Il regista Alessandro Grande torna sul grande schermo con il corto Bismillah

Dopo lo straordinario successo di Margerita, presentato al Giffoni Film Festival, entrato in cinquina ai Nastri d’argento e vincitore di settantotto premi in tutto il mondo, il regista Alessandro Grande, da sempre attento alle tematiche di profonda attualità, ha terminato il suo nuovo cortometraggio dal titolo Bismillah. Prodotto dallo stesso regista insieme alla Indaco Film di Luca Marino, con il supporto della Fondazione Calabria Film Commission e del Comune di Catanzaro, l’opera mette in scena il dramma dell’emigrazione attraverso lo sguardo della piccola Samira, una tunisina di dieci anni che vive illegalmente in Italia con suo padre e suo fratello e che si troverà ad affrontare, da sola, un problema più grande di lei.

Il racconto prende spunto dai fatti avvenuti nel 2011, anno in cui a causa della primavera araba, l’Italia ha registrato il maggior numero di immigrati tunisini nella sua storia, circa ventitremila. Di questi, più di dodicimila sono stati considerati fantasmi nel nostro Paese, vivendo come clandestini. Accanto alla bambina, Linda Mresy, selezionata dopo una serie di provini organizzati con il centro socio-culturale tunisino di Roma, nel cast del corto figura anche Francesco Colella, attore teatrale e cinematografico, conosciuto dal grande pubblico per il ruolo di coprotagonista nel film Piuma, presentato alla settantatreesima Mostra del cinema di Venezia.

Bismillah è una storia di amore e fratellanza – rivela Alessandro Grande – che ho cercato di raccontare attraverso la ricerca dei piccoli gesti quotidiani fondamentali per riuscire a convivere con il ricordo della sofferenza e tenere viva la fiamma della speranza”. Distribuito da Zen Movie, il corto è stato già proposto per rappresentare l’Italia nelle selezioni dei più importanti festival cinematografici internazionali.