SERGIO STIVALETTI CI RACCONTA: “PHENOMENA”

Ciao, rieccomi qui su Mondospettacolo a  scrivere di cinema horror.

Oggi vi voglio parlare di “Phenomena”  il film che ha segnato l’inizio  della mia lunghissima collaborazione con Dario Argento!!!

In Phenomena mi sono occupato di: Creature, Design Make Up ed  ideazioni effetti visivi :

Per i pochissimi (oserei dire quasi rari) lettori che ancora non hanno visto il film ecco la scheda e la trama:

Phenomena

Nazione:             Italia

Anno:  1984

Durata:                110′

Regia:  Dario Argento

Cast:      Jennifer Connelly, Donald Pleasence, Daria Nicolodi, Dalila Di Lazzaro.

Produzione:       DACFILM Rome, Intra Films World Sales, New Line Cinema.

Distribuzione:  Titanus

Data di uscita:  Gennaio 1985

TRAMA

Figlia di un celebre attore americano, Jennifer Corvino (Jennifer Connelly) arriva in Svizzera, nel prestigioso istituto Richard Wagner per continuare i suoi studi. Il collegio, che si trova fra le montagne, è frequentato da ragazze di buona famiglia, tutte spaventate da un assassino che agisce nei dintorni e fa strage di loro coetanee. Jennifer, durante una crisi di sonnambulismo, assiste all’omicidio di una delle alunne e viene salvata dal Dottor McGregor (Donald Pleasance), un entomologo immobilizzato su una sedia a rotelle che vive in compagnia di una scimmia. Jennifer, che ha una speciale capacità di comunicare con gli insetti, ascolta il racconto del professore che le confida di essere sulle tracce dell’assassino (che ha ucciso una ragazza a lui cara) e le propone di aiutarlo nella sua ricerca.

Riuscita favola nera di Argento che, sulla base di una sceneggiatura scritta a quattro mani con Franco Ferrini, realizza un horror inquietante e ricco di sequenze memorabili.

Curiosità dal set…

Le Mosche che assalgono il collegio: “Lo realizzai utilizzando del caffè! Lamberto Bava mi aveva raccontato che il padre Mario aveva realizzato le cavallette usando un effetto di questo tipo (credo si trattasse di un peplum) e pensai che fosse una buona idea per creare le nostre mosche. A dire il vero Lamberto, negli ultimi anni, mi ha ripetuto spesso e volentieri di non avermi mai detto nulla del genere e quindi non capisco da dove ho avuto quest’ispirazione… Forse è stato Mario Bava che me l’ha suggerita per via medianica, chissà…Non avevamo utilizzato chicchi di caffè ma proprio caffè macinato e per procurarmelo andai in tutti i bar della zona chiedendo i fondi che erano stati già sfruttati e puliti. Dopo tutta questa operazione (passai quasi una settimana a lavarlo!) andai sul set, che poi non era altro che un teatrino, e realizzammo l’effetto. Non so perché Cozzi si prese il merito di questa mia idea invece di prendersi quello della supervisione… Erano i fondi di caffè che venivano gettati in una tanica d’acqua, in una specie di acquario dove cadevano lentamente simulando così una nuvola di microparticelle che, con un certo tipo di immagine dietro, sembravano distanti e simulavano il movimento dello sciame (potevano essere cavallette, mosche… tutto quello che volevamo, insomma)”.

Il bambino-mostro: “per realizzarlo mi ispirai alla Sindrome di Patau, una rara malattia genetica che ha a che fare con le alterazioni dei cromosomi. Ovviamente lo resi un po’ più cinematografico, modificai un po’ il taglio degli occhi, ma tutte queste modifiche furono effettuate dopo averne parlato con Dario Argento. Addirittura, a suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film (Il Tunnel dell’Orrore di Tobe Hooper, 1981 ndr), mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell’Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all’epoca furono pubblicati su L’Écran Fantastique dove io mostravo queste foto.”

Il Pozzo: “La scena dove Jennifer Connelly è immersa nel pozzo pieno di “schifezze” sarebbe dovuta essere l’unica cosa che avrei dovuto realizzare io. Partendo da questo, però, proposi di realizzare anche altre cose e da qui partirono i miei contributi al film… La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e  difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla. Tra l’altro si tratta dello stesso materiale che usai per realizzare la mano che all’inizio si becca una forbiciata. Si tratta di uno dei primi effetti meccanici che feci. “

La Lucciola: “Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa. In ogni caso questo impressionò molto Dario anche perché arrivai sul set con un test girato in 16mm dove questa lucciola planava su un ramo e, secondo le mie intenzioni, quasi recitava accendendo e spegnendo ritmicamente il suo addome in un modo che per me stava a significare una sorta di comunicazione. “

La Testa decomposta : “Anche la testa decomposta proviene dai miei studi di medicina. Quella testa nel film aveva una storia perché dopo tutta una serie di passaggi arriva infine sul tavolo dell’entomologo e io studiai un po’ le cose per creare una testa realistica nei colori e nelle forme. “

Phenomena è ancora oggi considerato uno degli Horror Italiani più riusciti, vi invito quindi a vederlo e rivederlo, ma non solo!!

Phenomena è anche da ascoltare grazie alla splendida colonna sonora nella quale la fanno da padrone i brani di Claudio Simonetti & dei Goblin!!

Prima di salutarvi vi invito a clikkare qui per vedere le foto degli effetti speciali!!!!

Un saluto a tutti e al prossimo appuntamento con il cinema Horror raccontato da me!!!

Sergio Stivaletti