“Anonimo”, il nuovo singolo di Exu Nathan uscito il 9 maggio, è uno di quei pezzi che sorprendono. Non solo per la forza con cui arriva alle orecchie, ma per la capacità di parlare anche a chi non è dentro fino al collo nella scena trap.
Exu Nathan – Anonimo
Sì, perché il beat è scuro, il flow è tagliente, le barre sono cariche di tensione. Ma non c’è solo tecnica. C’è una sincerità rara, una chiarezza d’intenti che rompe la quarta parete e coinvolge anche chi magari la trap non la mastica tutti i giorni. Qui non si parla solo di stile: si parla di identità, di perdita, di scelte vere.
Exu Nathan prende tutto quello che ha vissuto – incluso il dolore per la perdita del suo storico compagno di scrittura, Panda – e lo mette nero su bianco, senza filtri, senza paura. Non è facile raccontarsi così, soprattutto in un genere spesso associato più all’apparenza che alla sostanza. Eppure, lui lo fa, con coraggio e lucidità.
“La musica per me è raccontarmi”, dice lui. E si sente.
Il risultato è un brano diretto, che entra in testa con un ritornello potente, ma rimane soprattutto per quello che lascia dentro: un senso di autenticità, un bisogno di essere capiti, senza sovrastrutture.
Per chi ama la trap, “Anonimo” è un banger. Ma per chi cerca contenuto, verità, spessore – anche venendo da altri mondi musicali – è una porta d’ingresso perfetta. Perché qui la forma serve il contenuto, non il contrario.
Exu Nathan riesce in qualcosa di raro: fare musica dura, ma che comunica. Trap vera, ma con il cuore in mano.
Lascia un commento