Rettore, icona della musica italiana, ha riaffermato il suo posto nella musica con un ritorno tanto esplosivo quanto audace e imprevedibile. E lo ha fatto con il suo nuovo album Antidiva Putiferio, che ha conquistato immediatamente le classifiche, salendo al terzo posto in quella ufficiale di FIMI e dominando per una settimana le classifiche iTunes. Con un mix esplosivo di pop elettronico, rock e synthwave, questo progetto musicale rappresenta una vera rivoluzione sonora, dove la sua voce graffiante e il suo spirito ribelle non tradiscono mai la sua essenza unica. L’album si rivela un inno alla libertà, all’individualità e alla disobbedienza, invitando a vivere senza maschere e senza paura.
L’album si presenta come un manifesto di libertà, un rifiuto delle etichette e delle convenzioni. Il titolo stesso lo dice chiaramente: “Antidiva” come risposta a chi vuole incasellarla, e “Putiferio” come richiamo al caos creativo che la sua musica è pronta a scatenare. Ogni traccia è un’esplosione di energia, capace di spingersi oltre i limiti, proprio come la stessa Rettore. Il brano che apre l’album, “Antidiva”, rappresenta appieno questa filosofia: un manifesto contro l’apparenza dei social, contro l’esibizionismo sterile, un invito a essere se stessi senza filtri.
Ma non è solo un album di provocazioni. Antidiva Putiferio offre anche momenti di pura adrenalina, come nel pezzo “Cielo Cabrio”, dove il ballo al buio diventa una metafora di una passione che non ha paura di sfuggire ai riflettori. E se “Il senso del pericolo” cattura con il suo ritmo elegante, “Thelma e Louise” (con Beatrice Quinta) è una vera e propria celebrazione della complicità femminile e della voglia di sfuggire dalla routine, di vivere un’avventura senza freni.
Non mancano momenti più riflessivi, come in “Odio tutti”, dove Rettore fotografa con ironia la società odierna, segnata da un’inquietante indifferenza. Un’osservazione acuta sulla deriva del “politicamente corretto”, che non lascia spazio al confronto genuino, ma solo a una cortesia sterile. Un brano che arriva dritto al cuore, con la sua schiettezza e la sua capacità di toccare temi scottanti senza paura.
L’album è anche un incontro tra generazioni: Rettore non ha paura di collaborare con artisti più giovani, come Ditonellapiaga, Sead e Big Mama, mantenendo però intatto il suo spirito rock, che non ha mai perso forza nemmeno con il passare degli anni. La produzione, curata con la collaborazione di Claudio Rego, storico partner artistico e marito di Rettore, conferma una sintonia perfetta, capace di dare vita a suoni freschi e innovativi, pur rimanendo fedeli alla tradizione.
In Antidiva Putiferio, Rettore si conferma una delle artiste più audaci e autentiche del panorama musicale italiano. La sua musica, sempre in evoluzione, riesce a mescolare passato e presente, a creare un dialogo tra tradizione e innovazione, senza mai perdere la sua essenza. Un album che, come un’esplosione di energia, non lascia mai indifferenti, ma invita a mettersi in gioco, ad abbracciare il caos e a viverlo con passione.
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