Koch Media lancia in blu-ray Non c’è campo di Federico Moccia

E se all’improvviso non fossi più online?

È l’interrogativo da cui prende il via Non c’è campo, sesto lungometraggio cinematografico diretto dallo scrittore Federico Moccia, che, visto sui grandi schermi a Novembre 2017, approda su supporto blu-ray sotto il marchio Koch Media.

E sono trailer, un backstage di undici minuti, il brevissimo filmato relativo ad un esperimento social(e) condotto dal portale ScuolaZoo e i videoclip delle canzoni Non c’è campo e Il tuo cuore sempre accanto ad accompagnare nella sezione extra del disco la oltre ora e quaranta di visione incentrata su una classe di liceali che, ospiti di un artista di fama internazionale interpretato da Corrado Fortuna presso uno sperduto paese salentino dove approdano in visita culturale di una settimana accompagnati da una professoressa dalle fattezze di Vanessa Incontrada, apprendono che il posto sia totalmente privo di campo, impedendo di utilizzare qualsiasi moderno strumento per contattare parenti e sfruttare le potenzialità del web.

Una situazione che impedisce anche di preparare la sua relazione per una cattedra di lettere a Boston alla collega incarnata da Claudia Potenza della loro insegnante; man mano che il mai disprezzabile Gianmarco Tognazzi fa da marito di quest’ultima rimasto a casa insieme alla figlia (la Eleonora Gaggero della serie tv Alex & co.) e che la Neva Leoni del vanziniano Miami beach.si aggiunge al ricco cast comprendente, tra gli altri, la Beatrice Arnera di Addio fottuti musi verdi e la Caterina Biasiol di Slam: Tutto per una ragazza.

Una situazione che l’autore di Amore 14 non solo anticipa ponendo in risalto già in apertura la frenetica vita da XXI secolo tempestata di conversazioni multimediali e feste fracassone in discoteca, ma sfrutta per costruire un intreccio a base di corteggiamenti, tradimenti e segreti.

Mentre appare evidente l’intenzione da parte della sceneggiatura – a firma dello stesso Moccia insieme a Chiara Bertini e Francesca Cucci – di fornire un inno al romanticismo in fotogrammi per ribadire da un lato quanto freddo possa essere un marchingegno abusatissimo come il telefono, dall’altro che bisogna guardare negli occhi le persone quando vi si intrattiene un discorso.

Qualche risvolto inaspettato, un’ultima risata strappata dalla frase conclusiva e un juke box per l’indispensabile (e qui molto significativa) spruzzata vintage fanno il resto al fine di ricordare che il tempo è un valore e che viviamo in un’epoca di profili tanto pubblicamente esposti quanto ricchi di verità nascoste.

Quindi, disattivate smartphone e tablet… prima di accendere il lettore!

 

Francesco Lomuscio