PILLOLE MUSICALI DI GHIGO TAITI: “I WILL SURVIVE”

Carissimi amici di Mondospettacolo eccoci di nuovo qua a parlare di musica, oggi in particolare di un brano funk e soul di grande successo di fine anni settanta prima negli Stati Uniti poi nel resto del mondo. I Will Survive è un brano musicale scritto e composto da Freddie Perren e Dino Fekaris, viene interpretato e portato al successo da Gloria Gaynor nel 1978. Il testo del brano parla di una donna che trova la forza di reagire e si riprende dalla rottura con il suo partner.

Originariamente pubblicato come lato B di una cover della canzone Righteous Brothers “Substitute”, “I Will Survive” è diventato un successo mondiale per la cantante Gloria  Gaynor quando i disc jockey hanno scoperto e suonato quel lato del disco. Nuove copie del vinile furono poi stampate con “I Will Survive”, come l’ A – side dalla Polydor Records. Il pezzo diventò presto un enorme successo in poco tempo e vinse ben due dischi d’oro e un disco di platino. Nel 1980 ha ricevuto il Grammy Award per il miglior brano disco l’unico anno in cui fu assegnato quel premio. Nel 1996 era al primo posto della “Billboard Hot 100”, la classifica dei 100 singoli più venduti e più trasmessi dalle radio negli Stati uniti. Esistono numerosissime cover fatte negli anni fra le più famose vi è quella dei Pet Shop Boys nel loro Discovery tour del 1995, la cover della rock band Cake nel 1996, ed ha costituito, nel 2000, le basi per il singolo Supreme di Robbie Williams.

Del 2003 è la versione Yo Viviré di Celia Cruz. Una cover del brano è anche presente nell’album del 2006 delle Puppini Sisters, Betcha Bottom Dollar. Molte frasi del brano musicale sono cantate, sebbene con un tono abbastanza differente, nella canzone dei They Might Be Giants The Biggest One. Dal 1978 al 2001 ci sono circa 77 pubblicazioni ufficiali e non differenti in tutto il globo dal ben noto 7” 45 giri, il 10” single sided per il mercato USA ed il 12” mix etended con durata di ben 8 minuti per il mercato dei DJ ed è tutt’oggi molto suonato nelle serate remake degli anni 70 e 80.

Qui una delle sue ultime performance nel 2009 dell’omonimo brano.

Ghigo Taiti