo Catucci per il film Perfetti sconosciuti
Patrizio Maroneper il film Suburra

Migliore Musicista
Alexandre Desplat per il film Il racconto dei racconti
Ennio Morricone per il film La corrispondenza
Michele Braga, Gabriele Mainetti per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Paolo Vivaldi con la collaborazione di Alessandro Sartini per il film Non essere cattivo
David Lang per il film Youth – La giovinezza

Migliore Canzone Originale
La felicità è un sistema complesso per la canzone “Torta di noi“: musica, testi e interpretazione di Niccolò Contessa
Non essere cattivo per la canzone “A cuor leggero“: musica, testi e interpretazione di Riccardo Sinigallia
Perfetti sconosciuti per la canzone “Perfetti Sconosciuti“: musica di Bungaro e Cesare Chiodo, testi e interpretazione di Fiorella Mannoia
Quo vado? per la canzone “La prima repubblica“: musica, testi e interpretazione di Luca Medici (Checco Zalone)
Youth – La giovinezza per la canzone “Simple Song #3“: musica e testi di David Lang interpretata da Sumi Jo

Migliore Scenografo
Il racconto dei racconti: Dimitri Capuani e Alessia Anfuso
La corrispondenza: Maurizio Sabatini
Lo chiamavano Jeeg Robot: Massimiliano Sturiale
Non essere cattivo: Giada Calabria
Suburra: Paki Meduri
Youth – La giovinezza: Ludovica Ferrario

Miglior Costumista
Il racconto dei racconti: Massimo Cantini Parrini
La corrispondenza: Gemma Mascagni
Lo chiamavano Jeeg Robot: Mary Montalto
Non essere cattivo: Chiara Ferrantini
Youth – La giovinezza: Carlo Poggioli

Miglior Truccatore
Il racconto dei racconti: Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi D’Andrea e Leonardo Cruciano
La corrispondenza: Enrico Iacoponi
Lo chiamavano Jeeg Robot: Giulio Pezza
Non essere cattivo: Lidia Minì
Youth – La giovinezza: Maurizio Silvi

Migliore Acconciatore
Il racconto dei racconti: Francesco Pegoretti
La corrispondenza: Elena Gregorini
Lo chiamavano Jeeg Robot: Angelo Vannella
Non essere cattivo: Sharim Sabatini
Youth – La giovinezza: Aldo Signoretti

Migliore Fonico di presa diretta
Maricetta Lombardo per il film Il racconto dei racconti
Valentino Giannì per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Angelo Bonanni per il film Non essere cattivo
Umberto Montesanti per il film Perfetti sconosciuti
Emanuele Cecere per il film Youth – La giovinezza

Migliori effetti digitali
EDI – Effetti Digitali Italiani, per il film Game Therapy
Makinarium, per il film Il racconto dei racconti
Chromatica, per il film Lo chiamavano Jeeg Robot
Visualogie, per il film Suburra
Peerless, per il film Youth – La giovinezza

Miglior documentario di lungometraggio
Harry’s Bar, di Carlotta Cerquetti
I bambini sanno, di Walter Veltroni
Lousiana (The Other Side), di Roberto Minervini
Revelstoke. Un bacio nel vento, di Nicola Moruzzi
S is for Stanley (Trentanni dietro al volante per Stanley Kubrick), di Alex Infascelli

Miglior cortometraggio
A metà luce, di Anna Gigante
Bellissima, di Alessandro Capitani
Dove l’acqua con altra acqua si confonde, di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi
La ballata dei senzatetto, di Monica Manganelli
Per Anna, di Andrea Zuliani