Agente speciale 117 al servizio della Repubblica – Allerta rossa in Africa nera: dalla Francia con amore

Diretto da Nicolas Bedos, Agente speciale 117 al servizio della Repubblica – Allerta rossa in Africa nera è il terzo capitolo cinematografico per un eroe poco conosciuto dagli spettatori italiani, ma molto noto e amato oltralpe, con protagonista ancora una volta Jean Dujardin.

Il terzo capitolo di una serie che nasce da un geniale revival delle pellicole risalenti agli anni Sessanta, basandosi anche su romanzi scritti da Jean Bruce nel 1949, decisamente prima dell’arrivo di James bond, e pubblicati anche nel nostro paese nella collana Segretissimo.

La scelta di recuperare la figura di questo agente in chiave molto ironica, a volte grottesca, in altri casi semplicemente comica, ci permette di parlare di un lungometraggio che non pregiudica il non aver visto i precedenti, facendo nascere senza dubbio il desiderio di recuperarli.

L’agente OSS 177 lavora per la DGSE, Documentation Extèrieure et de Contre-Espionnage, in una Parigi sotto Giscard D’Estaing, alla vigilia delle elezioni che porteranno in modo clamoroso il socialista Mitterand al potere ad inizio anni Ottanta.

Oltre a scanzonate imprese, in meno di cinque minuti il super divertente film presenta tanto razzismo, ideologia patriottica e tutto quello che, a quanto pare, non si può più fare e dire nei film del XXI secolo, dagli africani sfruttati (e lo sono ancora) alle donne che attendono con ansia una bella pacca sul sedere, perché è così che si salutano in ufficio.

Tante citazioni in salsa francese, ovviamente, rivolte alle avventure di 007; man mano che all’improbabile agente viene fata una Renault 8 Gordini come Bond Car (!!!). E non parliamo delle canzoni, da quella di apertura su titoli di testa ad Africa with love eseguita da Indy Elka, che richiama, appunto, storiche hit bondiane.

Risate a volte di grana grossa, in altri casi molto più sottili e che necessitano di una buona conoscenza dei “misfatti” francesi degli anni Ottanta, rendendo il tutto ancor più graffiante ed esilarante. E con grande dispiego di mezzi, ottima fotografia e una regia che ci trascina efficacemente nelle avventure africane, tra belle donne unite come sempre a tantissimi luoghi comuni e classici doppi sensi.

Puro intrattenimento in stile “francese”, dunque, in Agente speciale 117 al servizio della Repubblica – Allerta rossa in Africa nera, che farà probabilmente storcere il naso a chi non comprende tanta comicità, apparendo viceversa imperdibile per i fan di agenti segreti e delle riuscite parodie di tanti spy movie.

 

 

Roberto Leofrigio