Star Trek Discovery divide i Trekkers

Terminata la prima tranche di episodi della prima stagione di Star Trek Discovery e come di consueto come già accaduto con gli altri spin-off le polemiche non mancano. Sappiamo che quando negli anni 80 arrivò Star Trek the next generation le polemiche furono violentissime, e come oggi anche all’epoca le frasi: questo non è Star Trek non si risparmiavano, ma oggi the next generation è un Cult come probabilmente lo sara Discovery. Star Trek Discovery è sicuramente una serie innovativa come ha dichiarato anche Alessio Cigliano (voce di Saru) intervistato da noi degli Universe Groups, innovativa perché per la prima volta il protagonista principale non è il “Capitano” ma ma un ufficiale donna con un grado inferiore. Ma probabilmente non è questa la causa che ha innescato le polemiche dei fans, molti di loro non ritrovano la filosofia trasmessa da Gene Roddeberry e lamentano incongruenze sulla trama.

Lamentele sull’aspetto dei Klingon e sulla tecnologia troppo avanzata per essere una serie antecedente alla Classica le abbiamo già sentite, nel corso degli episodi si è vista una sala ologrammi un replicatore che secondo qualcuno non potevano essere conosciuti all’epoca perché mai apparsi nella serie con Kirk. Sicuramente la trama di Discovery è molto particolare, non tutti gli episodi sono autoconclusivi, scopriamo l’esistenza della navigazione a spore, forse un po fantasiosa visto che la tecnologia in Star Trek ha sempre avuto delle basi scientifiche e troviamo un Capitano, Gabriel Lorca, anticonformista che non ama le regole e spesso agisce di propria iniziativa, non a caso qualche fan della serie lo associa alla Sezione 31. Molte ipotesi si fanno anche sul personaggio di Tyler: E’ un Klingon modificato chirurgicamente? Non ci resta altro che continuare a seguire la serie per saperne di più. La programmazione di Star Trek Discovery riprenderà su Netflix subito dopo la pausa Natalizia.

Antonio Palazzo e Stefano Zucca