Recensione: passione auto nel docu-film Motori ruggenti, aspettando Cars 3

Motori ruggenti

In attesa del nuovo gioiello Disney Pixar Cars 3, ecco Motori ruggenti, il docu-film di Marco Spagnoli sulla passione per le automobili, al cinema solo il 25 e il 26 luglio.

Motori ruggenti è un docu-film che arriva nelle sale cinematografiche il 25 il 26 luglio, anticipando l’uscita di Cars 3, il film d’animazione prodotto da Disney Pixar giunto al suo terzo capitolo dopo i successi in Italia e negli Stati Uniti, con incassi record, due Golden Globe e molti altri premi. Motori ruggenti – 95 anni di velocità e passione per le auto in Italia, scritto e diretto da Marco Spagnoli, si può definire quasi un backstage del film d’animazione, in cui si parla di passione, velocità e tradizione: ingredienti che hanno spinto i produttori americani a prendere spunto dall’esempio italiano delle auto che hanno fatto la storia e, tramite queste, realizzare il cartoon. Uno dei produttori rimasto affascinato dalla tradizione italiana è stato John Lasseter (direttore creativo Walt Disney), il quale nel documentario enfatizza il richiamo alla passione, come qualcosa di straordinario, sin dalla realizzazione della 500 A “Topolino” fino alla Ferrari. Cars 3 uscirà al cinema il 14 settembre.

L’automobile tra cultura e innovazione tecnica

Motori ruggenti ha chiarito e illustrato la convergenza tra la storia dell’automobile e il suo ruolo sociale, proponendo l’insieme sotto forma di cartone animato, in questo caso Cars 3. L’utilizzo sia degli archivi nazionali (come l’istituto Luce, l’archivio del Centro Sperimentale) o archivi personali (come le foto dei vari piloti automobilistici che sono entrati nella storia per i loro primati), hanno reso il documentario interessante e mai pesante. Anche il punto di vista storico (espresso sapientemente all’interno del documentario dallo storico Federico Paolini) non si è soffermato su un determinato periodo, ma ha posto l’accento sullo sviluppo di tematiche sociali importanti, ad esempio il ruolo della donna la quale solo negli anni ’60 può mettersi alla guida e decidere di sua spontaneità dove, come e quando partire; il distacco dal provincialismo, perché l’automobile permetteva di andare in città a comprare o vedere delle novità che in provincia ancora non esistevano. In questo quadro storico non manca il richiamo ai progetti futuri, firmati dall’ingegneria italiana, che prevedono una guida autonoma, tramite droni e satelliti. A seconda delle epoche è mutato anche il significato che ha assunto l’automobile, vista non solo come mezzo di trasporto, ma come un elemento fondamentale della vita, soprattutto nel contesto italiano: alla fine XIX secolo, nascono le prime fabbriche di automobili in Italia (a Torino, Milano, Firenze, Ferrara, Napoli, Trieste, Roma), come la FIAT, Maserati, Lancia, Alfa. Con Marinetti, pioniere e scrittore del futurismo italiano, l’automobile diventa l’emblema di questa nuova corrente letteraria e filosofica che elogiava il progresso, il motore come rivoluzione della società. Dal 1909 le fabbriche aumentano, fino ad arrivare alla nascita di marchi come Ferrari e Lamborghini.  La velocità massima dei veicoli raggiungeva i 20Km/h, tuttavia proprio da lì è partita la svolta, sia dal punto visto tecnologico che culturale e storico. Le abitudini cambiano e negli anni ’30 l’automobile rappresenta uno status symbol della classe media, soprattutto con la Fiat 500 A “Topolino”, l’utilitaria più amata dalle famiglie italiane.

Motori ruggenti
FIAT 500 “A TOPOLINO” nella versione di Cars

Un cast di campioni e appassionati

Motori ruggenti ha un cast d’eccezione, composto dai piloti Giancarlo Fisichella (campione di Formula 1) e Prisca Taruffi (campionessa di rally), lo storico Federico Paolini e tanti altri attori e attrici che hanno dato un contributo, tramite foto o testimonianze, di quello che in Italia è stato l’avvento dell’automobile, simbolo nazionale di libertà e innovazione. Una delle attrici che ha contribuito alla realizzazione del documentario, insieme a Fabio Troiano ed Edoardo Leo, è Matilda De Angelis, la protagonista del film Veloce come il vento (appassionata sin da piccola di automobili) che enfatizza l’anima che anche un mezzo come la macchina può suscitare, sostenendo che anche un’auto può essere categorizzata in femmina o maschio, rispetto al colore o alla forma, ad esempio. Ed è proprio questo che il regista di Cars 3, Brian Fee, ha messo in azione all’interno del suo film di animazione: l’anima delle auto, disegnate ad hoc e arricchite di particolari che saltano subito all’occhio, come a dire “ecco, quella è una 500”. In Cars 3, Saetta McQueen è il mito che non tramonta mai, anche se si troverà a dover fronteggiare avversari più giovani. Come accade nel corso della storia delle automobili, in cui la tradizione, il design e la tecnologia italiana ha sempre dato filo da torcere alla concorrenza estera in ambito automobilistico. Infatti, come afferma il prof. Federico Paolini nella conferenza stampa: «l’automobile rappresenta il Paese e anche la contraddizione del nostro popolo: mai troppo bravi a parlare bene di noi, ma poi alla fine capaci di fare delle cose che restano a lungo nella storia».

Motori ruggenti
Marco Spagnoli, Prisca Taruffi, Giancarlo Fisichella, Federico Paolini, Massimiliano Manfredi (voce di Saetta McQueen)

Motori ruggenti per grandi e piccini

Le automobili hanno sempre avuto un ruolo centrale nella vita dell’uomo; in Italia la passione per le macchine ha permesso di ampliare le conoscenze e dedicare all’auto un riconoscimento importante: i bambini giocano con le automobili in miniatura, i grandi collezionano le auto d’epoca come dei gioielli da conservare gelosamente. Cars 3 ha riscosso particolare successo grazie alla simpatia che le auto assumono all’interno del cartone; i bambini vedono, in questo modo, le auto vicino al loro mondo. Il documentario Motori ruggenti non è solo un insieme di riferimenti storici, ma un manuale che grandi e piccini possono guardare per capire cosa può rappresentare veramente un’automobile, al di là della tecnica e della mobilità. Inoltre, i campioni automobilistici, Priscia Taruffi e Giancarlo Fisichella, personificano la vera e propria passione per le automobili, esercitata tramite lo sport. Entrambi concordano sul fatto che, nel loro caso, la passione è stata ereditata ed è stata da sempre la spinta che ha portato loro a realizzare i propri sogni, rispettando comunque i limiti e impegnandosi al massimo. Quindi, un documentario che riporta al suo interno una lezione di vita a cui, soprattutto i più piccoli, possono attingere.

Motori ruggenti uscirà nelle sale il 25 e il 26 luglio, distribuito da Walt Disney Company Italia.

Voto 8

di Federica Prezioso