A tu per tu con l’attrice Simona Borioni

Amiche e amici di Mondospettacolo, sono Paola Maccaroni e oggi in qualità di inviata di Mondospettacolo, sono andata ad intervistare l’attrice Simona Borioni, vediamo che cosa ci siamo dette!

Come si guarda allo specchio un attrice? Si descriva!

Perché le attrici si guardano allo specchio in un modo diverso rispetto alle persone normali? Io non mi guardo allo specchio come un  attrice ma mi guardo allo specchio come Simona. E ripeto mai come un attrice. Se guardo l’aspetto solamente esteriore a volte mi vedo bruttissima, piena di difetti, a volte la più bella di tutte! In base allo stato d’animo.

Quali sono i pensieri segreti di un attrice prima di entrare in scena?

Ma non li posso dire, sono segreti! (Ride). Non li posso svelare! (ride di gusto). Se mancano 10 minuti alla pausa mi dico “speriamo che questa scena la faccio bene perché ho fame”. Sono una gran mangiona e adoro mangiare…e infatti, sono sempre a dieta. A parte l’ironia,  io mi sento sempre sotto esame ancora oggi, quindi ogni azione  che compio corrisponde alla speranza di superare gli esami  e di lasciarmi andare e quindi di abbandonarmi al personaggio che sto interpretando e di vivermelo fino in fondo; cercando di non contaminarlo con le mie ansie e le mie paure per la prestazione che devo affrontare. Ce’ una frase di Marlon Brando che mi piace tantissimo che diceva: ” Quando il regista dice azione non necessariamente un attore deve fare per forza qualcosa”. Si può stare anche immobili finché non ti arriva quel guizzo o lo stato d ‘animo giusto o la rilassatezza che si dovrebbe avere per affrontare il personaggio.

Nella vita di tutti i giorni Simona Borioni  donna, che ruolo interpreta?

Interpreto tanti ruoli.  Intanto quella di madre e padre. Avendo cresciuto un figlio da sola, i ruoli sono stati doppi, di mamma e di papà. Quindi sono uomo e sono donna. Poi devo anche essere imprenditrice e imprenditore; sempre con la doppia versione, maschile e femminile, perché probabilmente avendo dovuto essere madre e padre ho dovuto sviluppare anche l’aspetto maschile.

Che cosa  rappresenta l’aspetto  maschile per lei?

La razionalità, l’organizzazione e l’efficienza.

La femminilità è il bene più prezioso di una donna. Come la vive?

Benissimo (ride), trovo che sia l ‘aspetto più bello della donna e l’associo alla seduzione .

Che cosa è la seduzione per lei ?

E’ quell’innato carisma legato alla magia che si sa  creare intorno a se. E’ la capacità di  saper attrarre. E’ quella capacità di autorevolezza  che non passa inosservata, uno stare, un esserci, anche nella propria immobilità. Mi è capitato di sperimentarlo di persona.

Qual è il ruolo che  le calza a pennello  come attrice?

Mi hanno affidato spesso ruoli di donne con una forte personalità, ruoli severi. Sarò un po’ presuntuosa nel descrivere un ruolo che mi calza a pennello. Io penso di essere tante cose, o di essere tutto e il contrario di tutto. Quindi essendo tutto e il contrario di tutto, posso essere tutto e il contrario di tutto. Non c è un ruolo che io  prediligo. Nella mia carriera ho interpretato vari personaggi, dal comico al drammatico, insomma un po’ tutto. Alcuni ruoli li ho interpretati meglio,  altri meno bene. Sicuramente per me è una sfida, ogni volta affrontare ruoli che non sono nelle mie corde, però mi butto a capofitto, ci provo, sperimento attraverso la mia capacità di improvvisazione  e  conosco  me stessa anche attraverso questa esperienza della  sperimentazione.

Spesso  lei ha  interpretato ruoli drammatici. Come   si raggiunge la disperazione di un personaggio attraverso l’ esternazione di un sentimento che le  appartiene  caratterialmente come donna e come persona?

Sicuramente attingendo dal mio vissuto, poi ci sono anche delle tecniche specifiche che utilizzo e che mi conducono ad arrivare a quel sentimento drammatico e che poi riverso sul personaggio. Se  devo interpretare una scena esasperata  nella  sua drammaticità  raggiungo dentro di me  l’intensità di quello stato d’ animo, che conduco al punto  e all’ intensità di cui si ha bisogno in scena. Se invece dovessi interpretare un personaggio in un pianto contenuto, drammatico ma non troppo, lavoro su  me stessa fino ad arrivare  ad una media intensità di  drammaticità.

Quale mezzo d’ espressione personale  caratteriale utilizza per esprimere un’ emozione attraverso la recitazione?

Non ho capito la domanda. Lo scriva che non ho capito la domanda. Lo deve scrivere. (ride)

(replico io) Una sua dote personale caratteriale che utilizza per esprimere un emozione durante un ruolo.

Quella che non fa la differenza tra la recitazione e la vita vera. La spontaneità e la naturalezza  sicuramente, che dal mio punto di vista, sono doti che mi appartengono caratterialmente e che utilizzo nell’interpretazione del personaggio, anche perché credo che la recitazione debba avvicinarsi il più possibile alla verità e debba escludere la finzione. Ricapitolando, la mia caratteristica personale e caratteriale è la mia verità, è la mia naturalezza spontanea che poi di conseguenza cerco di riversare sui personaggi che interpreto.

Allora è vero  che un attore è un bugiardo sincero!

Si certo. Sempre. ( compiaciuta)

E’ innamorata oggi?

Si, tantissimo. Io sono sempre innamorata. Perché sono innamorata dell’ amore.

Ha un ideale di amore?

Si ce l’ho. Il mio ideale di amore è  Giulietta e Romeo. Mi dicono sempre che io voglio ancora fare Giulietta… nella vita…Ma io voglio fare Giulietta!

E spero di riuscire ad essere Giulietta…

replico: Se dovesse vivere l’amore in un periodo storico, immagino  che vorrebbe vivere allora  il periodo del romanticismo!?

Perfetto (ride). L’adoro.

Facciamo allora un annuncio al prossimo regista che ha intenzione di girare il suo prossimo film  in costume,  scegliendo lei come protagonista, che sarà?

Il periodo è il  700.   I bevitori di assenzio, con Tim Roth attore protagonista. Io nei panni di Alma.

Come vive l’amore oggi Simona Borioni ?

Oggi finalmente lo vivo come avrei dovuto viverlo da sempre. Invece non mi sono concessa questo lusso in passato, me lo sono concesso oggi e lo vivo nella piena maturità e serenità.

Quindi oggi è una donna soddisfatta in amore! Ha raggiunto il massimo del suo equilibrio emotivo ?

Si, pienamente soddisfatta (sorride). Se ho raggiunto il massimo del mio equilibrio emotivo non lo so, ma come  dice Vasco Rossi: ” è tutto un equilibrio sopra la follia….”. La follia ci vuole in tutto quello che si fa, ma anche essere troppo ed eccessivamente equilibrati mi spaventa e mi terrorizza. Sicuramente non so se amarmi di più e volermi più bene come sto facendo oggi, in questo momento della mia vita, sia sinonimo di equilibrio; piuttosto mi piace usare  il termine serenità, perché la felicità è un momento  che dura un istante, la serenità  invece, dovrebbe accompagnarci in maniera costante nel tempo.

( pensierosa e maliziosamente sorridente  mi dice : ” Mi sta chiedendo il mio fidanzato quanti anni ha?”

replico: se vuole ! ( lei ride )

Perché no ?

Quanto conta l’età in un rapporto d ‘amore?

Non conta ne l’età, ne il sesso, ne il colore della pelle, ne la cultura, ne le differenze sociali, come ho sempre dichiarato.

Un aggettivo per descrivere se stessa come donna e come attrice.

Uno solo?  (ride di gusto). Affidabile!

E’ una donna affettuosa?

Io? ( pensierosa) Si, certo. Mi rimproverano anche di essere… (ride) No, ma dai !? Ma no dai..

replico: allora il suo  nuovo amore  è veramente fortunato ad avere una donna come lei!

Perché sono affettuosa?

Replico: perché è affidabile sopratutto.

SI si ….su di me ci si può contare! Sempre!  Come donna e come attrice!

Paola Maccaroni