Recensione: Un profilo per due, la commedia francese è in gran forma!

Recensione: Un profilo per due

Un profilo per due parte dal rapporto tra internet e terza età e ne approfitta per parlare di famiglia, amore e un’amicizia che supera i confini anagrafici. Una commedia riuscita per un genere che dimostra di essere in gran forma.

Pierre, Alex… e Flora63

Pierre (Pierre Richard) è un anziano e scorbutico vedovo. La figlia, preoccupata per lui, gli regala un computer e gli procura un insegnante di informatica che potrà aprirgli le porte di internet. Le sue intenzioni sono le più nobili: farlo svagare e, perché no, spingerlo a conoscere persone nuove. Tra Pierre e l’insegnante Alex (Yaniss Lespert) il rapporto fatica a decollare, eppure accade qualcosa che li unisce: Pierre conosce la giovane Flora63 (Fanny Valette) su un sito di incontri e chatta con lei per diverse settimane. Quando però lei manifesta il desiderio di conoscerlo di persona, Pierre si vergogna della propria età e manda Alex al suo posto. Così, come in un moderno Cyrano De Bergerac, si costruisce un triangolo dal quale diventa sempre più difficile uscire indenni. Come potrebbe reagire l’ignara Flora di fronte alla verità? Alex riuscirà a guadagnare fiducia in se stesso? E Pierre rischierà di ritrovarsi ancora una volta solo?

Richard-Lespert: una coppia perfetta

Un profilo per due ha una una regia dinamica e brillante. Stéphane Robelin è bravissimo nel riempire la pellicola di battute, doppi sensi, situazioni esilaranti e soprattutto malintesi ai limiti del paradossale. In un simile contesto è facile incamminarsi per la via della risata e trovarsi a sorridere con tutta la naturalezza del mondo. L’amicizia tra Pierre e Alex è al tempo stesso commovente e divertentissima: hanno bisogno l’uno dell’altro sotto molti punti di vista, anche perché i limiti del misantropo Pierre diventano ben presto i punti di forza del suo insicuro e irrealizzato compagno d’avventura (e viceversa). Robelin ha scelto facilmente Richard, data la stima nutrita nei confronti di questo attore senza tempo. Tutta un’altra storia per il ruolo di Alex: il regista ha scelto Lespert dopo averlo notato nella serie tv Don’t do this, don’t do that e aver constatato in un provino che il rapporto tra lui e Richard funzionava alla grande. La decisione si è rivelata azzeccata vista la sua credibilità nel ruolo del maldestro ragazzotto dall’animo semplice e pacato. Che dire poi della Valette? Bellissima ed ironica, qualsiasi internauta vorrebbe trovarla dall’altra parte del computer.

Un profilo per due: pioggia di equivoci tra Flora (Fanny Valette), Pierre (Pierre Richard) e la sua famiglia
Pioggia di equivoci tra Flora (Fanny Valette), Pierre (Pierre Richard) e la sua famiglia

La divertente metamorfosi di Pierre

Difficile non apprezzare Un profilo per due. Leggera e frizzante, la commedia padroneggia temi moderni quali social, chat e siti di incontri ma strizza l’occhio anche ad argomenti più seri quali famiglie allargate e terza età. Il personaggio di Pierre è reso alla perfezione dal suo interprete e rapisce in ogni fase: dal suo essere inizialmente scostante, l’ottantenne riesce a rimettersi in gioco e a sentirsi nuovamente vivo. Di fronte a tutto ciò lo spettatore non può che assistere alla trasformazione con fare curioso e divertito. Menzione a parte per il finale (che ovviamente non verrà rivelato!): per uscire dal momento di impasse si sarebbe potuti cadere nel cliché, eppure così non è stato e la virata finale fa guadagnare un altro mezzo punto ad una commedia brillante adatta davvero a tutta la famiglia.

Un profilo per due esordisce nelle sale italiane il 31 agosto 2017 distribuito da Officine Ubu.

Voto 8

di Raffaella Mazzei