Recensione: Il viaggio – The journey, un incontro che cambiò la storia

Il viaggio - The journey - Colm Meaney e Timothy Spall

Il viaggio – The journey è il nuovo film del regista inglese Nick Hamm, racconto di un incontro che cambiò per sempre la scena politica nord irlandese.

Uno storico incontro

Il viaggio racconta uno dei periodi storici più importanti dell’Irlanda. Nel 2006 il leader britannico Tony Blair, contattò il capo del Partito Unionista, il reverendo Ian Paisley, ed il capo dei repubblicani del Sinn Fein, Martin McGuinness, portavoce dell’IRA (Esercito Repubblicano Irlandese, responsabile di molte stragi) per cercare di fermare le lotte interne al paese. Il loro incontro avvenne nella terra neutra della Scozia. Improvvisamente, per via di un violento temporale, i due leader delle fazioni opposte, interpretati magistralmente dagli attori  Timothy SpallColm Meaney, si ritroveranno ad affrontare insieme il viaggio che li porterà inevitabilmente ad un dialogo. Ognuno dei due cercherà di non cedere sulle proprie idee, dando vita ad un confronto psicologico davvero molto interessante, in cui si riflette su cosa sia giusto o sbagliato nell’affermazione dei propri valori, portati all’estremismo fino a procurare una guerra interna in cui morirono molte persone innocenti. Decisamente una commedia dai toni drammatici.

Il cast

Nick Hamm, è un regista molto eclettico, che iniziò con il teatro all’interno della Royal Shakespeare Company, passando alla direzione di alcuni sceneggiati della BBC e vincendo molti Bafta, il più prestigioso dei premi britannici. Quando Hamm contattò Colm Meaney, conosciuto soprattutto conosciuto per aver partecipato alla saga di Star Trek: Deep Space Nine, l’attore aderì subito al progetto, sentendosi molto onorato di vestire i panni di un uomo che è stato così importante per il suo paese. Timothy Spall, recentemente visto nel film La verità negata di Mick Jackson, è abituato a rappresentare degli uomini scomodi sul grande schermo. Anche in questo caso, raffigura una persona integerrima, con una mentalità molto chiusa e un carattere duro da scalfire. La difficoltà tra i due leader fu di riuscire a scavalcare i loro enormi muri mentali. E’ molto interessante capire ciò che sta dietro all’aspetto politico di un paese e vedere quanto chi conduce i giochi abbia veramente a cuore gli interesse dei propri cittadini. Si scoprirà che il pretesto del viaggio è stato congeniato appositamente dall’agente del governo inglese Harry Patterson (John Hurt), che ha sempre sperato che avvenisse il miracolo della pace, vedendo finalmente realizzato il suo sogno in quella significativa stretta di mano che si diedero i due politici.

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Le conseguenze storiche

Nel 2007 il reverendo Ian Presley diventò primo ministro, mentre Martin McGuinness ricevette l’incarico di vice ministro ed il suo partito si occuperà dei ministeri dell’educazione, quello dello sviluppo regionale e il ministero dell’agricoltura e sviluppo rurale. Fu uno dei rari casi nella storia, in cui due personalità così imponenti riuscirono a trovare un accordo per il bene della loro nazione e a favore della pace. Curiosamente Martin McGuinness è morto la scorsa settimana all’età di 66 anni, proprio in concomitanza dell’uscita del film.

Il viaggio – The Journey è nelle sale italiane da giovedì 30 marzo, distribuito da Officine Ubu.

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Elena Tenga