Appuntamento in dvd con Alberto Sordi, Adriano Celentano e Renato Pozzetto

Alberto Sordi, Adriano Celentano, Renato Pozzetto: tre nomi che non hanno bisogno di presentazioni nel nostro panorama cinematografico, in quanto mattatori della risata tutta italiana, cavalcando degnamente, di pellicola in pellicola, l’onda del tempo trascorso.

Artisti che hanno sempre saputo reinventarsi, amalgamando il loro cinema ironico con altri elementi appartenenti ad altri generi, come possono testimoniare Sono un fenomeno paranormale di Sergio Corbucci, Il burbero di Castellano e Pipolo e Non più di uno di Berto Pelosso, riscoperti su supporto dvd da Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it).

 

Sono un fenomeno paranormale (1985)

Conduttore televisivo seguito da milioni di telespettatori, Roberto Razzi (Sordi) è uno scopritore di truffe a tema mistico, smascherando quelle che vengono ritenute opere miracolose e mettendo a nudo trucchi e stratagemmi vari nascosti all’occhio delle persone comuni. Uno degli incarichi che gli vengono affidati dalla sua emittente consiste nell’andare in India e scoprire i segreti delle magie compiute dai fachiri: un altro clamoroso scoop fenomenale per la sua seguitissima rubrica. Un contesto in cui, però, Roberto subisce una sorta di miracolo, in quanto, caduto da un elefante, al suo risveglio da un lungo coma scopre particolari sintomi  che gli fanno intuire di essere in possesso di quelli che si chiamano poteri paranormali. Una scoperta che lo porta a creare scompiglio sia nella sua vita professionale, dove si mostra in grado di mandare in orgasmo un pubblico di donne di fronte a Pippo Baudo stesso, che in quella sentimentale, tra la moglie Carla (Elsa Martinelli) e la giovane assistente Olga (Eleonora Brigliadori).

Risate e magia, leggerezza e mistero sono gli ingredienti cui il grande Corbucci fa ricorso al fine di dare vita ad un prodotto capace di ondeggiare tra la spensieratezza e il desiderio di analizzare un mondo totalmente occulto, come quello delle arti orientali e simili.

Con questa operazione abbiamo quindi modo di assistere ad un Sordi sempre istrionico, a suo modo atipico e, quando vuole, sopra le righe nei momenti mistici; ma senza mai perdere d’occhio l’elemento ironico che c’è da principio. Riuscendo regalare quindi una visione ricca di risate.

Completano il cast Claudio Gora e Maurizio Micheli.

 

Il burbero (1986)

Dopo aver ricevuto una telefonata importante, la cameriera americana Mary Cimino Machiavelli (Debra Feuer) corre all’aeroporto per raggiungere in Italia suo marito Giulio (Jean Sorel), il quale si trova a Firenze e annuncia di essere divenuto ricco. Nel tragitto, però, la donna incrocia la sua strada con quella del misterioso avvocato Tito Torrisi (Celentano), uomo professionale quanto serio, che non prova alcuna empatia per nessuno. Nonostante ciò, i due si trovano costretti ad intraprendere una lunga peripezia insieme, inseguiti da killer spietati che vogliono qualcosa da Mary e dal suo, ormai, defunto marito. Sia Tito che lei vanno quindi alla ricerca della salvezza, tra una disavventura e l’altra, nel tentativo di scoprire quale sia la ricchezza di cui Giulio andava raccontando.

Con un pizzico di action a fare da contorno al tutto, questa commedia interpretata da Celentano si differenzia dalle altre della filmografia del molleggiato proprio a causa di questo sottile dettaglio; venendo fuori, a conti fatti, in qualità di prodotto atto a miscelare il senso avventuroso degli anni Ottanta (del resto, è l’epoca di Indiana Jones quella in cui il film è stato girato) alle battute secche e divertenti dell’Adriano nazionale.

Ad affiancarlo in questa spassosa pellicola è la presenza della sexy bionda americana Feuer, ai tempi compagna di vita di Mickey Rourke, più il contributo di alcuni comprimari italiani d.o.c. come una Angela Finocchiaro dall’accento toscano marcato e un Mattia Sbragia in versione villain.

Sodali del cinema celentaniano, Castellano e Pipolo confermano dietro la macchina da presa la loro poetica tutta da ridere, consona all’universo ironico del divertente protagonista.

Colonna sonora trascinante a cura del fido Detto Mariano, compianto componente del noto “clan” del grande Adriano.

 

Non più di uno (1990)

Divorziato da molto tempo e padre di due figli adolescenti, l’impiegato di mezza età Piero (Pozzetto) convive da anni con una compagna più giovane, Roberta (Maddalena Crippa), dalla quale riceve improvvisamente una notizia importante: aspetta un bambino. Un evento destinato a portare tensione e guazzabuglio nel rapporto tra i due, tanto che presto si manifesta un consenziente allontanamento reciproco. E da qui inizia per l’uomo un’esistenza fatta di nuove conoscenze, con la possibilità di aprire un’altra relazione sentimentale con la giovane Claudia (Giulia Fossà), conosciuta nel corso della ricerca di una nuova casa. Una situazione dinanzi alla quale non sarà molto facile per Piero tirare le somme sulla propria vita.

Un film, questo di Pelosso, che conferma la tendenza da parte di Pozzetto di abituarci anche a ruoli atipici per il suo cinema, lontani dal comico che abbiamo imparato a conoscere nel tempo grazie a cult quali La casa stregata e Il ragazzo di campagna. Perché qui lo troviamo immerso in una trama sì leggera, ma che affronta sentiti rapporti sentimentali tra uomo e donna.

E la responsabilità della paternità è l’argomento posto al centro di tutto, gestita a dovere dal grande Renato, il quale fa sì che la sua ironia tipica possa sfociare solo in rarissimi momenti.

A supportarlo in scena abbiamo comprimarie all’altezza della situazione come la Crippa e la Fossà, alle quali è ovviamente affidato il punto di vista prettamente femminile dell’operazione,  il cast si completa con Susanna Javicoli, Orsetta Gregoretti, Cinzia Leone e Joaska Versari (ricordato come il bambino protagonista di Da grande).

 

Mirko Lomuscio