STAR TREK: DISCOVERY E LA PREQUEL/REBOOT MANIA

Diciamolo chiaramente, le idee forse sono esaurite. Ormai da anni assistiamo ad un progressivo infestamento televisivo e cinematografico di prequel e reboot, molti dei quali totalmente inutili.
Siamo partiti parecchi anni fa con “Mission impossible” (con Tom Cruise) che seppure differente dalla vecchia serie televisiva ne condivideva il titolo e parte delle idee per poi sfornare piatti remake di “Charlie’s Angels” e “Starsky&Hutch” (con un’alterazione della linea temporale degna di Doctor Who, dove i “vecchi” incontrano i “Nuovi” senza un’ apparente logica ma solo per fan service), passando poi per “Supercar” (con il figlio di Michael Knight non all’altezza e un’auto che pur essendo la stessa, non ha memoria delle precedenti avventure nemmeno nominate). E arriviamo ai sequel (in questo caso) altrettanto inutili di “Beverly Hills 90210” e “Melrose Place”, reboot di A-Team, remake di serie TV Appena uscite ecc, fino al recente (e probabilmente pessimo) remake/Sequel di “Jumanji” (perchè???PERCHE’???) e alla parodia di “Baywatch” con due personaggi con lo stesso nome in ben due casi (Mitch intepretato da The Rock alla fine incontra anche Mitch interpretato nel telefilm da David Hasselhoff e CJ nuova incontra a CJ Pamela Anderson).

Non ricordo di aver mai visto un reboot o remake che mi sia piaciuto veramente e continuo a non vederne l’utilità. A volte mi lascio trarre in inganno e quindi, quando leggo “La donna bionica” nella mia mente appare il volto sorridente di Lindsay Wagner, i movimenti al rallentatore con quel classico “TATATATATA” tipico della serie anni 70, per poi trovarmi un’inutile cozzaglia che imita la serie in modo raffazzonato e assemblato a casaccio (che chiude in pochi episodi).

Quindi la domanda è…perchè???C’è realmente bisogno di rifare quello che ha funzionato una volta sperando che funzioni una seconda, anche se i precedenti dimostrano che non sempre avviene?Nella stragrande maggioranza dei casi, oltre ad attirare i nostalgici, sono solo degli enormi flop. E veniamo quindi all’argomento vero e proprio…STAR TREK.
Star Trek:Voyager è finito nel 2001, ovvero la bellezza di 16 anni fa e da allora (eccetto per i film con l’equipaggio di The Next Generation), la linea temporale di Star Trek ha subito un brusco arresto. Ammetto di essere un fan di lunga data perchè ho iniziato a guardare Star Trek (serie classica) quando facevo le elementari (anni 80) e non ho mai perso nulla con il marchio Trek, ho indossato l’uniforme federale per le prime fiere cosplay anni e anni fa e un costume da vedek bajoriano tratto da Deep Space Nine per vedere al cinema uno dei vari film.
MA ora sono seriamente stufo. Enterprise era un prequel con Scott Bakula come capitano che si svolgeva circa cento anni prima della serie classica…e va beh. Non mi ha fatto impazzire (specialmente per il finale costruito a caso per attirare i fan di TNG) ma l’ho sopportato, anche se un prequel girato nel 2001 difficilmente sembra più nuovo di una serie degli anni 60. I personaggi avevano qualche problema (a partire dalla sexy vulcaniana T’Pol, passando per un arrivo anticipato ma mascherato dei Borg) ma nel complesso poteva reggere….se la cosa fosse finita lì. MA NO! Arriva JJ Abrams, un “Non fan” (parole sue) che crea due film reboot/remake/prequel (si in un certo senso tre cose in uno) proprio della serie classica, ricreando l’equipaggio originale inserendo attori fighetti e storie d’amore improbabili (Spock e Uhura…SPOCK????UN VULCANIANO???) con scuse al limite dell’incredibile (linea temporale diversa…alterata MA con l’arrivo dello Spock originale, il compianto Leonard Nimoy, tanto per zittire i fans) e azione degna di film alla “Fast&Furious”. Altrettanto inutile il terzo film che cerca di mettere una pezza ai primi due (senza JJ stavolta) perchè ormai la linea è quella e non si rimedia, quindi ci dobbiamo sorbire nel secondo film un Khan Noonien Singh originariamente interpretato dal muscoloso e vagamente indianeggiante Ricardo Montalban e qui da un magro e pallido british Cumberbatch (ma tanto sono due linee temporali diverse no?) e un Sulu che si dichiara palesemente gay , facendo arrabbiare lo stesso interprete originale George Takei che pur essendo dichiaratamente omosessuale non vede il senso della cosa! E si potrebbe continuare all’infinito.


Ma i fans di Star Trek (o almeno molti di loro) incassano il colpo e ribattono con “Meglio questo che niente”, accontentandosi come è tipico ormai degli italiani, che scelgono il “meno peggio” in ogni frangente, lavoro, politica e, secondo me molte volte anche per quanta riguarda fidanzati/e. E arriva proprio in questi giorni Star Trek:Discovery e indovinate un po’??? SI!!!BRAVIIIII!! Ennesimo prequel!!! Questa volta “piazzato” tra Enterprise e la serie classica, ovvero circa dieci anni prima della serie classica e ambientato nella timeline originale, almeno apparentemente. Ci troviamo quindi di nuovo di fronte ad una serie che dovrebbe essere più vecchia della serie uscita negli anni 60 ma che ovviamente sembra più nuova per forza di cose. Personaggi nuovi costruiti ad arte per ricordare i rapporti che avevano quelli vecchi ai quali siamo abituati e che abbiamo amato e un’umana che si comporta da vulcaniana perchè allevata dal padre di Spock, Sarek. Certo perchè con tutti i milioni di Vulcaniani su Vulcano, guarda caso viene allevata dal padre di Spock!!! E nella cabina del capitano, altrettanto ovviamente c’è una bottiglia di Chateau Picard, il vigneto della famiglia dell’ancora non nato Capitano Picard di The Next Generation. Veniamo ai Klingon, beh i klingon per la quarta/quinta volta nella storia di Star Trek, cambiano forma e questa volta non sono umani con sopraciglia alla Elio e pelle scura come nella serie classica, non sono nemmeno quelli con le creste frontali accennate dei primi film, non sono quelli alla Worf con i capelli lunghi e le creste frontali di TNG e nemmeno quelli visti nei film di JJ Abrams. No, questa volta sono dei guerrieri molto ligi alle tradizioni, con creste frontali deformate, completamente calvi e apparentemente tutti di colore (tranne uno albino) .

La trama per quanto carina credo si “arrotolerà” completamente sulla guerra klingon-federazione e conoscendo le trame di star trek , dove inizialmente i klingon rappresentavano la minaccia russa negli anni 60, il fatto di vederli così religiosi e scuri, mi da l’idea che rappresentino la nuova minaccia terroristica nel mondo odierno.

Ma la domanda rimane…c’era veramente bisogno di un ENNESIMO PREQUEL? Perchè non andare avanti finalmente e ambientare la serie DOPO le vicende di Voyager, magari con una nuova razza aliena e non i soliti poveri, bistrattati Klingon?

Perchè sedersi sugli allori e cercare di andare sul sicuro (siamo però realmente SICURI che funzionerà?) invece di andare avanti? Abbiamo veramente esaurito le idee? E intanto io mi guardo “The Orville” , che sarà una parodia, ma profuma più di Star Trek e almeno mi strappa un sorriso.

 

Chris Heaven

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