Parlaci del tuo ultimo “progetto” …
E’ sempre difficile parlare di un qualcosa che dovrebbe parlare da sola ma ci proverò comunque. Innanzitutto vorrei esprimere un mio personale concetto che riguarda le idee; non credo che noi siamo generatori di idee ma solo strumenti. Io vedo le idee come dei flussi invisibili che già esistono e che si prendono del tempo per scegliere la mente da abitare, per poi venire al mondo. Un po come se noi, prima ancora di nascere, ci scegliessimo i nostri genitori per poi non aver alcun ricordo di questa cosa una vola nati. L’idea di Amigdala mi è stata suggerita casualmente e involontariamente da un mio amico che fece una battuta: eravamo sul set di un corto e ci prendevamo un caffè. Vicino a noi c’era la valigia delle ottiche con una combinazione. A un certo punto lui fa:” Vito, ci pensi se la combinazione della valigetta fosse 666? Il numero del Diavolo?’”
Da lì in poi la mia mente è stata letteralmente ingravidata da uno sperma invisibile che ha generato tutta una serie di immagini e concetti che mi hanno portato da lì a 8 mesi a scrivere la sceneggiatura. Ne fui completamente rapito e capii che quell’idea scelse me. E poi è arrivato il momento della scelta, ossia se fare davvero il film da solo, cioè senza produzione, o no. Ho sempre saputo che l’incoscienza è un difetto ma in quel caso non lo è stato: mi sono buttato ingenuamente in una sfida più grande di me, che andava oltre le mie possibilità, e quando mi sono trovato a girare ho dovuto fare i conti con numerose difficoltà di organizzazione, location, attori, troupe, e ho rivestito diversi ruoli. E ho interrotto più volte le riprese per riorganizzarmi ogni volta e andare avanti. Nel cammino ho perso dei pezzi della squadra che ho dovuto sostituire, fino ad arrivare a finire il film da solo, nelle vesti di regista, direttore della fotografia, operatore e macchinista.
Ma è stato anche divertente. Insomma, ho fatto un film nell’unico modo in cui un film non si dovrebbe mai girare ma era l’unico modo per farlo. Alla fine capisci che devi fidarti del tuo istinto a prescindere da quello che ti aspetta. Se devo vincere o fallire, preferisco farlo in grande. Sono cresciuto assieme a lui perciò penso che per questo motivo potrà essere speciale. Staremo a vedere.
La trama:
Vi terremo informati come sempre, qui su MondoSpettacolo!!
Concita Occhipinti
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