ROMUALD KLOS: VI RACCONTO LA MIA VITA DI UOMO E DI ATTORE!

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Amici di Mondospettacolo, oggi parliamo di cinema e di televisione e lo facciamo in compagnia di Romuald Klos. Lo abbiamo visto recentemente interpretare la parte di “Africanietz” nella fiction Squadra Antimafia 5 e 6. Ma, molti di voi lo ricorderanno anche nella parte di un cattivissimo soldato romano nel capolavoro di Mel Gibson “La Passione di Cristo” e in diversi altri film.

Romuald benvenuto su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Grazie a Dio sto bene (sorride). Buongiorno a tutti i lettori e buongiorno a te Alessandro. Mi fa grande un grande piacere raccontarmi qui sul tuo portale.

Sei nato in Polonia, ma ti sei trasferito nel nostro paese quasi 30 anni fa, come é iniziato il tuo percorso nel mondo dello spettacolo?

E’ iniziato nel lontano 1987. Quando sono arrivato la prima volta in Italia ho iniziato a lavorare come comparsa e pure con grande successo (ride), spesso ricevevo applausi sul set. Poi ho fatto piccole parti nei film come “S.Francesco” di Liliana Cavani, o “Modě” di Taviani (ho interpretato addirittura due personaggi diversi nello stesso film: uno con la barba folta e l’altro rasato). Ma il vero esordio é stato nel film di Peter del Monte “La ballata dei lavavetri”. Il film prodotto da Pier Francesco Aiello é stato presentato con successo a Venezia .

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Che tipo di formazione artistica hai seguito?

Sono “naturscic”, non ho fatto la scuola di recitazione. E per questo forse non apprezzo il “metodo Stanislawski”, ovvero: studiare il personaggio nei minimi dettagli. Io mi immedesimo nella situazione nella quale si trova il mio personaggio e cerco di agire al posto suo, ma in modo mio, non suo.
Cerco di dare il massimo, attingo dalle esperienze della mia stessa vita,che é stata molto movimentata. (ride)
Posso dire che il creatore stesso mi ha formato artisticamente. Ho interpretato ruoli da prete, ma anche da boss, e ancora da tenero padre di famiglia…

Nella tua lunga carriera hai recitato in tantissimi film non solo italiani, hai trovato molte differenze tra il nostro cinema e quello per esempio d’oltreoceano?

SI! Che qui sono stato apprezzato molto e li invece moltissimo (ride).
A parte gli scherzi, il cinema italiano non ha niente da invidiare a quello di Hollywood o al cinema russo,in Russia ho fatto un film, “Orda”, sulla vita di San Alessio, che è il principale santo della chiesa ortodossa. Al contrario, il cinema italiano viene molto apprezzato. L’Italia é da sempre la patria dei grandi artisti. Caso mai, all’estero ci sono più soldi per le produzioni, che mi auguro, arrivino anche qui. C’è una diversa organizzazione delle produzioni e dei casting. In Russia le agenzie degli attori sono le produzioni stesse, in Inghilterra e USA le agenzie sono più importanti e funzionali, mentre in India le agenzie sono create solo per fregare soldi agli attori stranieri che vogliono guadagnare soldi a palate a Bollywood.

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Leggendo la tua ricchissima biografia sono rimasto colpito dalla tua professione di architetto, so che hai realizzato un progetto per un Papa che ha fatto la storia, raccontami un po’.

Si, sono laureato in architettura, ho lavorato a Roma in diversi studi di progettazione, facendo progetti di ville, palazzi, restauri storici ed altri lavori di genere. Un giorno ho ricevuto una misteriosa telefonata da un notissimo architetto romano (non so se posso rivelare suo nome). Mi ha invitato ad entrare nel suo studio di architettura in veste di progettista. Prima non ero convinto, però lui ha insistito e allora sono andato all’appuntamento. Lui mi ha mostrato lo studio e anche i computers contenenti i progetti che lo studio seguiva all’epoca. Con grande stupore ho notato che uno dei progetti riguardava un grosso intervento alla Basilica di San Pietro!
Ho chiesto: “Ma, voi fate il progetto per il Papa?” e mi ha risposto: “No. Lo farai tu.” e così sono diventato l’architetto del Papa. (sorride)
Stavo in buona compagnia con gli altri architetti di questa Basilica: Michelangelo, Fontana, Bramante etc. (ride)
Il lavoro consisteva nel rifacimento di tutta la parte destra , fra la Basilica e la Cappella Sistina. Fra altro é stata costruita una fontana dove il Papa personalmente scelse un brano della Bibbia che venne inciso su una targa posta su di essa. (Dal Libro di profeta Ezechiele, che parla dell’acqua che esce dalla parte destra del tempio e ravviva tutto intorno).

Nel 1995 l’incontro con Peter Del Monte diede una svolta alla tua vita da attore, racconta ai nostri lettori quello che é successo.

Il Regista mi ha scoperto in una discoteca di Roma: il “Cube”, e mi ha invitato a recitare  nel film “La ballata del lavavetri”. Subito non l’ho riconosciuto, poi non credevo che realmente voleva affidare a me il ruolo di Janusz, alla fine ho firmato contratto. Peter ha lavorato molto con me per prepararmi. Andavo anche a provare a casa sua. Mio “fratello” é stato interpretato da Olek Mincer, un grande attore romano, che avevo già conosciuto sul set di “Modi”, e che ancora ho rivisto sul set di Mel Gibson. Una curiosità: mio figlio (polacco) é stato interpretato da Kim Rossi Stuart, che per l’occasione ha imparato il polacco, anche se parlandolo faceva un sacco di errori di ortografia (ride)

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Uno dei film che però ti ha fatto conoscere al grande pubblico mondiale, é stato sicuramente la Passione di Cristo, il capolavoro di Mel Gibson in cui hai interpretato un cattivissimo ufficiale romano. Che tipo di esperienza é stata, so che hai qualcosa da raccontarmi a tal proposito.

Mi sono presentato al casting del film di Mel con 6 mesi di ritardo rispetto al primo appello, perché stavo all’estero. Ho deciso comunque di andare al provino anche senza appuntamento. Di solito andare in ritardo e perlopiù senza appuntamento è quasi come non andare, ma ebbi incredibilmente una incredibile fortuna, perche Gibson decise di vedermi comunque, comunicandomi tramite la segretaria di aspettare fino al termine del provino degli altri che si erano presentati. Mentre aspettavo, ricordo una discussione che feci con un altro attore riguardante Dio, lui sosteneva che Dio non si interessa di noi uomini, ed io affermavo il contrario. Attingevo direttamente alle mie esperienze di vita materiali e spirituali. Ma lui non si faceva convincere e ripeteva solo che Dio non ascolta le nostre preghiere. Non ascolta perché é distratto, non ascolta perché ha cose più importanti da fare. Tutti gli altri attori seguivano con attenzione la nostra discussione. Ad un certo punto si presentò la segretaria dicendomi che purtroppo si era fatto tardi e che Gibson non avrebbe avuto il tempo per ricevermi. Tutti mi guardarono aspettando di vedere la mia reazione, quindi chiesi alla segretaria: che devo fare? Vado via o aspetto ancora? La stessa domanda la feci agli attori, nessuno mi rispose…Decisi quindi di rivolgermi a “Lui” incominciando a pregare, quasi subito riapparse la segretaria dicendomi: “Entri pure, Mr.Gibson la sta aspettando”
Mi girai sorridendo verso l’attore incredulo dicendo: allora “LUI” ASCOLTA O NON ASCOLTA? Tutti presenti si misero a ridere (sorride)

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Hai fatto anche tantissima televisione e con il personaggio di “Africanietz” della fortunatissima serie “Squadra Antimafia” hai raggiunto una grande popolarità presso il nostro pubblico, come é nata la tua partecipazione al cast e che tipo di esperienza é stata?

Non posso svelare questi segreti (ride), posso solo dirti che gli attori e le attrici con le quali ho recitato sono di serie A (sorride). Io ritengo che la complicità scenica é molto più importante della recitazione di ognuno per arrivare al successo finale del film, la fortuna di recitare con bravi attori mi ha aiutato ad ottenere una ottima performance recitativa. Mi é piaciuto molto il personaggio di Africanietz, mi sono anche divertito, e credo che sia piaciuto anche al mio pubblico. L’ho costruito sulla base di un altro mio personaggio simile, Il Pope, della serie Distretto di polizia 9, ma molto arricchito anche se più “leggero”. Ma purtroppo poveretto é morto stecchito…:(

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So che sei molto fiero di una Violinista che fa parte della tua famiglia, me ne vuoi parlare?

O, si, si! E’ mia figlia, Fiammetta Borgognoni, giovanissima violinista (23anni) Non occorre che le faccio pubblicità perche fa tutto da sola e ci riesce molto bene. Ormai si è conquistata un posto nell’ Orchestra Giovanile Italiana, del Petruzzelli di Bari.

Circa 15 anni fa hai avuto una forte conversione spirituale, vuoi raccontarmi meglio quello che ti é successo? E quanto ti ha cambiato questa cosa?

E’ una storia lunga che è iniziata molti anni fa quando ero giovane. Ero molto bravo in tutto ciò che facevo, dalla matematica allo sport, dalla musica al business. Vivevo intensamente, forse troppo, perché all’età di 40 anni ero già esausto e incredulo. Ho cominciato ad esagerare con l’alcool che alla fine mi ha portato alla rovina. Mi sono completamente rovinato la salute, ho perso gli amici e il lavoro e alla fine sono finito sotto i ponti. Volevo morire e ci sono quasi andato vicino, stavo male non mangiavo più, le ferite non guarivano…
Improvvisamente una mattina ho incontrato Dio. Tutto intorno mi é apparso incredibilmente bello, la gente bella, la natura, il cielo, tutto bello. Anche io sembravo bello. Quel giorno mi sono alzato e ho cominciato a camminare per la prima volta non pensando dove trovare l’alcool per ubriacarmi.
Dio mi ha guarito completamente e per l’occasione mi ha liberato anche dal vizio delle sigarette.
Poi ho trovato lavoro e casa e ho cominciato anche ad evangelizzare, raccontando la mia testimonianza. Da quel giorno la sua presenza è stata costante, sia nella mia vita che nella vita delle persone a me vicine.
Ti racconto questa: avevo una amica con la quale pregavamo spesso per le persone bisognose, malate o con altri gravi problemi. C’era una giovane donna della Bielorussia che lavorava da anni nella casa di un italiano come donna di servizio, un giorno, dopo essersi innamorati i due decisero di sposarsi, quando all’improvviso lei si ammalò di cancro. Metastasi, La fine di un amore, dei piani, della vita… Andò in ospedale per fare la chemioterapia, ma senza grandi speranze. Lei faceva parte della chiesa Battista e noi della Cattolica. Quando io con la mia amica andammo a trovarla in ospedale incontrammo altre 2 persone della sua fede Battista. Ci guardammo con sospetto Cattolici contro Battisti, hmmm… In quel momento Lo Spirito Santo mi aprì gli occhi e rivolgendomi ai Battisti dissi: se siamo venuti qui per lo stesso scopo di pregare allora preghiamo insieme! Infatti Gesù disse: “Dove due o tre pregano nel nome mio io ci sarò” E così avvenne il miracolo, lei guarì con lo stupore dei medici e dopo poco tempo si sposò.

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Attori si nasce o si diventa?

Io ci sono nato, ma conosco anche chi lavorando sodo é arrivato lontano (sorride)

Progetti futuri?

Sto lavorando alla preparazione di una serie tv per una coproduzione italo polacca sul mondo dei bambini handicappati e di come un’ approccio positivo sia terapeutico per un miglioramento della loro vita.

Un tuo motto o una frase che più ti rappresenta?

(Ride) Il cinema è come il maiale:
non si butta niente!

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Romuald, ti ringrazio per avermi concesso questa intervista, a nome mio e di tutta la mia redazione ti faccio i miei complimenti per la tua carriera, e ti auguro le cose più belle.

Grazie Alessandro altrettanto, auguri a te e a Mondospettacolo. Ne approfitto per salutare il mio amico Fulvio Disc.

A.C.