Recensione: Libere, le donne che tutti avrebbero voluto conoscere

Recensione: Libere, le donne che tutti avrebbero voluto conoscere

Libere è un documentario nel senso più vero del termine e racconta le vicende di un tenace gruppo di donne che, dalla Resistenza in poi, hanno dato un contributo importante alla storia dell’Italia.

Il ruolo delle donne nella Resistenza italiana

Libere è un film documentario dedicato alle donne. Tutti sanno che anche loro hanno partecipato alla Resistenza e piano piano hanno cominciato ad assumere un ruolo sempre più attivo nella società moderna, eppure in pochi saprebbero spiegare il vero significato di quelle esperienze. Rossella Schillaci, che ne ha curato la regia, ha raccolto una serie di testimonianze originali, immagini storiche e materiali d’archivio dal grande impatto emotivo. Intervallati dalle immagini di due mani che prendono visione di bobine, diapositive, foto d’epoca, lettere e materiali, gli estratti di alcune interviste realizzate da vari enti di ricerca a 20 partigiane raccontano la nascita del vero femminismo. D’altronde l’Italia era in guerra e agli uomini serviva una mano: chi poteva dargliela, se non le donne?

La storia di ieri che diventa la storia di oggi

Il vero protagonista del documentario è un passato che è proprio dietro l’angolo e che in molti avranno già sentito raccontare dalle mamme e dalle nonne. Le immagini riportano in auge tutti quegli episodi che hanno condotto all’Italia (e all’Europa) dei giorni d’oggi: la Seconda Guerra Mondiale, i partigiani, i campi di sterminio tedeschi, il voto alle donne e la possibilità di essere elette, l’alternanza dei partiti e dei sindacati. Il tutto viene raccontato in prima persona dalle testimoni in assoluto più attendibili: le donne che hanno vissuto il cambiamento. La delicatezza e l’autenticità delle loro parole sono delle gemme rare che di sicuro non possono lasciare indifferenti. Oltre ai fatti di cronaca, Libere non lascia inespresso alcun aspetto umano: il rapporto con la paura, i balli in piazza dopo la liberazione dai nazisti, la rassegnazione nel lasciare i posti di lavoro agli uomini tornati dalla guerra, l’importanza del voto e la soddisfazione di quelle donne che alla fine sono arrivate fino in fondo nonostante le forti influenze maschiliste di padri e mariti.

Libere: donne più indipendenti agli arbori del femminismo
Donne più indipendenti agli arbori del femminismo

Un documentario da mostrare nelle scuole

Ripensando alla storia appresa dai libri, non tutti avranno dei ricordi positivi. Questa materia rappresenta davvero la base della cultura moderna eppure, un po’ per immaturità e un po’ per disinteresse, spesso si finisce col dimenticarla o con l’ignorarla del tutto. A volte la colpa è dell’approccio che viene fornito ai ragazzi: una lunga lista di date e di nomi difficili da ricordare e impossibili da apprezzare. Ma se ci fossero strumenti come Libere a dare una mano? La storia avrebbe dei volti, dei sentimenti e tutta un’altra emotività. Il maggior plauso da fare al documentario è proprio questo: umanizzare delle vicende che fanno parte della storia ma che, evidentemente, sono state vissute da persone in carne ed ossa. O meglio, da un nutrito gruppo di donne tenaci che chiunque avrebbe voluto conoscere.

Libere: le partigiane festeggiano la fine della Guerra
Le partigiane festeggiano la fine della Guerra

Libere è nelle sale dal 20 aprile distribuito da Lab 80 film e verrà ospitato da festival ed eventi organizzati in giro per l’Italia.

VOTO: 7

Raffaella Mazzei