Addio al regista Giorgio Capitani, dalle commedie a Il maresciallo Rocca

Giorgio Capitani

E’ morto Giorgio Capitani, famoso ed apprezzato regista di cinema e fiction, dalle commedie all’italiana a Il maresciallo Rocca, fino alle fiction sui papi e gli italiani illustri.

Il regista di cinema e fiction Giorgio Capitani si è spento questa notte intorno alle 3 presso l’ospedale Belcolle di Viterbo, all’età di 89 anni. Nella sua carriera, lunga oltre 60 anni, Capitani aveva diretto oltre 50 tra film, fiction e tv movie. I funerali del regista si svolgeranno lunedì alle 10 nella basilica di Santa Rosa a Viterbo.

Giorgio Capitani e Massimo Ghini in Enrico Mattei
Giorgio Capitani dirige Massimo Ghini in “Enrico Mattei – L’uomo che guardava al futuro”

I primi anni

Nato a Parigi alla fine del 1927, Giorgio Capitani inizia la sua carriera alla fine degli anni ’40 come aiuto regista e sceneggiatore di Vittorio Cottafavi in film come Fiamma che non si spegne (1949), Una donna ha ucciso (1952) e Il boia di Lilla (1952). Passa poi dietro la macchina da presa nel 1954 con Delirio, co-diretto assieme a Pierre Billon, di cui era stato assistente l’anno precedente ne Il mercante di Venezia. Poco più di una ventina le pellicole da lui dirette, dai melò degli anni ’50 con Massimo Serato come La trovatella di Milano (1956) al peplum Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili (1964) con Alan Steel e Howard Ross, al western Ognuno per sé (1968) con Van Heflin e Klaus Kinski. Per quasi tutta la sua produzione fu il maestro Piero Umiliani a comporre le colonne sonore dei suoi film, ben 15 tra il 1964 e il 1982.

Le commedie all’italiana

Dalla fine degli anni ’60 Capitani si specializza in commedie all’italiana, dirigendo Vittorio Gassman ne L’arcangelo (1969), Lando Buzzanca in La schiava io ce l’ho e tu no (1973), Sophia Loren e Marcello Mastroianni in La pupa del gangster (1975), Johnny Dorelli in Bollenti spiriti (1981), Ugo Tognazzi in Arrivederci e grazie (1988), Paolo Villaggio nel secondo episodio di Io tigro, tu tigri, egli tigra (1978) e poi in Missione eroica – I pompieri 2 (1987) accanto a Lino Banfi (protagonista anche di Vai avanti tu che mi vien da ridere nel 1982) e Christian De Sica (già diretto in Teste di quoio nel 1981). L’attore con cui Capitani lavora maggiormente al cinema è però Enrico Montesano, protagonista in quattro suoi film: Pane, burro e marmellata (1977), il terzo episodio di Io tigro, tu tigri, egli tigra (1978), Aragosta a colazione (1979) e Odio le bionde (1980). E’ invece Catherine Spaak la sua attrice feticcio, scritturata in ben sei occasioni tra il 1968 e il 2000, prima al cinema e poi in tv: La notte è fatta per… rubare (1968), La schiava io ce l’ho e tu no (1973), Bruciati da cocente passione (1976), il film tv E non se ne vogliono andare! (1988) e il suo sequel E se poi se ne vanno? (1989) ed infine Il ritorno del piccolo Lord (2000).

Il maresciallo Rocca e le serie di successo

Proprio grazie alla televisione Giorgio Capitani vive una seconda giovinezza, abbandonando il cinema alla fine degli anni ’80 per dirigere tv movie, miniserie e serie tv di grande successo, tra le quali ricordiamo Un cane sciolto (1990-92) con Sergio Castellitto e Nancy Brilli, Un prete tra noi (1997-99) con Massimo Dapporto, Commesse (1999-2002) con Sabrina Ferilli e Nancy Brilli e Ho sposato uno sbirro (2008-2010) con Flavio Insinna. Importante il suo sodalizio con Gigi Proietti, con il quale Capitani gira cinque tra tv movie e serie, da Un figlio a metà (1992) a Italian Restaurant (1994) oltre a quella in assoluto di maggior successo: Il maresciallo Rocca, andato in onda per ben cinque stagioni tra il 1996 e il 2005 per un totale di 28 episodi, di cui 18 diretti proprio da Capitani. In uno di questi è presente anche il francese Jacques Sernas, che sarà l’attore da lui maggiormente utilizzato in televisione, con ben sette partecipazioni alle sue produzioni.

I biopic su papi e personalità

A partire dagli anni 2000 Giorgio Capitani si specializza nei biopic sui papi e sugli italiani illustri. Il primo di essi è Anna (2000) con Sabrina Ferilli nei panni di Anna Magnani, seguito da Papa Giovanni (2002) con Edward Asner nei panni di Giovanni XXIII. Nel 2004 Vittoria Belvedere interpreta la santa in Rita da Cascia, mentre l’anno successivo Alessandra Martines è la figlia di Mussolini in Edda. Qualche giorno dopo l’ultimo episodio de Il maresciallo Rocca, ecco Luisa Ranieri protagonista di Callas e Onassis, seguita nel 2006 del Neri Marcorè nei panni di Giovanni Paolo I in Papa Luciani – Il sorriso di Dio. Nel 2007 è la volta de Il generale Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia ed interpretato da Giancarlo Giannini, poi nel marzo del 2009 del celebre compositore Puccini a cui presta il volto Alessio Boni ed infine, due mesi più tardi, di Enrico Mattei – L’uomo che guardava al futuro, con Massimo Ghini ad interpretare il fondatore dell’Eni, morto in un oscuro incidente aereo rivelatosi poi un attentato.

L’ultima regia di Giorgio Capitani è quella dei primi 8 episodi della serie Il restauratore con Lando Buzzanca, andati in onda nel gennaio del 2012. Negli ultimi anni il regista è stato più volte ospite di Gigi Marzullo nella trasmissione notturna Cinematografo. Abitava nel centro di Viterbo con la moglie Simona Tartaglia che ai colleghi di TusciaWeb ha dichiarato: «Amava immensamente Viterbo e siamo contenti che abbia concluso la sua vita nella città che adorava e dove ha girato tanti film. Conosceva ogni pietra di Viterbo e da un anno ci eravamo proprio trasferiti qui».

 

Ivan Zingariello