Storia del Cinema di Fantascienza: “Intervista a Giovanni Mongini”

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GIOVANNI MONGINI, tra i maggiori specialisti mondiali di cinema SF (Science Fiction) è nato a Quartesana (Fe) il 14 luglio 1944 e fino da ragazzino si è appassionato all’argomento non perdendosi una pellicola al cinema. Comincia a raccogliere materiale cinematografico di fantascienza in Super 8, 16 mm e 35 mm.

Fonda il Club 3 Passi nell’Ignoto e successivamente il Club Altair4, nelle cui rassegne vengono proiettate le sue pellicole raccolte e da qui la creazione della Cineteca Pleiadi, divenuta in pochi anni una delle più fornite d’Europa e del mondo per quanto riguarda il Cinema di fantascienza, per la presenza di pellicole rare ed introvabili fra le circa 500 possedute.

Nell’ambito cinematografico è stato tra gli organizzatori, insieme a Dario Argento e Carlo Rambaldi, suoi amici di sempre, della prima convention di SciFi a Ferrara, lo SFIR (Science Fiction Italian Roundabout) ripetutasi per vari anni e dalla quale nacquero le Conventions italiane, in cui venne istituito il Premio Cometa d’Argento divenuto poi Premio Italia, che sono ancora oggi le maggiori manifestazioni annuali specializzate.

E’ stato più volte nella giuria del Festival di Trieste, al Fantafestival di Roma e al Festival di Stiges in Spagna.

Altra esperienza cinematografica è stata quella della produzione del film The Back Cat, diretto da Luigi Cozzi, che non ha ricevuto consensi e richiami solo in Italia.

Ha iniziato la sua carriera letteraria con articoli pubblicati su Il Corriere della Paura, Robot, Alien e Nova SF*, dove ha pubblicato romanzi e racconti; collabora alle maggiori testate di cinema e divulgazione scientifica.

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Nel 1976 pubblica per Fanucci Editore, Roma la prima edizione de La Storia del Cinema di Fantascienza, in due volumi, che riscuote un enorme successo, infatti il testo divenne un classico nel settore e ben presto i volumi si esauriscono; verranno ripresi, ampliati e aggiornati in 11 volumi, per lo stesso Editore, fino a trattare gli anni 2000, curati stavolta con la figlia Claudia, aggiudicandosi un primo Premio Italia.

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E’ autore, insieme a Luigi Cozzi, di George Pal, il Conquistatore delle stelle, per la Nebula Film Editrice.

Nel 2002 è uscito presso la Perseo Libri il primo volume del testo enciclopedico La Fantascienza sugli Schermi, seguito dal secondo volume nel 2003 e nel 2007 dal terzo. La Fantascienza sugli Schermi ha vinto il Premio Italia nel 2008.

Gli interessi di Mongini hanno sempre spaziato dal cinema alla narrativa, rivelandosi un narratore di grande successo popolare, con i romanzi Il Popolo che perse le stelle e La Galassia dei soli nascenti, primi due capitoli di una trilogia a cui è seguito il terzo e conclusivo capitolo Gli universi dei guardiani del tempo.

Attualmente sta scrivendo e ha scritto non solo di cinema, ma anche di divulgazione fantastica e scientifica, per Nova SF* e Futuro Europa (ed. Perseo Libri), Urania di Mondadori, per la rivista elettronica Delos, la Fanzine Continuum e La Zona Morta.

E’ ambasciatore ad honorem dello Star Trek Italian Club cui ha dedicato “Quando al cinema c’è Star Trek” (ed. Elara,Bologna) un volume proprio inerente al mondo Trekker, compiendo una straordinaria disamina della storia cinematografica della famosa saga. E’ in preparazione un nuovo volume aggiornato.

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Con Nicola Vianello ha scritto “Quando al cinema c’è Star Wars” la più completa disamina della saga più famosa della storia del cinema e tutti i suoi addentellati (ed. Della Vigna – Milano) con il quale ha vinto il Premio Italia 2011 per il miglior saggio e anche qui il volume sarà aggiornato con l’uscita del nuovo film della saga. Ha poi pubblicato assieme alla figlia Claudia per le Ed. Pleiadi i due romanzi di Philip Wylie e Edwin Balmer “Quando i Mondi si Scontrano” e “Quando i Mondi si Scontrano – Dopo” al quale ha aggiunto un terzo romanzo da lui scritto “Quando i Mondi si Scontrano – “Gli Altri” che completa quella che è stata chiamata “Quando i Mondi si Scontrano – La Trilogia”.

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Ancora per le Ed. Della Vigna di Milano è uscito  il suo nuovo romanzo “Prima del Domani” e con la Ed. Scudo ha pubblicato una raccolta di racconti e romanzi brevi intitolata “I Miei Mondi”. Ha vinto per la sesta volta il Premio Italia con il saggio “Misteri dallo Spazio e dal Tempo”. Mentre sta uscendo la grande enciclopedia “Science Fiction All Movies” (Ed. Della Vigna) una gigantesca raccolta di schede filmografiche di ogni paese su ogni forma di spettacolo fantascientifico e che si è aggiudicata ancora una volta il Premio Italia.

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Recentemente è uscito il saggio “L’Universo in celluloide tra Stelle e Pianeti” con la presentazione di Luigi Pizzimenti” direttore della sezione Astronautica dell’Osservatorio Astronomico di Tradate (VA) e Curatore del Padiglione Spaziale del Museo Volandia (Malpensa). Atri saggi e romanzi sono stati preparati per prossime pubblicazioni. E’ già uscito l’Occhio argenteo del Cielo”, romanzo edito dalle Edizioni Scudo e “L’Odissea dei Mondi” e per le Edizioni della Vigna ed è in programmazione un altro saggio intitolato “La fantascienza su Internet”, scritto insieme a Manuela Menci. Da anni ha abbandonato la città trasferendosi in una casa di campagna che raccoglie una straordinaria collezione di libri rari, pellicole, curiosità e pezzi insoliti legati tutti alla sua grande passione per il cinema e la letteratura di fantascienza, l’astronomia e l’astronautica.

Sta lavorando per la creazione di un Museo della Fantascienza, Astronomia e Astronautica nel paese di Gaiba, in provincia di Rovigo, un’operazione faticosa e difficile tra la mancanza di fondi del Comune e problemi di sponsorizzazione, ma che sta comunque procedendo tra incontri e manifestazioni come quella del 7 Maggio 2016 con l’inaugurazione ufficiale del Museo e con l’esposizione di una roccia lunare fornita dalla Nasa, una manifestazione intitolata “Ti porto la Luna”.

Giovanni, benvenuto su Mondospettacolo e grazie per avermi concesso questa intervista, come stai innanzitutto?

Diciamo che per ora, nonostante l’età, non c’è male. Lo spirito è sempre  forte… la carne un po’ meno.

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Dopo aver letto la tua straordinaria biografia, mi viene da farti questa prima domanda: qual è il primo film di fantascienza che hai visto da bambino?

Probabilmente “Uomini sulla Luna” mi accompagnava sempre mio padre al cinema. E’ stato uno dei “colpevoli” per la mia mania: adorava quei film e gli piaceva tutto ciò che era una conquista della scienza.

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Sei uno dei massimi esperti di fantascienza del nostro paese, hai scritto tantissimi saggi sul cinema di fantascienza e non solo, ma quale delle tue tante straordinarie creature ti ha dato maggiori soddisfazioni e perché?

Quella che mi ha dato più soddisfazioni è stata la storia del cinema di fantascienza, l’edizione di Fanucci, nel 1976, era il mio inizio e non è mai stata dimenticata, ma quella che amo di più è l’ultima: “L’Universo in Celluloide tra stelle e pianeti” che unisce in un grande abbraccio le mie passioni: L’astronautica, l’astronomia e la fantascienza.

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Una delle tue opere in assoluto più famose, è sicuramente la “Storia del Cinema di Fantascienza”, opera che dopo la prima uscita in due volumi editi da Fanucci Editore e  pubblicati  alla fine degli anni 70′, ha avuto un seguito che hai scritto insieme a tua figlia Claudia. Raccontami un po’ la genesi di questo straordinario trattato sul cinema di fantascienza dalle origini ai giorni nostri e ancora quante copie sono state stampate e vendute?

Quando conobbi Fanucci padre era il periodo in cui a Ferrara organizzavano lo SFIR un incontro con la fantascienza e il suo mondo di fans, curatori e Editori e gli proposi la Storia del Cinema di Fantascienza dalle origini fino ad allora e posi un’unica “condizione” quella di raccontare i film attraverso i dialoghi originali italiani della pellicola. Considerate l’epoca: non c’erano VHS, DVD, Internet e tutto quanto. Io registravo di dialoghi con il mio magnetofono e poi li ho riportati su carta, rivivendo la pellicola scena per scena, l’unico modo che c’era allora. In più la fantascienza era snobbata dalla RAI (c’era solo lei) e molti film sparivano nei meandri di una conservazione che in Italia non ha mai avuto molti proseliti. Poi, soprattutto con l’avvento del DVD molti film sono tornati: te li puoi portare a casa: conservarli e vederli ogni volta che vuoi. Da quel lato oggi siete fortunati perché se v’interessa vedere i vecchi classici in tv, su qualunque rete privata o pubblica, oggi sono diventati fenomeni abbastanza rari, ma ci sono: il vero deserto era ai miei tempi: quasi tutto era affidato al ricordo. La prima storia del Cinema di Fantascienza fu venduta a circa tremila copie ogni volume, fu un record, anche se le altre edizioni si sono sempre difese bene, ma è stato più facile farle, grazie ai supporti visivi e alle informazioni molto più precise e complete..

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Alcune delle tue opere hanno vinto il prestigioso “Premio Italia”, di cosa si tratta? raccontami un po’!

Il premio Italia è l’oscar della fantascienza per gli italiani ed è diviso in varie categorie, non sempre vince il migliore, ma quello che può amministrare più voti. Credo sia una cosa normale, il più è farci casi io sono contento di aver vinto con i saggi il maggior numero di volte. Aiutato a no, credo comunque che fossero opere utili e interessanti.

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Se ti dico : “Ti porto la Luna” che cosa mi rispondi?

Ti rispondo: venite a trovarci il 7 Maggio al Museo della FantAstronomiAstronautica, alla sua inaugurazione dove esporremo,per gentile concessione della NASA un frammento di roccia lunare preso dagli astronauti di Apollo XIV.

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Quest’anno ricorrono i 50°anni di Star Trek, tu hai scritto un bellissimo saggio dal titolo: Quando al cinema c’è Star Trek” come è nata l’idea di scrivere questo libro e secondo te qual è il segreto del grandissimo successo di questa straordinaria saga di fantascienza?

La prima edizione di “Quando al Cinema c’è Star Trek” è nata in un mese perché la casa editrice Elara doveva presentare un testo nuovo alla Italcon. Feci una corsa di un mese per farla e po’ si vede. Il risultato fu che vendette parecchie copie mai pagate e adesso per le “Edizioni della Vigna” uscirà il remake aggiornato. Io amo Star Trek perche, gusto mio, non ho mai apprezzato i pasticci e le guerre degli imperi stellari, preferisco l’esplorazione e gli incontri con “strani, nuovi mondi” e poi trovo i personaggi della serie classica veramente indovinati.

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Purtroppo in Italia il cinema indipendente continua ad inseguire il filone horror, tralasciando invece la fantascienza. Secondo te, quali sono le cause che cosa bisognerebbe fare per dare nuova linfa al cinema di fantascienza italiano, che ricordiamocelo; tantissimi anni fa ci ha regalato delle vere e proprie chicche!

Per prima cosa ci vogliono: bravi attori e non mezze calzette, soldi e idee. La fantascienza ci ha regalato in Italia delle belle sorprese, inaspettate e intelligenti, ma anche delle ignobili scopiazzature di film americani fatti con due lire, oppure delle opere cervellotiche e noiosissime. Molti giovani, attraverso il web, ci hanno mostrato delle cose interessanti. Date loro spazio e possibilità. Il filone horror costa meno: frattaglie dal macellaio, sangue finto e canini allungati…

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Finalmente gli Alieni, ti vengono a trovare proponendoti un viaggio interstellare (sorrido), tu puoi portare con te solo 3 film di fantascienza, che film ti porteresti e perché?

Il Mostruoso Uomo delle Nevi, Destinazione…Terra e Ultimatum alla Terra. Una capsulina in bocca con dentro La Guerra dei Mondi: Al cuore non si comanda…

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Giovanni la nostra intervista termina qui, grazie davvero per tutto quello che hai fatto e stai facendo per diffondere la Fantascienza in tutti i suoi campi di applicazione: cinema, tv, libri, eventi, ecc.ecc. prima di chiudere però, vuoi lanciare un simpatico appello a tutti i lettori di Mondospettacolo?

Guardate i film sulle ali della fantasia ma, ogni tanto, alzate gli occhi a guardare il cielo e perdetevi con lo sguardo fra le stelle… innumerevoli e quando tornate sulla Terra conservate questi ricordi e non sparate ai politici o bruciate le bollette: sia i primi che i secondi si rigenerano sempre… peggio degli alieni di “Invaders”

CHE LA FORZA SIA CON VOI PERCHE’ NOI NON SIAMO SOLI

Alex Cunsolo