
Martedì 25 Marzo alla XVI edizione del Bif&st di Bari (presso il Multisala Galleria alle ore 10), è in programma il film di Antonietta de Lillo L’occhio della gallina, con la regista napoletana in sala insieme al suo cast di intervistati, amici e attori dei film precedenti, collaboratori di una vita.
Ci saranno infatti Maria De Medeiros, Carolina De Lillo Magliulo, Elisabetta Giannini, Alice Mariani, Marcello Garofalo, Luca Musella e Adele Pandolfi.
Il film, che vede alla sceneggiatura la stessa regista con Laura Sabatino in collaborazione con Alice Mariani, è una produzione targata Marechiarofilm con il contributo del MIC, della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania.

Dopo la proiezione la regista terrà una lezione incontro sul cinema indipendente, in sinergia con l’Accademia di Belle Arti di Bari e nel corso della serata riceverà al Teatro Petruzzelli il Premio per il cinema indipendente dedicato al barese Nico Cirasola. Regista, attore, sceneggiatore e produttore pugliese, artista unico nel panorama cinematografico italiano, Cirasola era un uomo di cinema a tutto tondo che non ha mai abbandonato Bari, sua città natale, dove è tornato negli ultimi anni della sua vita.
Il tour del film, che è nella shortlist della sezione documentari dei David di Donatello 2025, proseguirà in Sardegna ad Alghero nella Sala Conferenze de Lo Quarter il 27 Marzo, mentre il 28 è prevista la proiezione de Il Resto di Niente, celebre film da cui è partita la scintilla che ha generato questo documentario.
Antonietta, dal suo famoso film, tratto dal testo sacro laico sulla Rivoluzione Partenopea, è nato tutto.

Il Resto di Niente, dall’omonimo romanzo di Enzo Striano, complice il passaggio fuori concorso al Festival di Venezia nel 2004, raccolse premi come i Nastri d’argento, i David, i Ciak D’oro e i Globi d’oro.
La strada verso un potenziale ingresso nella lista dei film italiani in corsa per l’Oscar era a un palmo di mano, ma fui costretta a ritirarmi.
Per quale motivo?
Delle 40 copie che dovevano essere distribuite, solo 20 arrivarono davvero in sala, ragion per cui Il Resto di Niente venne facilmente etichettato come “bello & invisibile” dal circuito d’essai.
Veniva naturale scagliarsi contro una non proprio lodevole distribuzione ad opera dell’Istituto Luce. Il quale, a sua volta, ebbe la buona idea di citarmi per diffamazione, chiedendo 250mila euro di risarcimento danni.
Fortunatamente la questione si chiuse dopo 10 anni, senza dover rispondere economicamente alle richieste del Luce, ma per la mia carriera il colpo fu forte.
Dopo come è andata?

Ho fondato una casa di produzione, la Marechiarofilm, che ha avuto anche il pregio di realizzare un documentario su Alda Merini (La Pazza della Porta Accanto) e un film partecipato, primo esperimento in Italia di crowdsourcing: OIDA, acronimo di Oggi insieme, domani anche – Frammenti d’amore. I
l prossimo sarà L’uomo e la bestia, titolo anche di una recente rassegna cinefila a tema che si è svolta tra gennaio e febbraio al cineteatro La perla di Napoli, tra i cui titoli spiccava anche il film di animazione – premio Oscar 2025 – Flow.
Al primo tentativo però di chiedere il contributo del Ministero della Cultura per una pellicola tratta dal libro di Adele Pandolfi Morta di Soap (ispirato all’uscita di scena della Pandolfi dalla fiction UPAS, Un Posto al Sole, dove era Rita, la moglie del portiere di Palazzo Palladini Raffaele, uccisa dalla Camorra) si sono richiuse le porte e, dopo 14 anni, la pellicola aspetta ancora di vedere la luce.
Perché la gallina e il suo occhio?
L’occhio della gallina che si chiude al contrario, per citare il noto proverbio napoletano “storta va, dritta viene”, dimostra quanto nelle avversità si affilino le armi necessarie e indispensabili e si possano far scoccare le frecce migliori al proprio arco.
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