VITA DA GIGOLO’: ROY DOLCE SI METTE A NUDO….PER MONDOSPETTACOLO!!!

A suo tempo American Gigolò fece scalpore. Il film narrava la storia di un giovane gigolo’ interpretato da un Richard Gere non ancora famoso, che offriva  le sue grazie a distinte signore di mezza età, bisognose di affetto e attenzioni in cambio di denaro.

Sono passati più di trenta anni e la professione si è molto diffusa, basta andare su un qualsiasi motore di ricerca e digitare la parola: “accompagnatore, escort, gigolò” ed ecco che si viene sommersi da centinaia di papabili candidati dai nome e i messaggi Invitanti. L’amore a pagamento non è più una prerogativa dei soli uomini questo è ormai chiaro, come ce lo conferma l’affascinante Roy , 185 di puro fascino latino.
Roberto Roy Dolce, poco tempo fa è stato intervistato da Le iene, e da subito ha suscitato la mia curiosità, le televisioni se lo contendono, cosi come la clientela femminile. Il bel ragazzone dagli occhi blu dimostra subito davanti a Sabrina Nobile (intervistatrice delle Iene) che non ha peli sulla lingua e la sicurezza di certo non gli manca, Roy che non ama definirsi gigolo ma   «Dottore in sessuologia o psicologia», farebbe invidia a moltissimi uomini ….Duecento donne all’anno, sesso in lussuose camere di hotel, tariffe da capogiro per l’uomo medio ma, anche tutta una serie di servizi particolarissimi che incuriosiscono e l’hanno reso il numero uno.
Come in ogni “libera professione”, esistono “professionisti” e “improvvisati” e non è sufficiente essere uomini per diventare gigolò. Come non bisogna semplificare tale ruolo pensando che si tratti solo di fare sesso con le proprie clienti, un gigolò è ben altro…. Ed è per questo che ho intervistato Roy, gia guardando  il suo sito internet mi sembrava quasi di stare per contattare un medico specialista che offre vari tipi di servizi dettagliati x ogni esigenza…


Ciao Roy raccontaci cosa ti ha spinto a diventare gigolo, o meglio “dottore in sessuologia”?

Dottore in sessuologia non è male, formulazione originale della solita domanda di rito. Sono gigolo da sempre credo, solo che ad un certo punto della mia vita ho capito che dovevo fare di questa passione un lavoro. Ho sempre incontrato donne, molte donne, ho un’attrazione fatale per le sconosciute. Mi stanco molto velocemente della stessa donna, e così fin da ragazzo, a parte una breve parentesi di fidanzamento, la mia esistenza è stata costellata da incontri brevi ed intensi. Quando ho capito che questo genere di vita era l’unica che mi dava forti emozioni ho cercato di farne un mestiere. Fin dai miei primi incontri mi sono reso conto che ero particolarmente portato per questo lavoro e negli anni ho affinato tecnica, marketing ed esperienza e man mano ha preso forma un nuovo io, Roy.

“Bocca di rosa” cantata da De Andrè, lo faceva solo per passione… per te invece quanto conta la passione e quanto il denaro…?

Il denaro serve per darti un determinato valore, se costi tanto, ti dai un prezzo elevato, chi ti “acquista” capisce che ha a che fare con un professionista. Questa cosa cerco di farla capire alle donne anche dalle pagine del mio sito, uno che chiede pochi soldi è il solito improvvisato che cerca sesso facile. Un professionista chiede tanto perché fare il gigolo seriamente significa dedicare praticamente tutta la propria vita ad una specie di “missione”. Annullare totalmente il proprio privato, essere sempre pronti a partire per un appuntamento 365 giorni l’anno, mantenere corpo e mente un forma, fare un buon marketing e curare le relazioni con le proprie clienti e fan richiede tempo e dedizione continui. E tutto questo ha un prezzo, il denaro non lo spendo, mi servirà un domani, quando tutto questo sarà finito.

Offri tanti tipi di servizi come vedo dal sito, dal classico “finto fidanzato”…   fino a “donne in rinascita” … che tipo di clientela si rivolge a te ?

I miei servizi sono nati in base alle donne che ho incontrato. Quando iniziai a fare il gigolò mi sono limitato a offrire servizi classici, come ad esempio il solito cena e dopocena. Da subito però mi sono reso conto che era sminuente per una donna offrire solo un servizio di sesso. Diciamo che la mia forza è stata avere immediatamente l’intuizione che le donne cercassero altro da un uomo a pagamento. E così mi sono messo nei panni delle mie potenziali clienti e mi sono chiesto che cosa potessero cercare da un accompagnatore. In base alle telefonate che ricevevo scoprivo che le donne si rivolgevano ad un gigolò per le richieste più incredibili e soprattutto imprevedibili. Ecco come sono nati i miei servizi, li ho creati con e grazie alle donne, il mio intuito è la mia personale esperienza di vita hanno fatto il resto. Ci tengo a sottolineare questo fatto perché vedi oggi sinceramente quando vedo siti di gigolo che hanno cominciato l’altro ieri, e trovo dei copia incolla dei miei servizi e dei miei testi un po’ mi scappa da ridere. Io sono stato il primo a rendermi conto quante donne hanno difficoltà ad avvicinarsi al sesso, oppure quante si sentono delle imbranate e vogliono migliorare e tanto altro ancora. Ogni donna può avere durante la sua vita un momento in cui desidera uscire con uno come me. E questa cosa può succedere a qualsiasi età. A volte rimane un’esperienza unica, altre invece si esce con un gigolo per un lasso di tempo, come fosse una sorta di terapia.

Qual’ è la richiesta più frequente fra i tuoi servizi che le clienti ti fanno?

Le donne che escono con me hanno un comune denominatore, si sentono sole e incomprese. Non solo in famiglia o nella vita di coppia. Sono rinchiuse in un bozzolo e hanno bisogno di liberarsi delle loro catene. Parlare con uno sconosciuto che sa conservare con rispetto e cura i tuoi segreti è per molte di loro liberatorio. Il sesso viene da se, è una conseguenza naturale. Spesso sono io che prendo l’iniziativa, la donna ha bisogno di sentirsi desiderata. La sua femminilità ha bisogno di conferme, una donna con una vita sessuale incompleta è una donna triste e non realizzata.

A me personalmente tra i servizi che offri, la disponibilità a fare sesso con donne disabili è quello che mi ha colpito di più. E’ particolarmente apprezzabile e delicato quanto scrivi nelle motivazioni di questa scelta, dimostri spiccata sensibilità, molte ragazze con questo problema si rivolgono a te?

Anche questo servizio è nato grazie ad un’esperienza realmente vissuta. Ne parlo tra l’altro nel mio primo libro, “Un’immagine allo specchio – Storie di un gigolo”.  Anni fa fui contattato da una ragazza disabile, non camminava, era in sedia a rotelle. Aveva voglia di fare l’amore e di essere coccolata da un uomo. Di passare una serata romantica come se fosse una donna assolutamente normale e senza disabilità. I disabili o chi comunque ha degli handicap fisici importanti, a volte faticano ad avere rapporti con l’altro sesso. All’estero esistono vere e proprie figure professionali ai quali i familiari di queste persone si possono rivolgere. Conosco una donna con un figlio disabile che regolarmente gli paga una escort per permettergli di avere una via sessuale appagante. Ammiro questa madre, è una donna intelligente e pensa solo al bene di suo figlio. Uscire con una disabile e farla stare bene è un compito non sempre facile e richiede molta pazienza e tatto. Quando vedo le mie clienti andare a casa felici sono soddisfatto anch’io. Sento di avere fatto una cosa buona. Il mio lavoro spesso è socialmente utile.

Ma ora una domanda da  di dollari, che ogni uomo” comune “una volta almeno nella sua vita si è posto …Cosa vogliono le donne?

Guarda io faccio il gigolo…non miracoli… Capire cosa vogliono realmente le donne è un’impresa praticamente impossibile per noi uomini, ma in fondo il vostro fascino sta proprio nel mistero che vi circonda. La donna è un enigma…e io sono un appassionato enigmista e “scardinatore” di anime. Sto studiando per trovare le risposte, chissà…forse tra vent’anni…quando di donne ne avrò incontrate 5000 ne saprò qualcosa in più. Scherzi a parte io stesso sono molto affascinato dal mistero femminile, tant’è vero che mi sono scelto un lavoro che mi permette di incontrare sempre donne nuove e di scoprire sempre di più sull’universo femminile. Una cosa mi sento di dirtela, le donne vogliono un uomo…uno che decide ed è soggetto e questa categoria di uomini ultimamente sta vivendo una forte crisi di identità, sono schiacciati dall’inarrestabile emancipazione femminile che sta vivendo il nostro tempo. E’ un bel rompicapo.

Malgrado tu sia molto professionale sei umano, e come ogni uomo avrai dei sentimenti, anzi da come ti poni a me sembra ne hai  molti …. Ti e mai capitato di “innamorarti”di una cliente, o di incontrare una che proprio ti infastidiva a pelle? Come ti sei comportato negli specifici casi …

E’ chiaro nel mio lavoro come in qualsiasi attività ci sono i clienti che ti piacciono e con i quali ti trovi bene e quelli che manderesti a quel paese dopo 5 minuti. Io ho imparato l’arte della diplomazia per frenare il mio carattere molto impulsivo. Di solito riesco a “reggere” situazioni anche difficili e che non mi stanno proprio a genio. Ho però i miei limiti e quando qualcuna proprio non mi va giù non ne faccio mistero, sono diretto e chiarissimo. Spesso è terapeutico, magari c’è chi si mette a piangere, rimane scioccata per la mia sincerità, ma spesso le donne si interrogano sulle mie reazioni e magari si rendono conto che in fondo nessun uomo aveva mai avuto il coraggio di correggerle quando sono insopportabili. Gli uomini di solito scappano…e ti lasciano li con i tuoi dubbi. Io sono diretto e alla fine la sincerità viene sempre apprezzata. L’amore? Ti prego non me lo chiedere…è la domanda di rito che mi fa chiunque. Ma io sono innamorato, della mia vita, del mio lavoro, di tutte le donne, delle sconosciute. La mia vita è una continua avventura, conosco tantissime persone e storie. Sono curioso per natura e mi annoio facilmente, non avrei potuto desiderare vita più perfetta. Una storia d’amore classica…perdonami, ma per me è un’opzione abbastanza banale. Dovrei trovare una donna disposta a tante rinunce. Non so se esiste.

In questo momento di crisi per il paese il lavoro delle escort e dei gigolò sembra uno dei pochi a non subire troppi danni e spesso anche solo per battuta o invece proprio per mancanza di opportunità, si sente dire  mi metto a fare il gigolò … ma come abbiamo visto non è un lavoro che fa per tutti anzi… Cosa consiglieresti ad un ragazzo che volesse iniziare, e  che qualità deve avere un bravo gigolò?

Mi chiamano in tanti, ma già il fatto di avere bisogno di consigli dimostra che uno non è tagliato per questo mestiere. Fare il gigolo è una cosa che hai dentro. Significa chiudere con il mondo reale e entrare in una dimensione parallela. Io non ho tempo di spendere i soldi che guadagno, sono troppo preso dai miei impegni. Tutta la mia giornata ruota intorno al mio lavoro e alle mie clienti. Ecco, chi è disposto a fare questo, ha intelligenza, sensibilità, intuito e fascino – la bellezza non basta – chi ha queste caratteristiche può farcela. Il livello del proprio successo è molto semplice da misurare: quando chiedi 700-800 per una serata con una donna e lei deve pure pagarsi albergo e ristorante, ecco se trovi donne disposte a pagare questo per stare con te e se alla fine della serata o il giorno dopo queste donne vanno a casa con un sorriso beato, allora significa che sei un gigolò e che puoi diventare un vero professionista.

In una cultura purtroppo troppo maschilista, ancora oggi una donna che va a letto con uomini per soldi è bollata come una “puttana” e considerata un’emarginata della società. Un gigolò invece è invidiato e stimato dagli altri uomini, e le stesse donne ne sono incuriosite. Ma Al di là della reputazione, cosa differenzia te da una tua collega donna?

La storia della reputazione e di chi considera una donna che paga un uomo una puttana fa ridere. Solo chi ha una mentalità arcaica può pensarla così. Le donne oggi sono in forte ascesa, fra qualche anno parlare di quote rose sarà offensivo perché la donna avrà lo stesso valore sociale dell’uomo. Chi non la pensa così è fuori dal mondo. Se alla guida di paesi come la Germania o il Brasile ci sono donne stimate e potenti un motivo ci sarà. Le cose, il mondo sta cambiando. Io sono un prodotto di questo cambiamento. La donna rispetto all’uomo è più cerebrale. Non cerca un amplesso di 15 minuti, vuole vivere un sogno, una bella serata. Le donne hanno tempi più lunghi, sono in fondo delle inguaribili sognatrici e delle romantiche. Hanno bisogno delle coccole dopo l’amore, dei baci per sciogliersi. Noi siamo più basici e istintivi.



Diamo uno sguardo al Roy futuro… Come ti vedi fra 10 anni? Qualora ti proponessero anche altre esperienze nel mondo dello spettacolo/televisione/cinema accetteresti , o farai il dottore in sessuologia per sempre?

Non penso mai troppo al mio futuro, mi piace non sapere cosa farò domani. L’incertezza è il mio motore propulsore, sono sempre in attesa di novità. Ragionandoci posso dirti che credo farò il gigolo a lungo, le mie clienti cresceranno con me. Vorrà dire che a 70 anni uscirò con delle fascinose 50-60 enni. Dottore in sessuologia? Perchè no. Già collaboro con sessuologi e psicologi. Sono loro a cercarmi, io arrivo li dove loro possono applicare solo la teoria. Loro osservano le donne dal buco della serratura. Io sto dentro la stanza con le donne, le vivo al 100 per cento e senza censure.

Se favorevole o contrario alla legalizzazione del Tuo lavoro?

Assolutamente favorevole, sto affrontando un contenzioso con l’agenzia delle entrate dalla primavera dello scorso anno. I media ne hanno parlato parecchio. Il mio avvocato lavora a stretto contatto con una Onlus che da anni si batte per questa causa. Pia Covre è la presidente di questa Onlus e mi ha offerto il suo aiuto da subito. Non so quante possibilità di successo avremo, come ben sai l’Italia è un paese bigotto. Tutti escono con le escort, ne abbiamo avuto riscontro anche negli ultimi giorni con la squallida storia delle baby squillo romane, ma nessuno ha interesse a legalizzare questo fenomeno. Vedremo, io sono in prima linea, insomma ci proviamo.

Grazie mille Roy,  che ti sei gentilmente prestato a rispondere alle mie domande…

Pamela Cepollina