TV5 MONDE OSCURATA DALL’ISIS

“In nome di Allah il Clemente, il misericordioso, il CyberCaliffato continua a condurre la sua cyberjihad contro i nemici dello stato islamico”. Così i terroristi islamici dello “Stato islamico” dell’Isis hanno ieri oscurato la televisione francese
TV5 Monde che trasmette attraverso 11 emittenti, in aggiunta al suo sito Internet, le pagine Facebook e Twitter.

Il direttore generale di TV5 Monde, Yves Bigot, l’ha definito “un attacco inaudito”. La scorsa notte gli internauti che si trovavano sulle pagine Facebook e Twitter di TV5 Monde hanno visto comparire la scritta “Je suis ISIS” con la foto di profilo di un uomo mascherato con la kefiah, la bandiera nera dello “Stato islamico” e l’iscrizione “CyberCaliffato”. “Soldati di Francia, tenetevi alla larga dallo Stato Islamico”, si leggeva nel testo diffuso sulla pagina Facebook di TV5 Monde, “avete la fortuna di salvare le vostre famiglie, approfittatene”. Il messaggio accusava il presidente della Repubblica, Francois Hollande, di aver commesso “un errore imperdonabile” impegnandosi in “una guerra che non serve a niente” e aggiungeva che i militanti “stanno cercando le famiglie dei militari che si sono venduti agli americani”.

Quasi contemporaneamente, si sono interrotti i programmi tv diffusi in 200 paesi del mondo: schermata nera per i telespettatori della catena tv internazionale, con il direttore Bigot costretto a comunicare con un messaggio audio postato su Youtube: “TV5 Monde è stato vittima di un cyberattacco estremamente potente. Questo atto di pirateria ha costretto i nostri 11 canali, 9 generalisti e 2 tematici, a diffondere uno schermo nero mentre perdevamo il controllo dei social network”.

Poco dopo mezzanotte, i tecnici hanno potuto riprendere il controllo della situazione ma gravi problemi di trasmissione perturbano tuttora il funzionamento dei canali e degli account. Alla radio Rtl, Bigot – in diretta al notiziario delle 7 – ha spiegato che l’emittente “non è ancora in grado di trasmettere telegiornali”: “abbiamo un segnale unico per la televisione – ha aggiunto – che sostituisce i nostri 11 programmi differenti”. Secondo lui, un’operazione di pirataggio del genere ha avuto bisogno di “settimane di preparazione”.

Che altro deve accadere perché si prenda atto che abbiamo di fronte un nemico temibile che ci ha dichiarato guerra su tutti i fronti? Un nemico che sgozza e decapita e, al tempo stesso, impone il bavaglio ai nostri mezzi di comunicazione. Svegliamoci!

M.C.A.