Un intreccio di colpa, paura e redenzione: “Salvami” è il primo romanzo di Antonio Castagna, nato per esorcizzare la paura della morte e trovare risposte interiori. Un racconto profondo, dove i personaggi imparano a chiedere aiuto e l’autore stesso si salva grazie alla scrittura.

Ciao, Antonio. Da dove nasce l’ispirazione per il tuo nuovo romanzo “Salvami”?
L’ispirazione è arrivata un bel po’ di anni fa, dopo aver visto un film in cui il protagonista riusciva a parlare in sogno con la madre che era morta un anno prima e questa possibilità mi ha ispirato l’idea da cui è nato “Salvami”. Ma come dicevo è arrivata un po’ di tempo fa ed era solo rimasta un’idea che ho trasformato in romanzo quando qualche anno dopo crescendo ho iniziato a sentire il peso della paura di morire, e rispolverando questa idea che avevo messo da parte ho provato ad esorcizzare questa paura.
Credi sia importante ricevere aiuto in determinati momenti? Possiamo sempre “salvarci” da soli?
Diciamo che se di carattere siamo determinati e tosti è molto probabile che riusciamo anche a salvarci da soli, però avere accanto qualcuno sarebbe meglio, sia per gioire per aver affrontato quelle avversità che per lasciare andare la tensione del percorso e poter finalmente poter essere per un momento fragili e farci trasportare dal bene di quelle persone che abbiamo accanto. Ma se di carattere siamo tendenti alla negatività e a vedere il bicchiere mezzo vuoto invece che mezzo pieno è meglio prendere coscienza che quel determinato percorso non possiamo affrontarlo da soli. In parole povere chiedere aiuto è la soluzione migliore per uscire da un periodo nero, perchè senza quell’aiuto è molto facile tornare indietro invece che continuare ad andare avanti.
Qual è il personaggio con cui hai empatizzato maggiormente?
Stefan. Lui è personaggio che ha più di me dentro questa mia storia. La doppia vita vissuta da lui è appunto ispirata ad un periodo reale della mia vita. E come lui sono stato fortunato ad uscirne indenne senza lasciare che questa doppia esistenza potesse annullare la mia vera personalità
Hai già in mente qualche progetto per il futuro?
In realtà ne ho due. Entrambi riguardano comunque aspetti già trattati in “Salvami”. Uno riguarda uno spin-off in cui affrontare il rapporto di sottomissione paterna tra Giacomo e suo padre.
Mentre l’altro un progetto assolutamente separato da “Salvami” ma che si incentra appunto sulla conduzione a lungo termine di una doppia vita.
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