Appunti di un venditore di donne: dal best seller di Giorgio Faletti

Appunti di un venditore di donne s’immerge nel 1978, nella Milano da bere, dove Vallanzasca comanda la mala. Le Brigate Rosse hanno da poco rapito l’onorevole Aldo Moro e la vita notturna della città è legata a night club e a bische clandestine.

Con questo sfondo che si intreccia la storia tratta dal best seller di Giorgio Faletti  per la regia di Fabio Resinaro, autore di Dolceroma e, in coppia con Fabio Guaglione, di Mine.

Un lungometraggio cupo e teso che segue le avventure notturne di  Bravo (Mario Sgueglia), il “venditore di donne”, ovvero un individuo dedito alla gestione di un giro di prostitute, spesso con al seguito l’amico Daytona (Paolo Rossi). Con l’arrivo di  Carla (Miriam Dalmazio), la storia subisce un’evoluzione, e i ruoli, a volte, finiscono per scambiarsi. In mezzo a poliziotti, raffiche di mitra e inseguimenti.

Una trama davvero intricata che Resinaro, forte della professionale produzione al suo servizio, riesce a portare sullo schermo in maniera davvero coinvolgente, rendendo a dovere anche tutte le atmosfere presenti nel romanzo, la cui trasposizione è stata fortemente voluta da Luca Barbareschi, grande ammiratore dello scrittore.

E, senza anticipare null’altro troppo del plot (almeno per non rovinare la visione a coloro che non hanno letto il romanzo), si tocca un periodo storico ormai entrato nel limbo della leggenda italiana quegli anni Settanta, ancora oggi ricchi di misteri e ombre e che si sposano perfettamente ad un film di genere.

Tra l’altro, anche la vedova di Faletti ha riconosciuto come l’opera rispetti tutto il lavoro di suo marito, prematuramente scomparso nel 2014. Il Faletti che avrebbe sicuramente apprezzato la complicata ricostruzione in fotogrammi di ciò che scrisse in Appunti di un venditore di donne, impreziosita da una splendida fotografia, una maniacale ricostruzione degli ambienti e un valido cast comprendente Francesco Montanari, Antonio Gerardi, Claudio Bigagli, Libero De Rienzo e la partecipazione di Michele Placido.

Per due ore di solido spettacolo che, in prima visione su Sky Cinema Uno alle ore 21.15 del 25 Giugno 2021 e, poi, disponibile in streaming su Now avrebbe di certo meritato anche un’uscita cinematografica.

 

 

Roberto Leofrigio