Al Cab 41 di Torino arrivano gli Alieni! E questa volta ci sarà poco da ridere..

Amici di Mondospettacolo, lunedì 25 Marzo p.v. il Cab 41 di Torino ci proporrà la terza serata dedicata al mistero e sopratutto ai fenomeni U.F.O. In particolare la serata di lunedì prossimo sarà dedicata ai rapimenti alieni o alle cosiddette abductions.

Le “abductions” o rapimenti da parte di presunti alieni sono da sempre un argomento che suscita un grande interesse. Ci troviamo di fronte ad esperienze realmente accadute o, al contrario, siamo dinnanzi ad allucinazioni o a qualcosa di diverso che ha luogo in un ambito non fisico? Umberto proverà a dare delle risposte con le sue ricerche e, contemporaneamente, presenteremo al pubblico una ragazza che da circa 10 anni viene addotta mensilmente da entità che si presentano come extraterrestri.

Serata Mistero: Conferenza su "Rapimenti alieni"

Lunedì 25 Marzo alle ore 20,45 terzo appuntamento con il "Mistero" à cura di Umberto Visani. Tema della serata i presunti rapimenti di esseri umani da parte di presunte crrature extraterrestri. Testimonianze dirette e una ricerca seria e competente fanno della serata "Mistero" uno degli appuntamenti più seguiti da appassionati e curiosi. Ingresso gratuito, per info e prenotazioni 011504985.

Pubblicato da CAB 41 su Domenica 17 marzo 2019

Mattatore della serata sarà  lo scrittore Umberto Visani, per chi ancora non o conoscesse, ecco la sua biografia.

Umberto Visani nasce a Torino nel 1983. Laureato con lode presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino è un ricercatore indipendente di ufologia, archeologia misteriosa e criptozoologia.
Scrive per numerose riviste specializzate a livello nazionale e internazionale, tra cui “Mistero Magazine”, “Ufo International Magazine”, “Révista Ufo Brasil”, “Fate Magazine”. È stato più volte ospite della trasmissione televisiva “Mistero” in onda su Italia 1.
Ha pubblicato nel 2012 il saggio “Mondo Alieno: Ufo ed extraterrestri nella storia dell’umanità”, edito da Arethusa Edizioni, seguito nel 2014 dal romanzo “Ubique”, nel 2016 dal saggio “Mai stati sulla Luna?”, per Uno Editori, nel 2017 dal saggio “I Misteri dell’Umbria”, con Morlacchi editore e quest’anno è uscito “Ufo: le prove”, Edizioni Segno.

Ho chiesto ad Umberto di raccontarmi brevemente qualcosa sulla sua attività di ricercatore.

Umberto, tu sei ormai un’autorità su quello che riguarda i fenomeni U.F.O. e simili, dopo tutti gli anni che hai passato a fare ricerche, su 100 casi di rapimenti alieni, che percentuale di verità c’è?

Grazie Alex, troppo buono. Guarda, in merito ai rapimenti alieni ci troviamo in un campo minato. È difficile fornirti dei numeri, però da quanto ho potuto capire del fenomeno, su 100 casi, una decina penso siano inventati a tavolino di sana pianta, vale a dire con il testimone che si inventa una storiella da raccontare.

Rimangono, però, gli altri 90 casi, ed è qui il problema maggiore. Di essi, la quasi totalità è spiegabile con una secrezione endogena abnorme di DMT (dimetiltriptamina), una sostanza che esiste in natura e che viene prodotta anche dal nostro cervello soprattutto tra le 3 e le 4 di notte (dato di per sé indicativo…). Le culture sciamaniche la conoscono bene e da secoli la sintetizzano in alcune loro bevande per accedere al “mondo degli spiriti”. Questa sostanza, infatti, come ben spiegato dal professor  Strassman dell’università del New Mexico, ha la capacità di aumentare la percezione e portarci in stati alterati di coscienza nei quali abbiamo accesso a reami paralleli al nostro in cui vi sono entità di vario tipo.

La chiave è cercare di non fossilizzarsi sulla visione tecnologica odierna assunta dal fenomeno… oggigiorno gli “alieni” durante questi contatti dicono di provenire da altri pianeti, ma fino a una settantina di anni fa si presentavano sotto forme diverse e non dicevano di venire da altri pianeti: elfi, folletti, demoni, djinn, spiriti dei defunti, il filo rosso che collega questi fenomeni è evidente e si perde a ritroso nel tempo… Oggi viviamo nell’era spaziale e le abductions si presentano in veste tecnologica, ma in passato queste entità dicevano di venire da sottoterra, dal mondo delle fate, da altre zone della terra… Cambiano le epoche e cambiano i quadri di riferimento, in un continuo variare delle modalità in cui questi esseri si presentano a noi.

Per cui, rispondendo alla tua domanda, ritengo che gran parte dei casi sia spiegabile in quest’ottica, per cui il soggetto non si sposta fisicamente dal luogo dove si trova ma si sposta su piani non fisici.

Una maggiore oggettività si ha in quei rarissimi casi (tipo Walton e Hill) in cui anche testimoni esterni hanno visto l’Ufo in cielo, ma si contano sulla punta delle dita di una mano.

Umberto, il Paradosso di Fermi ( SE L’UNIVERSO BRULICA DI VITA DOVE SONO TUTTI?) si riassume solitamente nel seguente ragionamento: dato l’enorme numero di stelle nell’universo osservabile, è naturale pensare che la vita possa essersi sviluppata in un grande numero di pianeti e che moltissime civiltà extraterrestri evolute siano apparse durante la vita dell’universo. Da tale considerazione nasce la domanda:

«Se l’Universo e la nostra galassia pullulano di civiltà sviluppate, dove sono tutte quante?»

oppure:

«Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non ne abbiamo ancora ricevuto le prove, come trasmissioni radio, sonde o navi spaziali?»

Questo quesito serve di solito come monito alle stime più ottimistiche dell’equazione di Drake, che proporrebbero un universo ricco di pianeti con civiltà avanzate in grado di stabilire comunicazioni radio, inviare sonde o colonizzare altri mondi.

Il “paradosso” è il contrasto tra l’affermazione, da molti condivisa e sostenuta da stime di Drake, che non siamo soli nell’Universo e i dati osservativi che contrastano con questa ipotesi. Ne deriva che: o l’intuizione e le stime come quelle di Drake sono in ultima analisi errate, o la nostra osservazione/comprensione dei dati è incompleta

E quindi Umberto, secondo te ha ragione Drake o a Ragione Fermi?

L’equazione di Drake è stata di recente rivista, con stime addirittura al rialzo, per cui le civiltà extraterrestri sarebbero ancor di più di quante si pensasse… Entrano poi in gioco vari fattori, cioè che si tratti di civiltà sufficientemente sviluppate da poterci raggiungere e trasmettere segnali, che si siano sviluppate in questo nostro arco temporale e non si siano già estinte, così come occorre prendere in esame anche altre possibilità, cioè che esistano ma non vogliano stabilire un contatto e rimangano semplicemente in osservazione.

Per cui ci sono davvero tanti fattori da considerare. Così come potrebbe anche essere che il contatto sia avvenuto ma certamente non viene comunicato alla popolazione comune.

Sono tanti aspetti, tante possibilità, ciascuna più o meno credibile. L’equazione di Drake lascia davvero ritenere che l’universo brulichi di vita, per cui non ci resta che aspettare…

Andrea Fasoglio

Ma non potevo non fare un paio di domande a colui che ha fatto si che queste magnifiche serate torinesi dedicate all’ufologia e non solo prendessero vita, sto parlando del proprietario e Direttore del Cab 41 “Andrea Fasoglio”.

Andrea, tu sei appassionato di Ufologia e fenomeni misteriosi da tantissimo tempo, ma cosa ti ha spinto ad abbracciare questa passione? C’è un momento particolare della tua vita che ti ha “illuminato” sull’argomento?

Ciao Alex, esattamente non ricordo cosa mi abbia spinto a cercare risposte in un mondo che difficilmente te ne darà. Ricordo una grande insofferenza quando da giovane tentarono di inculcarmi che il nostro Dio era amorevole e che ci aveva dato una sola vita. Non riuscivo proprio a capire perché io fossi nato in un bel posto ed altri morissero di fame. E quando ponevo questa domanda la risposta era sempre la stessa: “Non siamo in grado di comprendere il disegno divino”. COSA!? Noi non siamo in grado di comprendere che si tratta di una grande ingiustizia? Anche un bambino lo capirebbe! Da allora ho solo e sempre ricercato la Verità, la Verità su chi siamo, da dove veniamo, perché siamo qui e cosa stiamo facendo. Domande che, nonostante non abbiano certezze, danno un senso a questa vita. Mi reputo quindi uno Gnostico, un ricercatore della verità, senza fondamentalismi e certezze, ma solo un ricercatore che vede nei probabili esseri extraterrestri altre potenziali anime con un percorso evolutivo differente. Quello che più mi affascina di tutto questo rimane sempre la parte più spirituale, perché il fenomeno ufologico come altri misteri deve sempre partire da una base spirituale e non da quella puramente materiale. Il loro messaggio è un messaggio di positività e di evoluzione, sta a noi scegliere se seguire i loro messaggi e insegnamenti oppure fermarci e giocare a fare i bambini tutta la vita.

Andrea, il Cab 41 è storicamente un locale che si occupa di Cabaret, ma da qualche tempo il tuo pubblico segue con interesse anche le tue serate dedicate al mistero, come mai hai deciso di proporre ai frequentatori del Cab questo tipo di serate?

Perché ritengo che questo sia il modo migliore per veicolare queste serate. Un luogo serio dove proporre serate serie con relatori preparati. La gente ha paura di dire “Io credo agli extraterrestri”. E’ un po’ come dire “Io sono di destra” in un paese di radical chic sempre pronti a sbeffeggiare chi non appartiene ad un clan o ad un determinato colore. Pertanto, sono uscito allo scoperto, ci ho messo la faccia e la mia reputazione, trovando pieno sostegno da parte dei miei genitori, della mia famiglia e dei miei collaboratori, ben conscio di quali potessero essere i rischi di questa decisione. Nonostante ciò ho deciso di fare ugualmente questo passo e di vincere le mie perplessità e timori. Durante queste serate non tenteremo di convincere nessuno sull’esistenza o meno di omini grigi o di altri alieni ma, proporremo al pubblico presente una visione differente sul fenomeno Ufo e su altri temi misteriosi. Insomma, proponiamo e proporremo una ricerca seria sul fenomeno Ufologico ed in particolare, per la serata di lunedì 25 Marzo, sulle presunte “Abductions”o rapimenti da parti di potenziali esseri provenienti da altri mondi. Un tema sempre affascinante adatto a chiunque abbia una mente aperta, libera da convinzioni e preconcetti.

Faye Lexa Sirian

E per concludere questo nostro speciale dedicato alle Abductions, non poteva mancare l’intervista alla guest star della serata, una ragazza che ha realmente incontrato gli Alieni, il suo nome? Faye!

Faye, tu sarai la testimonial della serata in quanto protagonista di alcuni fenomeni di Abduction, perché hai deciso di portare la tua testimonianza al pubblico del Cab di Torino?

Salve, io inizialmente non volevo portare la mia testimonianza al Cab non per fatti personali, ma per il fatto che non ho mai parlato delle mie esperienze se non a persone a me vicine, non ho mai parlato ad un pubblico. Andrea ha avuto modo di convincermi ponendomi la questione sotto un altro punto di vista,un modo per superare la mia timidezza, per divulgare la mia verità è una prova per me stessa.inoltre (conoscendo molti addotti) la verità è che siamo tantissimi e la maggior parte di noi vive ancora nell’ombra e nella paura del giudizio e non è giusto. Spero che questo mio passo avanti dia modo anche ad altri addotti di lasciarsi andare e divulgare ciò che sta accadendo, di informare le persone e perché no, di portare un messaggio positivo. Di abbattere un po anche quel muro che viene innalzato su di noi quando riveliamo di avere a che fare con gli alieni e di trovare persone disposte a capire.

Faye Lexa Sirian

Immagino che la tua vita sia totalmente cambiata da quel tuo primo incontro con gli Alieni, come riesci a vivere “una vita quasi normale” dopo una esperienza del genere?

Si, la mia vita è stata completamente stravolta. La mia prima esperienza risale a quando avevo 19 anni, in età in cui una ragazza dovrebbe pensare a divertirsi per cui sarò sincera. Mi sono rinchiusa in casa per anni e in me stessa, ho cercato ovunque anche sui social persone che potevano darmi una mano a capire, ma la verità è che più questi contatti andavano avanti più capivo da sola. Ho passato diverse fasi di amore ed odio verso queste esperienze,finché 5 anni fa ho avuto un crollo psicologico perché non riuscivo più a bilanciare questa situazione con la mia vita, sono stata abbandonata dal mio ex compagno, dagli amici e dai familiari, mi sono trovata completamente emarginata ed etichettata come pazza. Ho intrapreso poi un percorso su me stessa molto lungo e difficile e mi sono rialzata, ho imparato ad avere un certo equilibrio tra queste esperienze e la mia vita quotidiana. Quando ho un abduction passo qualche giornata di silenzio e riflessione sull’accaduto in modo da assimilare e poi torno alla vita di tutti i giorni. Un ringraziamento speciale lo devo a quello che ora è il mio compagno che mi ha aiutata nei periodi bui e mi è stato vicino come nessun’altro, seppure delle mie abduction sappia ben poco perché non mi sono ancora confidata a fondo con lui, mi ha accettata per quello che sono e non mi ha fatto mai pesare il fatto che queste esperienze per lui sono un po’ strane. Credo quindi che l’importante per chi ha delle abduction sia avere qualcuno accanto che ti sostiene e ti appoggia, il non essere abbandonati da tutti come spesso purtroppo succede. Un addotto è una persona esattamente come tutte le altre, che ha bisogno di amicizie, d’amore, di un lavoro e di un minimo di vita sociale, sono convinta che solo in questo modo possa raggiungere una vita felice e piena e di conseguenza venire accettato da tutti!

Immagine tratta dal film “Occhi dalle Stelle” di Mario Gariazzo (Italia 1978)

Ringraziando Faje, Andrea ed Umberto per le loro testimonianze, do appuntamento a tutti i nostri lettori di Torino e non, di partecipare alla serata di Lunedì 25 marzo

Lunedì 25 Marzo dalle ore 20:45 alle 23:30 al CAB 41

Via Giuseppe e Antonio Carle 41, 10129 Torino. Ingresso gratuito. Vi informiamo che è gradita la prenotazione telefonando al numero 011504985
Alessandro Cunsolo