Anime borboniche: il Sud in una commedia di Consorti e Marra

Anime borboniche è il film di Paolo Consorti e Guido Morra distribuito da102 Distribution e prodotto da Opera Totale, visibile sulla piattaforma Amazon Prime Video dal 14 Gennaio 2021.

Girata nella splendida Reggia di Caserta (la Versailles italiana), la gradevole commedia si sofferma sul mondo delle rievocazioni storiche, e lo fa vantando un solido cast costituito da Ernesto Mahieux, Susy Del Giudice, Giovanni Esposito, Giobbe Covatta, Rosaria Di Cicco, Giovanni Allocca, Pierluigi Dilengite, Guenda Goria, Randall Paul, Cinzia Carrea, Massimo De Matteo, Fenicia Rocco e Deborah D’Angelo e Angelo Sepe.

La scelta dell’argomento da parte dei registi e sceneggiatori è davvero inusuale nella filmografia italiana, in quanto Anime borboniche affronta le peripezie di un  gruppo di appassionati di storia che, per pura passione, svolgono rievocazioni a tal proposito. Un mondo molto particolare, ma, in realtà, piuttosto in voga da alcuni anni anche nel nostro paese.

E viene mostrato il contrasto tra persone di umili origini, o legate ad una piccola borghesia, che vestono i panni nobiliari dei borbonici. Regalandoci un film in costume che affronta e gioca tra realtà e finzione, come spesso fa il cinema. Il risultato è quello di una gradevole vicenda, a tratti surreale, perfettamente nelle corde della tradizione della commedia del sud che tanti geniali autori e attori ci hanno donato.

Un bellissimo contrasto all’interno della splendida Reggia di Caserta, che fa da scenografia vera (non è certo un caso che George Lucas la scelse per Star wars: Episodio I – La minaccia fantasma) e che ci porta dentro le anime (in questo caso borboniche) dei personaggi.

Un lungometraggio decisamente consigliato ai fruitori e vittime di acquisti compulsivi sulla piattaforma Amazon Prime, nonché, di conseguenza, una nota positiva nel nuovo anno (che si prevede per lungo tempo ancora senza sale cinematografiche aperte). Una commedia decisamente originale che che affronta in modo dolceamaro i fasti lontani di un tempo dove non c’erano piccoli telefoni ad assillarci. Lasciandoci una vena romantica e, sicuramente, il desiderio, per chi non l’ha mai fatto, di visitare la Reggia di Caserta.

 

 

Roberto Leofrigio