Abracadabra: la magia è la mente umana

Carlos (Antonio de la Torre) è un uomo irascibile, incapace di provare empatia per il prossimo, con un’unica passione, il Real Madrid; Carmen (Maribel Verdù), sua moglie, guarda con rassegnazione al comportamento del marito, sapendo di essere divenuta invisibile agli occhi dell’uomo e rassegnandosi ad una vita che si divide tra i fornelli e la loro unica figlia Toni, ormai adolescente. Carmen è una donna ancora vogliosa di divertirsi e di ballare, sua grande passione, ma Carlos sembra incapace di dimostrare un minimo di entusiasmo per una qualsiasi cosa che non sia il calcio.

Durante il banchetto di nozze di un cugino di Carmen, Carlos si offre come volontario per uno spettacolo di ipnosi di un altro cugino della moglie, Pepe (José Mota). Tra questi e Carlos non corre buon sangue, soprattutto perché il secondo sa che Pepe ama, da sempre, Carmen e decide di prendersi una piccola vendetta, seguendo il suo carattere impulsivo e, a tratti, violento. Quello che appare come un insuccesso, che porta i presenti a ridere dell’operato del povero Pepe, incapace di ipnotizzare lo strafottente Carlos, sarà finito dalla luce di una strobosfera presente in sala e dalle note del Ballo del QuaQua.

Il mattino dopo Carmen capisce che qualcosa non va e che il marito è diventato un altro, per alcuni versi migliorato. Scopre, così, che Carlos è stato posseduto da uno spirito, proprio grazie all’ipnosi del cugino.

L’abracadabra ha funzionato, anche se non nel modo desiderato da Pepe.
La donna, abbandonando la sua vita da casalinga, si affianca al pavido cugino in un’investigazione sul paranormale, seguendo le tracce di uno spirito per niente convenzionale.

Abracadabra è una commedia ipnotica, come specificato dal regista e sceneggiatore Pablo Berger, e non sbaglia, perché gli attori e la storia ipnotizzano, facendo crollare, con ironia, alcuni preconcetti filmografici sulla possessione spettrale.

Abracadabra è un film capace di far ridere, grazie alla bravura degli attori e, grazie alla sceneggiatura scritta con ritmo incalzante, non scade mai nel banale.

 

 

Mara Carlesi