SINOSSI
“Leitmotiv” è un tema musicale ricorrente, spesso associato ad un personaggio o ad un sentimento. Cosa
accadrebbe se le nostre mattine fossero sempre le stesse? La pietanza ordinata sempre uguale, l’unica
disponibile, le vie attraversate circoscritte in un unico percorso? E una messa in scena che si ripete da centinaia
di anni? I personaggi del Mercante di Venezia, Antonio, Porzia, Shylock e Bassanio, sono costretti a provare in
eterno le medesime emozioni, a sorridere e al contempo spendere le proprie lacrime per ben noti motivi! Come
figurette di una sfera natalizia, vedranno sempre la stessa neve cadere giù e mai disciogliersi al sole.
Un testo, questo di Shakespeare, in cui si scorge, qui più che in altri, la consapevolezza che i personaggi hanno
un destino, come attori che abbiano studiato con dovizia la propria parte, diventando spettatori della loro stessa
storia. Un testo dove tutto è poco credibile, quasi finto, ha ispirato uno spettacolo dove non si cerca di
nascondere la finzione, ma di mostrarla in tutto il suo dramma, rendendo i personaggi pregni delle loro essenze,
tesi, come bambole che parlano e agiscono in una Venezia e Belmonte da cartolina. Se mai ci fosse un vero
processo ed una vera condanna in questa storia, ci piace rintracciarla in un leitmotiv, che si ripete, sempre
identico, immoto, mentre in questi avvenimenti circoscritti dall’eternità , balza fuori inaspettata una scintilla, un
sospiro, la consapevolezza delle infinite possibilità di un mondo che non sia fatto solo di carta. Antonio, chissà,
avrebbe potuto interpretare la parte di Romeo e Bassanio sarebbe probabilmente scappato con Porzia in
Tailandia. Nessuna scelta è una vera scelta, in un mondo dove non è concessa un’alternativa. E allora i nostri
personaggi, amati e odiati dal pubblico si rendono improvvisamente conto di fingere non solo con sé stessi ma
perfino con coloro che tante volte li hanno applauditi. Quattro bambole impotenti, isolate eppure
meravigliosamente in attesa di una sospiratissima nevicata…
LA REGISTA
Noemi Francesca Studia danza classica presso il Centro Studi Danza di Benevento, diplomandosi nel 2011.
Nel frattempo si avvicina agli studi teatrali frequentando dal 2006 i corsi e i laboratori della scuola di recitazione
“Solot” a Benevento. Ha seguito seminari di danza e teatro diretti da Ugo Ranieri, Michele Monetta, Pino
Carbone, Mauro Astolfi, Giovanni di Palma. Nel 2012 si trasferisce a Roma, dove si iscrive all’Accademia
Internazionale di Teatro. Lo spettacolo “Leitmotiv” è il suo debutto alla regia.
LE INTERPRETI
Noemi Grasso frequenta il liceo classico musicale “Francesco Petrarca”, studiando oboe e pianoforte. Studia
recitazione presso la “Libera Accademia di teatro” di Arezzo. Attualmente è iscritta al terzo anno dell’Accademia
Internazionale di Teatro a Roma.
Martina Giusti frequenta il liceo classico “Aristofane”, diplomandosi nel 2011. Studia teatro e danza.
Attualmente frequenta l’Accademia Internazionale di Teatro a Roma.
Consuelo Giangregorio studia presso la scuola di recitazione “Solot” della città di Benevento. Attualmente è
iscritta all’Accademia Internazionale di Teatro di Roma.
Valeria Maitilasso fin da bambina mostra grande passione per l’arte in generale, ma in particolar modo il canto,
la musica e il disegno, passione che negli anni successivi la avvicina anche alla scrittura e al il teatro. Nel 2005
si diploma all’istituto statale d’arte “G. Perugini”. Nello stesso anno si trasferisce a Napoli dove studia i primi
fondamenti di scenografia teatrale presso l’Accademia di belle arti. Nel 2010 frequenta il suo primo e breve
laboratorio di teatro “La bottega dell’attore”. Nel 2011 si sposta a Roma per iscriversi prima a un laboratorio di
teatro presso la scuola “Circo a vapore”, poi l’anno successivo, all’accademia Internazionale di Teatro (ex Circo
a vapore) dove attualmente frequenta l’ultimo anno di studi. Ha seguito laboratori teatrali con insegnati come
Giorgio Donati, Ted Keijser, Rosa Masciopinto, Patrizia La Fonte. Nel 2013 pubblica alcune poesie nella
raccolta “Poeti contemporanei” nella rivista “Poeti e Poesia“ di Elio Pecora.
Fabiana Dantinelli
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